Locatelli: quei 100mila euro erano solo la prima parte della mazzetta

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I 100mila euro trovati in casa Nicoli avrebbero dovuto essere soltanto la prima tranche della tangente. A dirlo sarebbe stato l’imprenditore bergamasco Giuseppe Locatelli, che da mercoledì si trova in carcere con l’accusa di aver versato una tangente di 100mila euro al vicepresidente del consiglio regionale lombardo (oggi il Gruppo Locatelli ha annunciato il rinnovo di tutti gli organi amministrativi ed espresso “ piena fiducia” nella magistratura). Nell’interrogatorio di garanzia con il Gup, l’imprenditore avrebbe quindi ammesso di aver pagato la mazzetta, negando invece ogni addebito sul traffico illecito di rifiuti. Nicoli Cristiani ha preferito non parlare nel primo interrogatorio. Mentre il dirigente Arpa Giuseppe Rotondaro ha respinto ogni accusa parlando di una semplice consulenza.

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1 COMMENT

  1. poverino! vittima delle intercettazioni e dei giudici comunisti. l’aveva detto silvio: "non si può più parlare al telefono.

  2. Anche per Del Turco vi erano prove inoppugnabili, intercettazioni varie ed addirittura una "fantomatica"valigetta , il poverino subì gogna e galera, salvo poi……risultare innocente. Si fa presto a rovinare una Persona.
    Attendiamo anche per Nicoli…..se poi dovesse risultare colpevole, visto la gravità delle accuse mossigli , galera e……gettare le chiavi. Ma fino ad allora andiamo cauti nel fare valutazioni e nel dare giudizi.
    A proposito ma l’Assessore di Castelmella" , lenintercettazioni lo ritenedvano colpevole , colpevolissimo, invece…..
    A furia di intercettare , limitando l’attività investigativa, si finisce per non capire nemmeno quello che si intercetta, No, per tutta la vita ad un uso smodato delle intercettazioni……

  3. in questo caso invece le intercettazioni hanno funzionato benissimo. locatelli ha pure ammesso che i centomila euro erano solo la prima trance. sarebbe stato disponibile a pagare anche 2milioni di euro. credo si tratti solo della punto di un iceberg enorme. aspettiamo gli sviluppi.

  4. Anche l’imprenditore che aveva accusato Del Turco aveva confessato……peccato non fosse vero.(c’erano anche intercettazioni "che non davano adito a dubbi…..evidentemente non era così)
    Ecco perchè è meglio attendere

  5. è meglio attendere, va bene…ma qui hanno intercettato, hanno pedinato, l’imprenditore ha confessato, ma la cosa più vera è che li hanno pure trovati questi 100mila euro…con relativo "sono rovinato", a detta del maresciallo che era in casa Nicoli…

  6. se fosse un extracomunitario che ha rubato una mela, i sostenitori di nicoli e i leghisti sarebbero quì a chiedere la gogna, altro che presunzione di innocenza fina all’ennesimo grado.

  7. Per Del Turco si parlò di una fantomatica valigetta, qui abbiamo una concretissima bustona zeppa di 500 euro. Lavoro in banca da tempo: mai visto un cliente ritirare o depositare 200 banconote da 500 euro. Queste banconote sono ormai rare, passano di mano in mano solo in grandi quantità perchè usate solo dalla malavita.

  8. Resta il fatto che chi ha sbattuto in galera Del Turco è ancora al suo posto, e la responsabilità dei magistrati dov’è finita??? Loro sono comunque una casta, con stipendi esagerati come quelli dei politici. Comunque la fitta rete di amicizie è più facile averla in carcere che ai domiciliari.Se è colpevole poi pagherà.

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