Iseo, Legambiente ricorre al Consiglio di Stato contro il maxiparcheggio dell’oratorio

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Legambiente del Basso Sebino – come spiega una nota firmata dal presidente del circolo Dario Balotta – ha impugnato la sentenza del Tar di Brescia dello scorso aprile sul parcheggio dell’oratorio di Iseo. Il Giudice aveva sentenziato che, non essendoci un danno imminente derivante dalla approvazione della variante al Prg relativa al maxiparcheggio, il ricorso della associazione ambientalista e di alcuni privati cittadini non era accoglibile. Secondo il Tar, Legambiente non avrebbe ancora avuto motivo per ricorrere. “Ma la variante al Prg approvata dal vecchio consiglio comunale il 7 aprile 2009”, dice la nota del comitato, “è un atto concreto per il circolo di Legambiente del basso Sebino; esso chiede ai magistrati del Consiglio di Stato di esprimersi, anche se il progetto si è già schiantato contro la crisi economica e le osservazioni prodotte dalla Soprintendenza di Brescia sulla localizzazione inadeguata del nuovo oratorio. Per l’associazione, l’impatto ambientale, derivante dall’incremento del traffico dei 318 nuovi parcheggi auto previsti dal progetto di Brescia Mobilità, Parrocchia e Comune di Iseo, peggiorerebbe la vivibilità dei cittadini, mentre il raddoppio dei volumi dell’ oratorio, da 4.800 a 8.400 m3, comprometterebbe il delicato e suggestivo contesto paesaggistico attorno al castello Oldofredi. Legambiente non è stupita del fatto che la recente adozione del Pgt non abbia ricompreso, come sarebbe stato più coerente fare, il progetto del maxiparcheggio, per sottrarlo ad una obiettiva valutazione ambientale obbligatoria invece per il Pgt appena adottato”.

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