Tangenti, Nicoli Cristiani sentito dal gip si difende dalle accuse

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Il vicepresidente dimissionario del Consiglio regionale della Lombardia, Franco Nicoli Cristiani, è stato interrogato oggi dal gip di Milano, Elisabetta Meyer, dopo il ‘passaggio di competenza’ dalla Procura di Brescia a quella milanese per quanto riguarda il filone delle indagini sulla presunta corruzione.  Nicoli Cristiani, come ha spiegato il suo legale, l’avvocato Piergiorgio Vittorini, ”ha risposto alle domande e si è difeso dalle accuse”. L’interrogatorio si è tenuto nel carcere di San Vittore.

Il gip, dopo la trasmissione di parte degli atti dell’ inchiesta disposta dai loro colleghi bresciani, aveva modificato parzialmente la ‘vecchia’ ordinanza contestando nel capo di imputazione un ulteriore episodio di corruzione, oltre alla consegna a Nicoli di 100 mila euro da parte dell’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli per accelerare l’autorizzazione per una discarica di amianto nel Cremonese. Lo stesso Locatelli, infatti, nel suo interrogatorio dopo l’arresto, aveva raccontato di aver promesso all’uomo politico altri 100 mila euro sempre per lo stesso motivo. E nel nuovo capo di imputazione si fa riferimento proprio a questa seconda tranche.

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