La Cgil all’attacco: “premio” inaccettabile, la Regione deve costituirsi parte civile

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Con una nota la Cgil interviene duramente sulla questione del "premio" dato dal Pirellone a Nicoli e chiede alla Regione di costituirsi parte civile.

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO 

Apprendiamo dai giornali che la regione Lombardia ha accettato le dimissioni di Franco Nicoli Cristiani arrestato per tangenti deliberando nel bilancio preventivo della regione Lombardia una liquidazione pari a 380.000 euro e un vitalizio mensile pari a circa 5.000 euro al mese. Ancora una volta chi è stato preso con le mani nel sacco ( la tangente è stata trovata a casa del consigliere regionale) viene premiato con soldi pubblici che sono di tutti noi, tutto ciò è inaccettabile. La regione Lombardia ha l’obbligo nei confronti dei cittadini Lombardi di costituirsi parte lesa nel processo che dovrà chiarire le responsabilità e le illegalità perpetrate nei confronti della comunità e congelare qualsiasi compenso fino all’accertamento delle responsabilità penali di Nicoli Cristiani e di tutti gli intrecci politici e economici messi in campo nella vicenda Brebemi. Questa vicenda oltre che svelare una situazione di malaffare nella nostra Regione evidenzia anche una situazione di pericolo per l’insieme della comunità legato allo smaltimento di rifiuti pericolosi. Le dichiarazioni di Bettoni, Presidente di Brebemi, di completa estraneità ai fatti e la costituzione di parte lesa da parte della società stessa nell’eventuale processo non sono per noi sufficienti, al contrario visto il ruolo ricoperto .

Se i responsabili della società, ai diversi livelli, dal consiglio di Amministrazione ai responsabili tecnici dell’opera, non sapevano quantomeno si può affermare con certezza che in uno o più snodi dello sviluppo dei lavori non è stato esercitato il delicatissimo e impegnativo compito relativo agli indispensabili controlli.

Tanto più se si considerano le molteplici e sottolineate eccellenze della qualità ambientale sbandierate nei progetti e addirittura l’autocelebrazione legata all’”implementazione del sistema ambientale relativo alla norma UNI EN ISO 14001:2004 – come segnalato in bella evidenza sul sito della società – che risulta, ad oggi, essere il primo e unico caso in Italia di sistema certificato con queste caratteristiche”.

Ancora una volta siamo di fronte alle solite miserie del nostro paese dove tutto deve rientrare nei canoni classici di buona convivenza sfruttando le giuste preoccupazioni dei lavoratori, questi sì completamente estranei ai fatti, per contrapporli allo svolgimento delle indagini e alla magistratura in esso impegnata.

Noi non ci stiamo, chi riveste ruoli di responsabilità risponda, chi deve parlare parli e contemporaneamente si dia risposte ai lavoratori anche attraverso il commissariamento straordinario da parte del Governo non per ragioni finanziarie ma per ragioni di trasparenza e legalità con il supporto della Dia e degli organismi giudiziali di controllo.

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1 COMMENT

  1. Qualcuno per curiosità ha fatto il conto di quanto incasserebbe Penati se avesse il buon gusto di dimettersi?
    O forse si è rivolto al patronato CGIL e sta aspettando i conteggi?

  2. E’ un sindacato. Bene. Che ne dite di prescrivere che i sindacati siano quantomeno delle associazioni riconosciute con personalità giuridica? Lo sapete che sono associazioni non riconosciute alla stregua della bocciofila dietro casa mia, con nessun obbligo di pubblicità dei bilanci e nessuna prescrizioni sulla loro redazione?
    Questa è la Kasta! 🙂

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