Colpo di scena sulla Mille Miglia. L’Aci Brescia decide di riprendersi la corsa senza gara. Ma è già polemica

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Colpo di scena per la Mille Miglia. A partire dal 2013, infatti, l’Automobil club di Brescia “toglierà” l’organizzazione della corsa all’Ati composto da Mac Group, Meet Comunicazione e Sanremorally e – senza gara, se la legge glielo permetterà – si occuperà direttamente della corsa. Ad annunciarlo è una nota inviata in serata dall’Automobil club. Una mossa che, è facile immaginarlo, non mancherà di suscitare polemiche. Perché dopo anni di scarso appeal mediatico e ricavi quasi nulli, con Alessandro Casali la kermesse aveva finalmente assunto fama nazionale e internazionale portando il nome di Brescia per il mondo. Ragionamenti che fanno il paio con le pesanti critiche piovute in questi anni sulla gestione dell’Automobil club bresciano anche dall’interno.

“Con riferimento al marchio e all’organizzazione della Mille Miglia”, si legge nel comunicato inviato in serata, “l’Automobile Club di Brescia informa che il contratto con l’Ati scadrà il prossimo 30 giugno, dopo la trentesima edizione della rievocazione storica della corsa, che si terrà dal 17 al 20 Maggio. Al termine dell’odierna riunione del Consiglio Direttivo, l’Automobile club di Brescia comunica che non sarà indetta alcuna procedura di gara per l’affidamento dell’organizzazione della Mille Miglia e della licenza del marchio con la Freccia Rossa. A partire dall’edizione del 2013, l’organizzazione Mille Miglia sarà quindi realizzata direttamente sotto il controllo dell’Automobile Club di Brescia”. La nota prosegue quindi sottolineando che “in questi giorni prosegue l’attività – in corso da alcuni mesi – dei legali e dei tecnici incaricati di individuare la più opportuna forma giuridica della struttura organizzativa” e che “a tal scopo, è prevista la costituzione di una società in house, interamente controllata dall’Automobile Club Brescia”.

Aldo Bonomi, presidente dell’Aci Brescia – nello stesso comunicato dichiara che – “la scelta di non affidare ad altri l’organizzazione della Mille Miglia è stato un passo ponderato, nonché naturale da intraprendere. All’origine della decisione, presa in modo unanime dal CdA, ci sono motivazioni di carattere, culturale sportivo, organizzativo ed economico”, “una scelta che riteniamo potrà favorire anche aziende bresciane, interessate dall’indotto generato dalla Freccia Rossa in diversi settori”. Infine Bonomi dichiara “riconoscenza” per l’Ati e conclude: “Non escludo, anzi mi auguro, che con loro, in futuro, si possano attuare nuove forme di collaborazione”.

Diplomatica la reazione di Casali, affidata a un comunicato stampa inviato pochi minuti dopo. “Massimo rispetto, ovviamente, per la decisione assunta dall’ACI di Brescia”, spiega, “Ciò che posso dire è che il lavoro fatto in questi quattro anni ha portato risultati che non io, ma la città, il Sindaco e tutti gli osservatori hanno definito straordinari. E che forse la Mille Miglia non è mai stata così vicina alla sua città, basti pensare al road show che ha fatto conoscere Brescia in tutto il mondo o a iniziative come la Notte bianca della Mille Miglia. Per non parlare del Governo che l’ha voluta come simbolo ufficiale dell’Italia nelle sue missioni all’estero. E lo stesso Governo Monti ha già manifestato in questi giorni il suo interesse per questa manifestazione. Tutto questo facendo crescere il livello e il valore della gara anche in termini sportivi. Il mio augurio”, conclude, “è che la Mille Miglia continui a crescere. Noi possiamo garantirlo per l’edizione del 2012. Confermando il grande amore che ci lega a quella che è diventata ancor di più la corsa più bella del mondo”.

