Brescia mangia… involtini primavera e kebab

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(r.gi.) Brescia regina degli… involtini primavera e del Kebab. Questo stando agli ultimi dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano sulla ristorazione etnica in Lombardia dove risulta che la nostra città è la quarta in Italia (dopo Milano, Roma e Torino) con 574 aziende straniere presenti nella ristorazione (il 13,7% sul totale del settore) con un incremento, rispetto al 2010, di un + 16,7% (492 aziende). Di queste, 139 (l’8,8%) sono cinesi mentre i ristoratori nati in Paesi arabi arrivano a 133 e quelli di origine latinoamericane si fermano a 37. In una regione in cui un residente su dieci ormai è di origine straniera era quasi ovvi che anche la cucina si apra alle culture dei suoi nuovi cittadini. Un fenomeno, quello della ristorazione straniera, che cresce in Lombardia del 16% in un anno (contro una crescita media del settore del 3,6%) e conta ormai oltre quattromila imprese attive. Il “mangiare” etnico, sempre in Lombardia, in un caso su tre parla cinese, (il 37,5% delle imprese individuali con titolare straniero attive nel settore, pari a quasi 1.600 ditte) ma si difende anche il contingente arabo con oltre 1.300 imprese attive, di cui quasi mille egiziani.

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26 Commenti

  1. ma quali multiculturali questi qui ci portano via il lavoro i clienti e la qualità tanto decantata dove la mettiamo, chi li controlla questi ristoratori?

  2. Va bene quasi tutto ma non esageriamo… che schifo non si dovrebbe mai dire e poi se faccio pena a qualcuno poco importa io il kebab lo mangio e mi piace anche tantissimo

  3. Adorazione estrema per la polenta e i sapori della tradizione….però mi sono stufato di entrare in locali modaioli che si fan passare per "osterie di una volta" proponendo piatti di una volta e poi ti bastonano al momento del conto

  4. Il signor "non disdico" una buona pizza, probabilmente poi "disdegna" una prenotazione… Alla faccia della padronanza della lingua italiana… Per curiosità, "spezza un’arancia" a favore della polenta? E scommetto che le viene anche un po’ di "patè d’animo"…

  5. Beati i razzistelli con le loro piccole certezze…
    Un bel pasto in qualche brescianissimo agriturismo della Franciacorta a mangiar camole e vermi e son contenti, l’importante per loro è che i parassiti siano padani.
    A proposito, si è più saputo niente degli organizzatori di cenoni agricolo-padani?

  6. Ma possibile che riuscite a scannarvi anche per una notizia leggera come questa? Perfino il cibo lo si deve buttare in politica! Robe da matti! Personalmente mi piace molto provare altre cucine, anche se resto una insaziabile mangiatrice di polenta e casoncelli. Quella cinese mi piaceva di più quando ero giovane, ora la trovo un po’ pesante. Il kebab non lo mangio perché sono contraria alle crudeli pratiche di macellazione Halal. mi piace la cucina sudamericana e vorrei che a Brescia ci fossero più ristoranti del genere. Adoro pazzamente il sushi. Ha ragione il signor Thai, a tavola è bello essere multiculturali 🙂

  7. Ha ragione Chiara. Certo che se gli argomenti sono "…io mangio polenta e non disdico una buona pizza, alla faccia dei magnamerda…" (commento che, insieme a "visto come sono sempre puliti (in generale)" risulta evidentemente rispettoso delle regole di netiquette del sito, visto che è preente da ieri), forse è anche giusto che qualcuno risponda. Comunque, a me piacciono i casoncelli, la polenta, lo spiedo ed il cotechino. Adoro anche la mortadella (guardate su youtube come fanno a farla, magari qualcuno avrà la stessa mia reazione: sappiatemi dire; guardate poi anche cosa succede nei nostri macelli, e sappiatemi dire se per voi è un problema o no). Dopo qualche viaggio all’estero dove ho mangiato il kebab nei ristoranti "giusti", ogni tanto lo mangio anche qui (sapendo che è come aver provato la pizza "da Michele" a Napoli e poi confrontarla con il trancio del take away: non è esattamente la stessa cosa). E non mi sembra di "abdicare" alla mia brescianità (Roberto direbbe forse anche qui "disdire"?) se oltre ai piatti della mia cucina tradizionale mangio anche la carbonara o la cassata siciliana. Il cinese non piace molto nemmeno a me; ho provato l’indiano ed ho trovato piatti gradevoli (altri meno corrispondenti al mio gusto); sarebbe bello provare la cucina sudamericana. Ai frustrati che devono mettere in politica anche una cosa bella come lo stare a tavola in compagnia, lasciamo il loro penoso quadro di riferimento. E’ quello che si meritano.

  8. soltanto chi ha una identità maldefinita disprezza gli altri, pensando così di rafforzare la propria identità. i gusti non si discutono e ogni piatto può piacere oppure no, ma mai disprezzare i gusti degli altri. apprezzare la cucina diversa dalla propria non toglie proprio nulla alla propria identità. anzi: la mia indennità si conferma proprio nel confronto con le identità altrui. in cucina come in ogni altro aspetto della vita di relazione. chi sfugge al confronto è un debole.

  9. non so cosa sia peggio poi tra il kabab e certi cotechini che si comprano al supermercato, sembra di mangiare del grasso puro,mi piacerebbe sapere roberto cosa ne pensa della cucina giapponese

  10. Vedi Bisby e cruscante…non disdico mai un sushi o un sashimi che si presentano bene, lo mangio…come amo un churrasco o un bife de chorizo, altro discorso su come viene fatto e/o servito un kebab. La mia visione del mondo è a 360° ma se permettete io non entro in locali sudici e puzzolenti. Ho vissuto in Perù, Brasile, Argentina, Australia e Giappone ho mangiato in locali umilissimi ma con una pulizia e dignità che nessun ristorante rinomato detiene. Penso di saper giudicare a mio gusto cosa mangiare o meno, non pretendo di scegliere per altri cosa mangiare. Gualtiero ha detto che il cibo "originale" è migliore, concordo con lui e dico che, se vuole il cibo originale, il km zero sarà sempre speciale, una canzone di Cinelli fa: polenta e casonsèi lè mei, lè mei. Non so cosa vuoi dire Mario, gli agriturismi che frequento sono puliti e servono cibi sani! gestiti da gente che lavora e rispetta le regole, anche in Franciacorta, altra cosa mi pare di capire dei locali che frequenti tu…. forse in Rua Suvera?

  11. "Disdire", come lei ha scritto, non è sinonimo di "disdegnare", come lei intende: non se n’è ancora accorto, ma poco male. "Se permettete io non entro…": ma perchè, qualcuno le ha detto che DEVE entrare, che DEVE mangiare il kebab? Lei va dove vuole a mangiare, lasci che ognuno vada dove vuole senza insultarlo.

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