Il mondo agricolo contro l’Imu: “Basta tasse sui nostri terreni”

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Accompagnati dalle rispettive delegazioni, il Vice-Presidente dell’Unione Agricoltori Sergio Visini e i Presidenti di Coldiretti e CIA Ettore Prandini e Aldo Cipriano hanno incontrato il Prefetto di Brescia per manifestare l’esigenza di modificare le ingiustizie della nuova IMU. Preoccupazione anche per i blocchi stradali che danneggiano l’attività agricola.

Cia, Coldiretti e Unione Agricoltori manifestano ancora una volta la preoccupazione in merito al recente provvedimento legislativo approvato riguardante le “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”.

 

Nell’incontro, presso la Prefettura di Brescia, i presidenti di Coldiretti e CIA Ettore Prandini e Aldo Cipriano e il Vice-Presidente dell’Unione Agricoltori Sergio Visini hanno manifestato alla Dott.ssa  Narcisa Livia Brassesco Pace, il dissenso su alcune norme della Manovra Monti.

 

In particolare la contrarietà degli agricoltori e delle imprese agricole per il provvedimento che introduce una tassazione aggiuntiva per gli immobili rurali (cantine, stalle, terreni, capannoni, fienili, ecc.) senza operare nemmeno una distinzione tra coloro che utilizzano tali beni per necessità strumentali dell’impresa ed altri soggetti che invece non sono imprenditori agricoli ma solamente proprietari di immobili. Anche il settore agricolo è chiamato a contribuire ai sacrifici richiesti a tutto il Paese ma è necessario introdurre dei meccanismi di equità che al momento non ci sono.

L’agricoltura mette a disposizione delle economie e delle comunità locali tutto il patrimonio professionale, ambientale, delle produzioni di qualità e della multifunzionalità, di cui dispone, ma con questo provvedimento viene indebolito se non pregiudicato l’impegno del sistema agricolo provinciale e la sua capacità di sostenere il sistema agro-alimentare bresciano.

Se consideriamo inoltre le ripercussioni negative di altri provvedimenti come l’aumento delle aliquote contributive e le accise sui carburanti, si può ben comprendere la preoccupazione degli agricoltori verso le iniquità presenti nel decreto “Salva Italia”.

Nell’incontro è emersa anche la forte preoccupazione in merito ai blocchi stradali che rischiano di recare all’agricoltura e alla produzione agricole danni insostenibili, dal latte ai prodotti ortofrutticoli.

Coldiretti, Unione Agricoltori e Cia oltre a ringraziare il Prefetto per l’attenzione ai temi posti dagli agricoltori, continueranno nel lavoro di sensibilizzazione delle istituzioni locali, preparandosi in assenza di risposte concrete dal Governo alla mobilitazione.

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