Ma al di là dei toni conciliatori è facile immaginare che la decisione dell’Automobil club non mancherà di suscitare reazioni, forse anche sul fronte legale. Resta da capire infatti se l’ente possa attribuirsi la gara direttamente senza passare per una gara pubblica. Una questione che certamente verrà approfondita dall’Ati, che ha investito importanti risorse per far crescere la kermesse. Ma anche dall’interno potrebbero non mancare le voci dissonanti, come quello del Nuovo Ac per Brescia del tenace Giulio Ramponi, che da tempo conduce una battaglia – anche a colpi di azioni legali – contro il gruppo dirigente dell’Automobil club.

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1 COMMENT

  1. Dopo aver verificato che qualcuno era molto, ma molto, ma esageratamente meglio dei quattro dilettanti allo sbaraglio dell’aci di brescia, invogliati dai guadagni che l’ati ha meritatamente intascato lavorando sodo, ecco che i nostri eroi bresciani decidono di sfruttare il lavoro degli altri, sognando qualche soldo senza faticare. Che figura barbina che ci facciamo, provincialotti del lumehane

  2. Caro utente non registrato fai andare il cervelletto prima di scrivere
    Prova ad immaginarti Casali nel 1977 cosa avrebbe fatto e non nel 2007 con la manifestazione all’apice
    E poi rifletti sulla qualità delle vetture negli ultimi 4 anni e … Le finte manovre pubblicitarie
    Sei proprio così sicuro di averla vista crescere oppure il parco macchine 2011 dimostra un calo di qualità significativo che dimostra incapacità gestionale. Dove sono i gioielli ed i musei? La Diane lo Squalo la campagnola 130 ferrari moderne ecc sono splendide macchine ma il museo viaggiante di qualche anno fa non c’è più Rifletti prima di parlare ed essere di parte.

  3. Il valore reale della manifestazione temo sia precipitato quello che viene restituito all’Aci è un prodotto spolpato, quali grandi manifestazioni collaterali sono state organizzate? Quella in California?? Prima inserita nella kermess di laguna seca in agosto, poi spostata 15gg prima del via a novembre poi i partecipanti erano 29 auto così insulse che nelle foto ufficiali si vede quasi sempre la stessa auto per non parlare del figurone del traguardo che si vede su youtube che vi auguro a vedere.
    Peccato per Brescia. Adesso forza bisogna recuperare il tempo e il valore perduto forza Bresciani FatePresto!,,,

  4. Caro utente non registrato fai andare il cervelletto prima di scrivere
    Prova ad immaginarti Casali nel 1977 cosa avrebbe fatto e non nel 2007 con la manifestazione all’apice
    E poi rifletti sulla qualità delle vetture negli ultimi 4 anni e … Le finte manovre pubblicitarie
    Sei proprio così sicuro di averla vista crescere oppure il parco macchine 2011 dimostra un calo di qualità significativo che dimostra incapacità gestionale. Dove sono i gioielli ed i musei? La Diane lo Squalo la campagnola 130 ferrari moderne ecc sono splendide macchine ma il museo viaggiante di qualche anno fa non c’è più Rifletti prima di parlare ed essere di parte.

  5. Il valore reale della manifestazione temo sia precipitato quello che viene restituito all’Aci è un prodotto spolpato, quali grandi manifestazioni collaterali sono state organizzate? Quella in California?? Prima inserita nella kermess di laguna seca in agosto, poi spostata 15gg prima del via a novembre poi i partecipanti erano 29 auto così insulse che nelle foto ufficiali si vede quasi sempre la stessa auto per non parlare del figurone del traguardo che si vede su youtube che vi auguro a vedere.
    Peccato per Brescia. Adesso forza bisogna recuperare il tempo e il valore perduto forza Bresciani FatePresto!,,,

