Cadavere di un indiano ritrovato in una valigia, macabra scoperta in via Cremona. Il 30enne forse è stato ucciso in una lite

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E’ un indiano di circa 30 anni l’uomo il cui corpo e’ stato trovato in una valigia in uno stabile di Brescia, in via Cremona. La vittima presentava cinque coltellate al petto e alcune alle gambe.
 
L’indiano viveva con dei connazionali nello stabile e pare che spesso nell’appartamento scoppiassero liti. E’ quindi probabile che il delitto sia stato commesso in quest’ambito. I Carabinieri di Brescia stanno cercando di rintracciare i connazionali dell’uomo che la notte scorsa non si trovavano nell’appartamento.
Il cadavere è stato scoperto intorno alle 4 di questa mattina nell’androne della palazzina, in via Cremona 64, e presenterebbe segni di arma da taglio (forse l’assassino ha cercato di farlo a pezzi per nascondere il corpo nella valigia). Sul caso indagano i carabinieri del Nucleo investigativo.
 

 

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1 COMMENT

  1. Non entro nel merito del reato commesso (non serve essere dei geni per capire l’etnia di chi può averlo commesso)..in pochi giorni il reo lo si scoprirà: che poi questo avrà una giusta condanna ed espierà la pena…lasciamo perdere.
    Volevo solo far notare che i 4-5 condomini in quello slargo laterale di via Cremona sono ormai quasi del tutto abitati da cittadini stranieri (da notare che sono grosso modo divisi gli appartamenti a seconda dell’etnia).
    Questo non è un bene…e lo si vede dalle condizioni di degrado esistenti in loco.
    Poi i pochi bresciani o meridionali ancora abitanti lì cercano in tutti i modi di vendere e andarsene (e gli acquirenti non possono che essere delle medesime etnie): anche solo per gli "odori" di cucina etnica,tralasciando tutto il resto.
    Insomma non se ne viene fuori: né lì,né in altre zone dove le etnie sono ben divise (cinesi,dell’est,magrebini,pakistani,indiani,filippini,ecc) perchè la multietnicità ha fallito dove è stata propugnata da decenni e non vedo come possa funzionare a BS.
    Di fatto esistono quartieri-vie che sono isole straniere (se sia un bene o un male non spetta a me deciderlo).
    Pragmaticamente bisognerà trovare delle soluzioni eque……altrimenti il degrado non può che peggiorare e non vederlo non è solo miope,ma "criminale".

  2. Se ad ogni episodio di cronaca nera che riguarda uno straniero si fa riferimento alla frase di Napolitano, non si va comunque molto lontano. I problemi che lei evidenzia ci sono, solo chi fosse in malafede potrebeb negarli. Però anche negare che la grande maggioranza dei cittadini stranieri siano quelli che in silenzio lavorano senza mai causare articoli di cronaca nera, sarebbe un errore grave. Citare il pusher o l’assassino per prenderli ad esempio di una moltitudine di altre persone che sono qui a lavorare per dare un avvenire dignitoso ai loro figli, non aiuta.

  3. In questi casi esce la solita ipocrita e gretta mentalità razzista e xenofoba. Che tace quando a commettere fatti simili sono " italiani/bresciani che a volte sbagliano ".

  4. gentile "utente non registrato" , non tutti gli stranieri delinquono , concordo con Lei , ma una buona parte sì. Quando vai in un Paese straniero da clandestino, ovvio che per vivere , dal momento che per il nostro stato non esisti , vai ad ingrossare le fila degli affari non leciti.Con ciò intendo far riferimento anche a quegli italiani che, risparmiando sulla manodopera , sfruttano i clandestini. Ma questo non cambia il fatto , che comunque la si guardi, siamo fuori dall’ambito della legalità A ciò si deve aggiungere, che la diversa cultura di cui certe etnie sono portatrici , fa a pugni con quelli che sono gli elementi fondanti la nostra civiltà e che, Noi, per un "malsano" senso di rispetto della cultura altrui,guardiamo con condiscendenza.E così facendo , a mio avviso non favoriamo l’integrazione e compiremmo un errore irreparabile se concedessimo la cittadinanza , nei termini voluti dal nostro Capo dello Stato. I figli, infatti , soprattutto per i rom e affini e gli islamici sono "proprietà" dei padri, quindi si farebbero portatori di "istanze"mutuate dai loro avi che, come prima dicevo , cozzano con la nostra civiltà.Quindi prima accertiamoci che i padri abbiano BEN COMPRESO la nostra cultura e la nostra legislazione, poi in un secondo tempo pensiamo anche alla cittadinanza sia ai padri che ai figli

  5. DAI DATI DEL MINISTERO DELL’INTERNO : REATI COMMESSI DA ITALIANI : 75 % = REATI COMMESSI DA STRANIERI : 35 % ( o Maroni si era sbagliato ? )

  6. vedo che anche a brescia c’è gente come quella che a torino ha incendiato i campi rom. ma brescia non è razzista e non è certo rappresentata dalla marmaglia incivile che, avendo la coda di paglia, non perde occasione per dare addosso agli stranieri.

