Città e dintorni evoca per Brescia il modello Pisapia. Bastonando il centrodestra e punzecchiando il Pd

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Il gruppo di Città e dintorni scende in campo. Non direttamente, ma cercando di tracciare – sul modello di Milano – il solco in vista delle prossime elezioni comunali di Brescia. E’ con questo spirito che, stasera, è stato organizzato il dibattito “Il governo del territorio come esperienza politica”, a cui hanno preso parte Gregorio Gitti (Fondazione Etica), Alfredo Bazoli (consigliere comunale del Pd e membro del comitato editoriale della rivista), Piero Bassetti (imprenditore, già parlamentare con la Dc, primo presidente della Lombardia e tra i promotori dell’ascesa di Pisapia a Milano) e l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino (Pd). Ad aprire i lavori è stato Gitti che – chiarendo lo spirito dell’iniziativa – ha evocato l’esperienza di Pisapia e sottolineato che “quella di Milano non è stata una vittoria del centrosinistra e tanto meno del Pd, bensì il successo di una figura che ha saputo far emergere una partecipazione non civica, ma civile, affermando la volontà di cambiamento anche rispetto alle reti affaristiche che regnano nei partiti”. Gitti, quindi, non ha risparmiato punzecchiature al Pd sottolineando di parlarne “da innamorato deluso, visto che ne sono fondatore ma non iscritto”. Bazoli, quindi, parlando di Brescia ha criticato duramente l’amministrazione Paroli. “Non è accettabile”, ha detto, “che in una città con 30mila immigrati, la Loggia affronti il tema in maniera ideologica con iniziative puramente ideologiche come il bonus bebé e il brindisi sulle ceneri delle baracche dei rom. Allo stesso modo non possiamo permetterci di continuare a dare risposte ordinarie a problemi come quelli dell’inquinamento del suolo, delle falde e dell’aria”. Infine il consigliere comunale del Pd ha ribadito che “non è sufficiente che nel 2013 il Pd vinca per lo sfaldamento del centrodestra: abbiamo bisogno di uno scatto, di un progetto inclusivo che vada oltre il perimetro del centrosinistra”. Ripredendo la parola, quindi, Gitti ha picchiato durissimo sul centrodestra. “Oggi”, ha tuonato, “questo fronte soffre di una crisi pesante di credibilità e legalità, con rappresentanti politici che non possono certo dire di ispirarsi ai valori della legalità e un’esperienza disastrosa come quella di Formigoni, a cui alcune indagini sembrano attribuire tratti di contiguità al malaffare, ormai giunta al capolinea”. Gitti ha quindi chiuso la serata invitando “i cinque possibili candidati sindaci presenti tra il pubblico” (tra quelli individuabili chiaramente: Emilio Del Bono, Laura Castelletti, Marco Fenaroli e Francesco Onofri) ad agire con “solidarietà reciproca per costruire insieme un progetto”.

 

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1 COMMENT

  1. A Milano non ha vinto Pisapia ma ha perso la Moratti. Il PD risolva al suo interno il caso Penati.La sinistra a Brescia ha fatto due scelte disastrose. La fusione di ASM e la Metropolitano. Risultato il Comune assetato di divideni porterà alla rovina A2A e la Metropolitana porterà alla bancarotta il Comune di Brescia. Saluti

  2. Modello Pisapia ? Parole nel vuoto che creano confusione….. un candidato modello Pisapia per Brescia vorrebbe dire trovare un esponente vicino alla sinistra radicale ma un po’ chic da piacere alla borghesia.. e non continuo perchè mi viene da ridere… i primi a non votarlo e a fare una lista alternativa sarebbero i civici di cui sopra…..

  3. Perchè utilizzare il termine bastonate?Non ce li vedo proprio i rappresentanti di elite fortunate,acculturate,finanziariamente benestanti e di censo decisamente levato andare in giro con i manganelli…magari manderanno qualche altro servo della gleba-operaio-precario a fare il lavoro "sporco"….ma loro di sicuro staranno bene in alto sui ronchi o in prestigiosi palazzi del centro…

  4. La Moratti a Milano sta passando nella maggioranza di Pisapia (fli) di cui Tabacci (fli) è autorevole Assessore al Bilancio.
    ……ma le dimissioni da consigliere comunale fanno proprio schifo?Tanto un altro posto lo troverà di sicuro (forse alla SEA).

  5. scusate: Tabacci(api) è un ex-dc, poi ex-forzista italiota,poi ex-udc..insomma è un casino inseguire la "coerenza" di questi personaggi!

  6. ma vieeeeni la borghesia di Brescia ci mancava proprio….Bassetti ahahahahaha , la sinistra e’ proprio alla frutta e non sa piu’ dove andare a pescare…va a finire che se la cantano e se la suonano da soli LOL , peraltro le liste civiche in citta’ hanno sempre fallito , andate nei paesini che forse li ci abboccano.

  7. x utente che aggiorna….. tabacci mai stato con f.i. ! condivido con te che ne ha cambiati di partiti, sempre cercando… forse non so che cosa….

  8. guarda che è stato eletto negli anni 2000 con l’allora CDL che direi si può ritenere FI.
    Piuttosto il Tabacci siede in una moltitudine di consigli d’amministrazione….non ho voglia di cercare!!

  9. guarda che è stato eletto negli anni 2000 con l’allora CDL che direi si può ritenere FI.
    Piuttosto il Tabacci siede in una moltitudine di consigli d’amministrazione….non ho voglia di cercare!!

  10. Non si può ritenere di FI, in quanto mai iscritto o militante del movimento perchè nel 2000 FI già c’era e non so cosa sia cdl (forse cdu o ccd)?

  11. Nel 2001 è stato rieletto deputato nella XIV legislatura per la Casa delle Libertà nel collegio 9, di Lombardia 3 (Castiglione delle Stiviere).
    La Casa delle Libertà (CdL) è stata la coalizione del centro-destra italiano, fondata nel 2000 e guidata da Silvio Berlusconi.
    finiamola qui perchè ad essere troppo precisi non riusciamo a seguire tutte le giravolte del Tabacci

  12. Gradirei sapere cosa ha deciso il consigliere d’amministrazione di Edison SPA in merito alla questione A2A-EDF-EDISON-EDIPOWER.
    Già advisor di AEM-ASM

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