Ci credevano in pochi, quando nell’inverno del Duemila, grazie all’intervento del Centro Sperimentale per la Cerealicultura di Fiorenzuola d’Arda e Bergamo, arrivarono a Castegnato le sementi di undici tipologie di mais con l’intento di reinserire e recuperare quei sapori e quei cibi, polenta in primis, un tempo molto diffusi sul territorio. L’idea dell’assessore del tempo Lagorio, fu accolta e fatta propria dall’Azienda Agricola dei fratelli Esposto e ciò che sembrava puro folclore si è nel tempo dimostrato un lungimirante intervento di valorizzazione della biodiversità ed anche una interessante attività economica. Delle tipologie di mais una, la “belgrano” è quella che ha dato più soddisfazioni ed a tutt’oggi caratterizza le “farine di Castegnato” che non sono prodotte solo dall’Azienda dei fratelli Esposto, ma anche dalle Aziende Agricole Giulia e Falappi.
Per celebrare i dieci anni della loro farina “belgrano” e della loro primogenitura, i fratelli Esposto hanno programmato per questo fine settimana e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, dal 25 al 27 novembre, dei menù di degustazione a base di polenta ad un prezzo fisso e onnicomprensivo dall’antipasto al dolce, di ventitre euro.
"L’agriturismo dei fratelli Esposto – commenta il sindaco Giuseppe Orizio – è un piccolo vanto per Castegnato. Non solo ha recuperato e propone cibi delle nostre tradizioni a base di polenta, ma è altresì una fattoria didattica che si propone per gli scolari ed anche per le famiglie". “All’inizio per noi è stata una sfida – dicono Vitale e Giuseppe Esposto – ci abbiamo creduto e siamo qui a festeggiare un decennio che ci ha dato grandi soddisfazioni".