  7. In fin dei conti può essere stato un regolamento di conti interno alla loro comunità…ok per noi è un reato ma magari per la loro legislazione,cultura,religione non lo è.
    Rispettateli perbacco!

  8. gentile "utente non registrato" lun 12 dic 2011, ore 13.10, secondo me la gran parte degli stranieri non delinque; ovvio che gli indiani che lavorano regolarmente e in silenzio nelle stalle della bassa non fanno notizia, mentre gli episodi di cronaca nera hanno comprensibilmente un risalto maggiore. Se lei parla di clandestini, può essere vero che siano maggiormente delinquenti; i regolari no, perchè sono qui a lavorare per mantenere la famiglia. I condomini nei quali vivono gli stranieri sono quelli che ormai hanno poca appetibilità per noi: il classico appartamento anni ’50-’60 della nonna, alla morte della quale gli eredi bresciani vendono (o affittano) a chi compra (o paga pigione). Non si vende e non si affitta ai "clandestini", quindi vendite e affitti sono nell’ambito della legalità. Caso diverso è quello che lei cita, del lavoro nero: che è illegale sia per gli stranieri (che lo danno o lo fanno), sia per gli italiani (che lo danno o lo fanno). Sulla questione della cittadinanza, se ne può parlare. Ma sarebbe giusto che io parlassi di condivisione di principi, cultura e legislazione citandole Pietro Maso, Donato Bilancia, Erika e Omar, Gatti, Olindo e Rosa, e chi più ne ha più ne metta? Credo che lei giustamente mi direbbe che quelli sono dei devianti, che non rappresentano il popolo italiano, ed avrebbe ragione. Perchè gli indiani dovrebbero sentirsi rappresentati dai delinquenti coinvolti in questo grave fatto di cronaca?

  9. ma gli italiani (centinaia di esagitati) che hanno incendiato il campo rom a Torino, rappresentano tutti gli italiani? tutti o la maggior parte degli italiani sono esagitati armati di mazze e bottiglie incendiarie che bruciano le abitazioni di famiglie con donne e bambini? dai civilissimi italiani non ho ancora sentito la sola frase civile ed umana che in questi casi si pronuncia: condoglianze! che significa soffrire insieme per la morte di un nostro simile.

  10. NON ABBIAMO PAURA A DIRE : " TUTTI GLI UOMINI NASCONO LIBERI ED EGUALI " e, per chi è credente, : " OGNI UOMO E’ MIO FRATELLO " Urliamolo, anche a costo che i veri miseri ci sputino in faccia !

  11. Io non ho fratelli….specialmente non voglio fratelli che vengono qui,e non paghi di fotterci posti di lavoro e di gravare sul welfare,compiono una sequela enorme di reati,dai piccoli furti agli omicidi.Senza contare il degrado che portano ovunque…

  12. che lei non abbia e non voglia fratelli si sente dal tono. il suo livore si accompagna all’ignoranza che tra di loro sono sì, fratelli. si documenti un po’ sul welfare e scoprirà che gli stranieri lo sostengono con il loro lavoro. mi unisco alle condoglianze per la morte di una persona e dell’umanità di talcuni che si ritengono poi più civili degli altri.

  13. in provincia di brescia nel 2011 sono stati commessi 11 omicidi: nessun italiano è stato ucciso da uno straniero, mentre ben quattro sono gli stranieri uccisi dagli italiani. dobbiamo dire italiani tutti assassini?

  14. gentile lun 12 dic 2011, ore 21.37, forse che un indiano ti ha "fottuto il lavoro" in una stalla? O una badante ti ha "fottuto il lavoro" di lavare il sedere di un nonno? Informati sul welfare e vedrai che hai detto una panzana clamorosa.

  15. Le chiacchiere stanno a zero :da quando è cominciato il fenomeno massicio dell’immigrazione agli inizi degli anni 90′ ogni anno è andato sempre peggio con il pil in continuo rallentamento:ora siamo alla recessione e voi sinistri continuate a dire che gli immigrati sono una benedizione e perfortuna che ci sono loro:o siete lobotomizzati dal politicamente corretto o siete i soliti milionari convinti che gli immigrati siano tutti come i loro camerieri filippini.

  16. la crisi sarebbe colpa dell’immigrazione? ovvero senza immigrati staremmo benissimo, tutti felici a spalare il letame nelle stalle. ragionamento di fine intelligenza, non ci sarei mai arrivato da solo….. davanti ad un uomo ucciso in modo atroce c’è chi lancia in elucubrazioni socioeconomiche del menga. siamo in piena crisi di umanità, questo è il vero nostro dramma.

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