  6. La notte bianca è un’ennesima dimostrazione di incapacità che sia del Comune che delle associazioni dei commercianti che hanno delegato ad altri la gestione di un evento che con la millemiglia non c’azzecca nulla. Dopotutto Riccione non ha bisogno della millemiglia per organizzare la Settimana Rosa.
    Questi devastano la citta’ per una settimana, mettono barriere e pass ovunque, hanno fatto quello che volevano a casa nostra, con una cashba sotto la loggia ed un arroganza totale. Hanno aggiunto 150 partecipanti (incassando dai fighetti in ferrari che con la 1000 miglia non centrano nulla, un altro milione e mezzo di quote di iscrizione) e bloccando la città e il traffico per un paio di ore in più a scapito dei bresciani che devono anche prendersi un permesso per poter essere sicuri di tornare a casa per cena il giorno della partenza. Ora finalmente qualcuno ha aperto gli occhi.

  7. finalmente una buona notizia , i genovesi sono stati un disastro TOTALE nell’organizzazione della piu’ bella corsa del mondo e questo lo dobbiamo alla giunta Corsini ora speriamo che la solita magistratura non si metta in mezzo di nuovo .

  8. Ma se una auto-moderna da 251 cavalli e’ un indizio di evasione fiscale, una Alfa Romeo del ’33 cosa e’? Una auto-denuncia?

  9. Evidentemente c’è chi ha la memoria corta. Se non sbaglio l’Ati di Casali quando si è aggiudicata il bando cinque anni fa aveva offerto quasi il doppio dei bresciani che l’avevano organizzata fino ad allora. Questi poi avevano provato in tutti i modi a far saltare il banco, per fortuna senza riuscirci. Questa è la brescianità, tanto per intenderci. Mi sembra vada dato atto a Casali, che non sarà stato perfetto (ma nessuno lo è), ma ha provato a portare la Mille Miglia fuori dai confini di un evento provinciale come lo era prima: la sfilata dei parvenu bresciani che dovevano ostentare la loro ricchezza.

  10. ma che cosa stai scrivendo Giuseppe , fuori dai confini di un evento provinciale ??? ma dove vivi , da anni la Mille Miglia la conoscono in tutto il mondo , lasciatelo dire da uno che ci lavora in questo indotto da 10 anni , eppoi bastava vedere il numero di prenotazioni rifiutate perche’ erano troppe quindi non c’era bisogno di Casali ed i genovesi per esportarla o forse voi pensate che con 2 VIP "famosi "
    ( famosi per modo di dire perche’ a nord di Chiasso non li conosce nessuno ) si poteva aumentare la fama ? …."una scelta che riteniamo potrà favorire anche aziende bresciane, interessate dall’indotto generato dalla Freccia Rossa in diversi settori" ma che cosa ci tocca ascoltare Casali che cosa ? Indotto ???? Chiedi agli albergatori se ci hanno guadagnato con questa organizzazione o se era meglio prima con la Marva poi ne parliamo gia’ che ci sei chiedi anche ai piloti cosa ne pensano ( magari del catering )per non parlare dei cambi di percorso storici dovuti ( secondo gli organizzatori ) a motivi di marketing , guardate che in tutto il resto del mondo non gliene frega una mazza se la corsa passa da Bologna piuttosto che da Ferrara , quindi tanto valeva lasciarla com’era nata oppure lor signori pensano che la vendita di 2 polo rosse in piu’ possano far differenza ? E per ultimo quanto ci sono costati in questi 5 anni quei famosi ospiti "VIP" che come ripeto fuori dai confini italici nessuno conosce ?

  11. Salve, ma per esempio se una di queste macchine d’epoca va contromano in una strada e dietro una curva fa un frontale con un povero passante che neanche sapeva che c’era la mille miglia (quindi ne blocchi stradali e cartellonistica inesistente) dopo i rilievi della polizia stradale e i verbali, con chi si deve avvalere questo povero passante per il risarcimento danni visto che il conducente e giapponese e non parla italiano (oltre tutto dopo che si sono presi i dati la polizia lo ha mandato via).

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