36 rifugiati di Corteno Golgi si accampano per protesta davanti alla caserma dei carabinieri di Edolo

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(a.c.) Un viaggio a piedi di 8 chilometri tra Corteno Golgi ed Edolo. Non una scampagnata però, più una processione di protesta avente come destinazione finale la cerma dei carabinieri di Edolo. Alcuni dei profughi, rifugiati politici, di stanza a Corteno Golgi da inizio anno ieri hanno messo in atto una protesta clamorosa. In 36, sul totale di 80 ospitati in una struttura alberghiera del paese natale di Camillo Golgi, hanno percorso a piedi la strada fino alla caserma dei carabinieri di Edolo per chiedere lo sblocco della loro situazione.

Di cosa si lamentano? Da circa due mesi non percepiscono più la diaria di 2,50 euro per le loro piccole spese, denunciano di subire vessazioni da parte degli altri profughi (si sarebbero formati due "clan" contrapposti, che non vanno molto d’accordo), il gestore della struttura (in credito di 400mila euro da chi dovrebbe pagare vitto e alloggio degli immigrati) non consente loro di utilizare il telefono e inoltre vorrebbero poter finalmente avere un lavoro per lasciare l’hotel e guadagnarsi da vivere. 

Secondo quanto riportato da Bresciaoggi, a tentare di porre fine alla protesta e far tornare gli immigrati a Corteno Golgi ci ha provato per tutto il giorno (e anche di sera, fino a tardi) il comandante della caserma di Breno, in costante contatto telefonico con l’ufficio del prefetto di Brescia.  

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1 COMMENT

  1. Siamo in mutande…qualcuno dica a questi xxxxxxx di tornare da dove sono venuti.Non ci restano che gli occhi per piangere e questi vengono dall’africa per farsi mantenere a nostre spese.Commovente.

  2. Vero: commovente che il ministro degli interni Maroni abbia gestito in questo modo la vicenda. E’ lui che li ha mandati lì, è lui che ha deciso di mantenerli lì, è lui che non ha fatto nulla per accertare se erano meritevoli di asilo o meno. Adesso, da una settimana canta gli inni padani nel finto parlamento dicendo che ci uniremo all’Austria ed alla Germania meridionale. Basterebbe andare non dico in Alto Adige, ma solo a Riva del Garda per sentire con quanti calci in culo accoglierebbero chi gestisce le cose in questo modo!!!

  3. Il ministro maroni,da bravo leghista, se avesse potuto li avrebbe respinti direttamente in mare.Il problema è che voi sinistri in quel caso lo avreste denunciato per genocidio al tribunale dell’aia.Adesso manteniamo questi simpatici africani con la tassa su casa nostra e abbassiamo la testa.

  4. il ministro maroni quando è all’opposizione dice cose che poi quando è al governo non può fare, non perché ci sono i sinistri, ma perché ci sono trattati internazionali sui profughi ai quali lItalia deve attenersi. chiacchierare a vanvera sonno capaci tutti. gevernare e risolvere i problemi è un’altra cosa.

  5. Fiction sulla società multietnica in tempo di crisi.Una produzione canapa delle alpi.Argute recensioni del somaro stracotto e della trota lessa.Contrordine, patagni: dalla secessione all’autoreferendum.

  6. Ma ministro degli interni era Maroni o "i sinistri"? E non è il ministero degli interni che deve vagliare la posizione di questi richiedenti asilo, per rimandarli a casa come sarebbe giusto se non ne hanno diritto? Che cavolo sono ancora lì a fare, scusate? Cosa ha fatto il responsabile in questi MESI? Nemmeno a me va bene mantenere la gente per niente: ma non sono "i sinistri" a governare, c’era Maroni a doversi dare una mossa… Adesso fa bello a parlare: ma quando doveva agire???

  7. Alle prossime elezioni, Maroni si presenta ancora? Perchè se da ministro non ha fatto quello che voleva, gli conviene stare all’opposizione! Visto che quand’era ministro lui governavano "i sinistri"…

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