Orfani di Franco Nicoli Cristiani, alle prese con le note vicende giudiziarie, i liberaldemocratici del Pdl bresciano hanno scelto di affidarsi, almeno fino al congresso provinciale, a una gestione collettiva. La decisione è stata presa mercoledì, nel corso di una riunione della corrente, e del comitato faranno parte in cinque: il presidente della D’Annunzio Vigilio Bettinsoli, il vicecapogruppo in Broletto Manuel Piona, l’assessore comunale al Bilancio Fausto Di Mezza, il coordinatore cittadino (nonché presidente dell’Aler) Ettore Isacchini e il presidente di Brescia Mobilità Valerio Prignachi. Saranno loro a traghettare il gruppo degli ex nicoliani fino all’appuntamento in cui verrà eletto il nuovo segretario provinciale del partito. (a.t.)
DI SEGUITO IL TESTO DEL COMUNICATO STAMPA INVIATO OGGI DAGLI EX NICOLIANI
Nei giorni scorsi si è incontrato un gruppo di amministratori, responsabili di partito, simpatizzanti ed iscritti che si sono sempre riconosciuti in quell’area laico-liberale rappresentata da Franco Nicoli, per confermale la volontà di continuare in un’esperienza rappresentativa dei valori liberali e democratici che hanno caratterizzato il percorso politico di Forza Italia.
Unanime è stato l’auspicio che le recenti vicende giudiziarie possano trovare risposte certe in tempi rapidi, riponendo piena fiducia nell’operato della magistratura.
In questo frangente, i presenti hanno ritenuto opportuno dare mandato ad un gruppo ristretto, composto da amministratori e dirigenti di partito, di rappresentare all’interno del PdL le istanze di una forza assolutamente rilevante.
Raccogliendo le sollecitazioni di un comune e diffuso sentire, è stata sottolineata l’assoluta indisponibilità a soluzioni congressuali determinate da accordi che non tengano conto della necessità di un congresso vero.
Alla luce di quanto apparso su alcuni organi di stampa corre l’obbligo di precisare che quanto descritto risulta privo di ogni fondamento poiché nessuno ha chiesto e/o posto la surroga di Franco Nicoli Cristiani, né è stato avanzato alcun nome, ancorchè autorevole, in qualità di portavoce ma si è scelta la via collegiale per affrontare questa fase precongressuale.
Pertanto, non si capisce come qualcuno possa permettersi di esprimere opinioni a nome del Polo della Libertà su questioni inesistenti.
Certo che sapere che tanti politici con incarichi così importanti sono politicamente amici di Nicoli tranquillizza moltissimo.
"il gruppo dei nicoliniani", poi c’è la corrente della Compagnia delle Opere, gli ex-socialisti di Craxi, la fronda camuna,… : a proposito di "correnti", roba da far impallidire la vecchia DC…
Va come fan presto a diventare ex, sempre che…
Tradotto in parole povere: se il pappone è finito in galera dobbiamo cercare un altro pappone, possibilmente più furbo del primo.