Si parte oggi, in attesa di Santa Lucia

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Natale a Teatro, rassegna monotematica realizzata dal Teatro Telaio, comincia con un raddoppio. Il 12 dicembre, primo giorno della sezione, infatti, lo spettacolo Natale! del Teatro Telaio, in cartellone al mattino per le scuole presso l’Auditorium Bettinzoli a Brescia, sarà infatti replicato anche al pomeriggio alle ore 17.00. La scelta è stata dettata dal grande successo che stanno avendo le repliche domenicali di quest’anno, che fanno intuire un grande apprezzamento per il teatro da parte delle famiglie. Si è quindi pensato di offrire questo “servizio culturale” anche durante la settimana al di fuori dell’orario scolastico, dedicando l’iniziativa anche ai centri di aggregazione giovanile, ai numerosi nonni baby sitter per i loro nipotini ed a tutti quelli che, semplicemente, vogliono permettersi un fine pomeriggio con i loro bambini, mentre aspettano Santa Lucia.

Lo spettacolo scelto è un evergreen del Telaio che giunge quest’anno, dopo dieci anni, alle sue ultime repliche. In scena Angelo Facchetti, Leonardo Adorni, Jacopo Bianchini e Alessandro Mori: tre clown ed un musicista, per raccontarci, a modo loro, la storia che tutti conosciamo.

Ingresso unico Euro 4,50. Prenotazioni 03046535. http://storiestoriestorie.teatrotelaio.it

Lo spettacolo
Tre clown ed un musicista per raccontarci a modo loro il Natale. Entreranno dapprima nei panni di tre pastori durante una notte piena di situazioni impreviste o inspiegabilmente prevedibili, nonchè dense di segni e visioni che si confondono tra sacro e profano. Saranno poi i tre Magi nel lungo viaggio attraverso il profondo deserto, che incontreranno uno stranito e grottesco Erode, per giungere inconsapevolmente alla loro meta.
Tra echi di alcune profezie di Isaia che preannunciano la nascita del Bambino e di antichi e leggendari racconti mediorientali che narrano sotto altri aspetti il meraviglioso avvenimento, racconti stupiti ed ingenui che potrebbe fare un bambino, scherzi e musica dal vivo, proveranno a raccontare la storia che tutti sanno ma che così non ha mai visto nessuno. E alla fine giunti alla grotta…

Lo spettacolo è nato a partire dalle suggestioni derivate da alcuni dipinti sul tema, in particolare da quelli di Sano di Pietro e Jacopo Bassano raffiguranti l’annuncio degli angeli ai pastori, e dal giubilo popolare e angelico di fronte al sorprendente, misterioso e pacificante evento, così come nei dipinti di Botticelli e Caravaggio. Le atmosfere di sospensione e di rarefazione di quel punto del tempo, rintracciabili anche in alcuni vangeli apocrifi, e presenti ad esempio in Sano di Pietro, unite al ricordo dei presepi della nostra infanzia, con le folle inconsapevoli che correvano verso la misteriosa meraviglia, si uniscono al gioco teatrale del travestimento. Dal quale affiora un’interpretazione molto semplice e calda, a tratti poetica, a tratti buffa, dei personaggi, chiamati ancora una volta, come ogni anno, a recitare, così come sanno e come possono, la storia di sempre.

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