Sfratti, domani giornata scottante. I picchetti di Diritti per tutti a Brescia, Lonato e Concesio

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Nonostante l’accordo siglato a Brescia tra Comune, Aler, Associazione dei proprietari e sindacati degli inquilini per il contenimento degli sfratti, il clima sulla questione casa rimane pesante. “L”emergenza non è venuta meno e prosegue lo stillicidio delle esecuzioni attuate dagli ufficiali giudiziari”, spiega una nota di Diritti per tutti, “serve un provvedimento urgente di moratoria e proroga degli sfratti! Servono ammortizzatori sociali concreti! Non ci sono altre soluzioni!”. Domani, in particolare, il clima potrebbe essere rovente. A Brescia, infatti, è stata organizzata “una grande giornata di mobilitazione per bloccare con dei picchetti due sfratti in via Ducco nr 83 (zona ospedale civile) e altri due a Lonato e Concesio, per impedire che famiglie di ex operai con bambini piccoli, vittime della morosità incolpevole, siano sbattute in mezzo alla strada”. L’appuntamento alle ore 8,15 in via Ducco; durante il blocco, alle ore 9, si svolgerà una conferenza stampa per illustrare le proposte del Comitato provinciale contro gli sfratti e dell’associazione Diritti per tutti.

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1 COMMENT

  1. Leggo che la casa è un diritto per tutti. Ma non lo trovo letto da nessun testo costituzionale. Se così non fosse allora sappiate che ho 3 figli grandicelli e che dovrei sistemare. C’è qualcuno a cui bisogna rivolgersi per mettersi in lista? C’è qualche priorità? Ci sono i requisiti minimni per poter accedere alla lista? Grazie

  2. Ma se questo giornale non dovesse pubblicare tutte queste cazzate, come si chiede "bloco", come farebbe lui a rispondere con altrettante………..

  3. Lo Stato deve garantire al maggior numero possibile di cittadini un diritto sociale, quale è appunto quello dell’abitazione.
    Esso rientra tra i diritti inviolabili dell’uomo, riconosciuti e garantiti dall’articolo 2 della Costituzione, e trova un riconoscimento espresso nell’art. 25 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e nell’art. 11 del patto internazionale dei diritti economici, sociali e culturali.
    L’abitazione costituisce indubbiamente, per l’ importanza che riveste nella vita di ogni uomo, un bene primario che deve essere tutelato in modo adeguato e concreto.
    La casa è il luogo in cui si riunisce la famiglia; in essa l’individuo cresce.
    I giovani che intendono, formare una nuova famiglia debbono avere a disposizione una casa per realizzare una intimo legame tra loro.
    Per questo, la Costituzione all’art. 47 prevede che la Repubblica debba favorire il diritto alla proprietà dell’abitazione, con misure che possano aiutare le persone più bisognose ad avere un alloggio in proprietà e, quindi, rendendo concreto questo diritto.
    In più occasioni la Corte Costituzionale ha affermato che rientra, tra i compiti della Repubblica, quello di favorire l’accesso alla abitazione ai cittadini più deboli. La difficoltà di avere una casa costituisce insomma una delle preoccupazioni alle quali le amministrazioni pubbliche devono offrire risposte efficaci, in particolare attraverso i piani di edilizia economica e popolare.
    I riferimenti costituzionali del diritto alla casa” sono gli art. 2, 3 e 32. Infatti le politiche legislative in materia abitativa sono basate sulla tutela dei diritti inviolabili della persona, tutela che è strettamente legata ai compiti che lo Stato ha nel rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale.
    Nella Carta dei valori, della cittadinanza e dell’ integrazione dell’ aprile 2007 viene affermato “L’Italia è impegnata perché tutti possano fruire di una abitazione adeguata ai bisogni della propria famiglia e a costi ragionevoli. Chi si trovi in stato di bisogno, o sia costretto a subire costi eccessivi per la propria abitazione, può rivolgersi alle autorità pubbliche o alle associazioni sindacali per ricevere assistenza o ottenere il rispetto dei propri diritti”. Si può dunque affermare che per la Costituzione la libertà personale si realizza anche nel diritto ad avere un domicilio ed una casa sia per i cittadini italiani e sia per tutti gli immigrati che vengano a vivere nel nostro Paese.

  4. l’art 32 non c’entra nulla, e l’art. 47 parla di"favorire l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione…"non di diritto ad "usufruire" della casa altrui. Inoltre annoverare fra i diritti inviolabili quello alla casa . a mio parere è una forzatura. A ciò si aggiunga che la Costituzione parla di Cittadini e per essere Cittadini ci vuole la Cittadinanza.

  5. Senza farla troppo lunga…Nella costituzione non c’è scritto che la casa a cui si ha diritto deve essere la casa di un’altro.
    Diversamente se abiti in una casa di proprietà i casi sono 2: o la compri (e diventa tua) o paghi un affitto firmando un contratto.
    Tutto il resto è contro le norme che regolano i contratti di affitto.

  6. Senza farla troppo lunga…Nella costituzione non c’è scritto che la casa a cui si ha diritto deve essere la casa di un’altro.
    Diversamente se abiti in una casa di proprietà i casi sono 2: o la compri (e diventa tua) o paghi un affitto firmando un contratto.
    Tutto il resto è contro le norme che regolano i contratti di affitto.

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