Il presidente del Broletto Molgora promette: non alzeremo le tasse. Poi attacca le banche: non stanno rispettando i patti

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(a.t.) “Le spese correnti e i debiti si sono ridotti sensibilmente, i pagamenti alle imprese procedono, mentre le imposte sono al minimo. E lo resteranno anche per il 2012, se il Governo ce lo permetterà. Il tutto senza rimanere con le mani in mano sul fronte dei lavori pubblici e del sostegno all’economia”. E’ questo, in estrema sintesi, quanto ha dichiarato il presidente della Provincia Daniele Molgora oggi, nel corso della tradizionale conferenza di fine anno. Ribadendo la richiesta di trasformare la Provincia di Brescia in Regione. E facendo la voce grossa con gli istituti di credito che non stanno rispettando i protocolli d’intesa che concederebbero alle aziende di “cedere” alle banche i crediti nei confronto degli enti pubblici. Di seguito la sintesi della conferenza.

I CONTI

Nel 2008 la spesa corrente era di 181 milioni, nel 2011 si è passati a 140. Una riduzione del 21,5%. Nell’arco del triennio i dipendenti sono passati da 1077 a 839, il costo del personale si è ridotto – nonostante l’aumento contrattuale del 2009/2010 – di circa 4 milioni (da 37,2 milioni a 33,5). Anche le spese di trasferta del personale (da 155mila euro a 35mila) e le consulenze (da 2,3 milioni a poco più di 900mila) si sono ridotte, mentre quelle di rappresentanza sono rimaste stabili a 5mila euro (151mila del 2008). Il tutto con un debito che quest’anno calerà da 504 milioni a 488.

“Questi risultati”, ha commentato Molgora, “sono stati ottenuti senza alcun aumento delle imposte, che – se si escludono le Province autonome – rimangono le più basse d’Italia. Inoltre abbiamo fatto fronte a tagli di stanziamenti da Stato e Regione per 3,8 milioni di euro (altri 3 milioni spariranno nel 2012), assorbendo anche riduzioni per il trasporto pubblico locale per 1,8 milioni e limitando l’aumento dei biglietti al 4,7 per cento contro il 20 di altre realtà”.

I PAGAMENTI, LE MISURE PER LE IMPRESE E L’ACCUSA ALLE BANCHE

“L’ente”, ha spiegato il presidente, “disporrebbe di liquidità per circa 200 milioni, ma – a causa del vincoli del patto di stabilità – oggi ne possiamo erogare soltanto 9. Nel 2011 abbiamo pagato circa 27 milioni di euro e se non avessimo sistemato i conti ne avremmo potuti saldare soltanto sei. Smentisco”, ha continuato, “le voci circa presunte ingiunzioni di pagamento all’ente: abbiamo registrato un solo caso di valenza minore. Anzi: a gennaio sbloccheremo ulteriori pagamenti per 5-6 milioni”. Per il nuovo anno Molgora ha anche confermato che la Provincia sosterrà le imprese con il sistema dei Confidi (che nel 2011 hanno consentito di erogare 60 milioni di euro). Infine ha attaccato le banche. “Abbiamo firmato con gli istituti di credito”, ha chiarito l’esponente della Lega, “affinché le aziende potessero cedere alle banche il credito verso l’ente pubblico a un costo limitato (1,5-3,5 per cento). Ma mi risulta che alcuni istituti non stiano rispettando gli accordi. Comprendo gli sfoghi delle imprese coinvolte e annuncio che interverremo in maniera pesante su questa questione, anche attraverso la collaborazione con i media”.

LE OPERE PUBBLICHE

Molgora ha tenuto a sottolineare che, nonostante i tagli al bilancio, l’ente ha cantierizzato diverse opere. Lungo l’elenco: la sistemazione della calotta e dell’illuminazione della galleria Trentapassi, la stipula di una nuova convenzione con la Provincia di Trento sul lotto Vestone-Idro della strada della Valsabbia, la realizzazione della rotatoria a Sant’Antonio di Bagolino, il completamento dei lavori sull’istituto Einaudi di Chiari (3 milioni), l’inaugurazione del nuovo Leonardo, il completamento della palestra di Iseo (1,7 milioni) e del Mantegna (1,5 milioni) e i lavori sul liceo Olivieri di via Oberdan (costato 7 milioni). Interventi finanziati soprattutto con la vendita di piccoli immobili e dell’area di via Cantore (3,2 l’incasso complessivo). Mentre “sono in corso di vendita beni e partecipazioni per altri 6-7 milioni di euro”.

GLI INTERVENTI SUL LAVORO

“Complessivamente”, ha spiegato Molgora, “abbiamo stanziato oltre 8 milioni per il mercato del lavoro”. Ecco il dettaglio: ricollocazione disoccupati over 55 1,160 milioni (145 soggetti), ricollocazione donne 1,080 milioni (166 soggetti), inserimento lavorativo dei giovani 845mila euro (130 soggetti), tirocini per neolaureati negli uffici giudiziari 360mila euro (60 soggetti), voucher per il lavoro 1,4 milioni (4.636 soggetti), interventi per l’apprendistato 800mila (180 soggetti), incentivi all’assunzione degli apprendisti 300mila euro (50 soggetti). A cui si aggiungono 2,4 milioni per l’inserimento lavorativo dei disabili.

AEROPORTO E POLO LOGISTICO DI AZZANO

Sul Polo logistico di Azzano Mella l’esponente del Carroccio ha annunciato che l’ente non farà ricorso contro l’ultima sentenza e che dunque provvederà al più presto alla revoca del Ptcp. Più vago è stato sull’aeroporto, anche perché le variabili in campo sono ancora numerose. “Il presidente Arena”, ha detto, “sta facendo una meritevole opera di pulizia del bilancio della D’Annunzio. E questi interventi determineranno il valore delle quote che eventualmente il sistema Brescia dovrà acquisire. Resta da capire quale possa essere il nostro ruolo. Sia perché non è ancora chiaro di che cifra parliamo. Sia”, ha aggiunto, “perché con il fatto che le Province sono destinate a morire mi viene da chiedermi quale possa essere l’utilità di questa operazione per l’ente”.

LA PARTE POLITICA

Nella conferenza stampa Molgora ha ribadito la sua proposta di trasformare Brescia in Regione (serve l’adesione di consigli comunali in rappresentanza di almeno un terzo della popolazione bresciana per indire il referendum), sottolineando che “la Provincia di Brescia è una realtà indispensabile soprattutto per i Comuni più piccoli”. “Si parla tanto di costi della politica”, ha aggiunto l’esponente del Carroccio, “ma questi per il Broletto sono di 400mila euro a fronte di una riduzione di 40 milioni di euro della spesa corrente. E nessuno sottolinea che con la gestione Anas la manutenzione strade costava due terzi in più che con la Provincia”. Molgora, infine, ha precisato che non si dimetterà da deputato perché non è prevista l’incompatibilità della carica con quella di presidente della Provincia.

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1 COMMENT

  1. Conosce invece qualcun altro più credibile? Se si ce lo faccia sapere. In questo ultimo mese ho voglia di farmi 4 risate.

  2. Beato lei che ha ancora voglia di ridere. Qui da anni c’è gente che piange perchè non arriva alla fine del mese e dovremmo dare retta a gente che dalle poltrone romane ("non incompatibili") si inventa "Brescia Regione" per conservare anche la poltrona locale. Rida pure lei, sappia però che c’è gente che ha perso la voglia di ridere.

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