I Carabinieri di Brescia, a conclusione di una articolata attività investigativa, hanno condotto in carcere 11 persone ed effettuato decine di perquisizioni in Lombardia e Veneto.
Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, è emersa l’attività di un’organizzazione criminale, composta da italiani, accusati di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata al furto di autovetture, alla ricettazione e al riciclaggio delle automobili e di loro parti, nonchè di estorsione attuata nei confronti dei legittimi proprietari, con la modalità del “cavallo di ritorno”.
L’operazione “POLLICINO”, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Chiari ed in particolare dalle Stazioni di Iseo e Rovato, ha permesso di disarticolare una vera e propria organizzazione criminale, inserita nelle province di Brescia e Bergamo, specializzata nel furto di autovetture, collegata ad una vasta rete di ricettazione con il coinvolgimento di carrozzerie compiacenti (il titolare di una delle quali è stato tratto in arresto) disposte ad acquistare le autovetture rubate e a riciclarne i pezzi sul mercato clandestino.
I carabinieri hanno accertato come gli stessi arrestati in molteplici episodi hanno, altresì, posto in essere vere e proprie attività estorsive (definite in gergo come cavallo di ritorno), con le quali costringevano i legittimi proprietari alla consegna di una somma di denaro per poter riavere l’auto rubata.
Nel corso delle indagini, il costante monitoraggio dell’attività delittuosa, ha consentito l’arresto di ulteriori 5 soggetti in flagranza di reato, ma soprattutto il rinvenimento ed il recupero di circa 50 tra auto, furgoni e camion provento di furto.
Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite 15 perquisizioni in Lombardia e Veneto tese all’acquisizione di ulteriori elementi probatori, in particolare presso le autofficine individuate nel corso delle investigazioni.