(a.c.) La chiesa non deve essere soltanto la bella coreografia per un matrimonio. La protesta si leva dalla Franciacorta, dalla Collegiata, la Chiesa di Santa Maria Assunta, per voce di monsignor Gianmario Chiari.
Troppi matrimoni in chiesa solo per avere delle belle foto, magari nella Collegiata? «Venga a sposarsi in chiesa soltanto chi crede, chi vive i sacramenti e il Vangelo. Chi invece non condivide tutto questo, farebbe meglio a sposarsi in Municipio con il sindaco». Queste le parole del monsignor scritte sul bollettino parrocchiale e riportate sulle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane. Un grido per il rispetto del sacramento del matrimonio, per il rispetto dei fedeli "veri". La festa, il pranzo luculliano, i bei vestiti, i regali, le fotografie: tutte belle cose secondo monsignor Chiari, ma non rappresentano l’essenza del matrimonio religioso, che è l’unione davanti alla Chiesa di due persone. Prosegue il prevosto: «Se non si è mai aperto il Vangelo e non si vivono i sacramenti è un´incongruenza e una contraddizione vistosa».