Madre Carla è fuori pericolo. Due banditi arrestati

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(a.c.) Madre Carla Brianza sta bene ed è assolutamente fuori pericolo. In una giornata segnata dalla pronda tristezza per la morte di una sorella, la suora di origini croate Lucrezia Manic, e di un volontario veronese, Francesco Bazzani, la comunità delle ancelle della carità, assieme ai parenti e alle tantissime persone che a Brescia e provincia conoscono Madre Carla, per la sua attività di superiora nell’ospedale Poliambulanza di Lumezzane, tirano un sospiro di sollievo.

Dopo le frammentate notizie giunte in Italia già nella sera di domenica, poche ore dopo l’assalto a scopo di rapina della sede della missione delle ancelle a Kiremba in Burundi, e gli aggiornamenti arrivati ieri dalla prima mattina, finalmente la buona notizia che l’operazione d’urgenza a cui è stata sottoposta Madre Carla nel "suo" ospedale nella missione è andato a buon fine. Madre Carla dopo la rapina nella sede delle ancelle, dove è stata uccisa a brucipaleo Lucrezia Manic, è stata caricata come ostaggio sul mezzo utilizzato dai banditi per fuggire. Quando il mezzo ha incontrato un’auto della polizia i due malviventi (20 e 24 anni) hanno perso la testa iniziando a sparare. Ferito mortalmente al bacino il volontario veronese, ferita ad una mano Madre Carla, che ha deviato la canna del fucile per uscire dalla traiettoria del colpo ma poi è stata ferita alla stessa mano con un machete.

Sottoposta ad un primo intervento nel campo, una seconda operazione sarà necessaria quando giungerà in Italia (a breve, assieme alle salme dei due defunti).

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