Artfidi, dal 1° gennaio tempi dimezzati per la segnalazione degli sconfinamenti

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Segnalare una situazione che potrebbe mettere in difficoltà molte imprese. Ma anche porsi al fianco delle aziende per offrire assistenza e sostegno in eventuali situazioni di criticità. Il taglio da 180 a 90 giorni del tempo in cui un ritardato pagamento fa scattare la segnalazione di sconfinamenti. 

E’ con questo spirito che Artfidi Lombardia, il confidi dell’Associazione Artigiani, intende portare a conoscenza delle imprese e di tutti gli operatori che il 31 dicembre scadrà la deroga temporanea, prevista dalla direttiva di recepimento di Basilea 2, che ha consentito alle banche italiane di effettuare la segnalazione degli sconfinamenti (past due) dopo 180 giorni invece che dopo i 90 giorni previsti in generale.

Resta invece in vigore la deroga fino al primo gennaio 2013, di cui si è avvalsa l’Italia, che consente alle banche che utilizzano sistemi di rating interni validati dall’Autorità di vigilanza e limitatamente ai portafogli retail nonchè verso enti pubblici e territoriali di segnalare gli sconfinamenti dopo 180 giorni anzichè dopo 90.

“Nell’ambito di questa direttiva di recepimento di Basilea 3 – spiegano i vertici di Artfidi Lombardia – è necessario diffondere la conoscenza dell’entrata in vigore dei nuovi termini di segnalazione al fine di evitare il verificarsi di tensioni e difficoltà nel rapporto fra banche e imprese”.

“Siamo consapevoli che questa stretta – dicono dalla sede di via Cefalonia – potrebbe mettere in seria difficoltà le imprese. Per questo è necessario sensibilizzare gli imprenditori  in merito all’impatto delle nuove regole sulle loro posizioni.

Anche per questo Artfidi Lombardia con la sua struttura operativa e i suoi uffici si pone come punto di riferimento per le aziende in questa fase di transizione, sia per fornire materiale informativo sia per studiare nei dettagli eventuali situazione specifiche di assistenza finanziaria di base per definire i nuovi fabbisogni di finanziamento, per individuare le modalità più opportune per fronteggiare la situazione di tensione dell’impresa e per rinegoziare con le banche i finanziamenti in essere.

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