Cgil, Cisl e Uil, venerdì un sit-in di protesta contro i tempi e i costi dei permessi di soggiorno

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Come in tutta Italia anche a Brescia venerdì 10 febbraio, dalle ore 10 alle ore 12, Cgil Cisl e Uil daranno vita ad un sit-in davanti alla Prefettura per protestare contro la sovrattassa sui permessi di soggiorno e per chiedere che le pratiche di rilascio e rinnovo dei documenti abbiano tempi più brevi e più certi. All’iniziativa aderisce anche il Forum Associazioni Migranti di Brescia
La sovrattassa, voluta dal precedente Governo e dal precedente Ministro dell’Interno, è entrata in vigore il 30 gennaio scorso e prevede un tributo che va dagli 80 ai 200 euro per il rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno. Un balzello inaccettabile, né per il peso sulle famiglie immigrate, né per la sua finalizzazione. Cgil Cisl e Uil chiedono che il Governo intervenga subito dando corso agli annunci delle scorse settimane su una probabile rimodulazione della sovrattassa, intervenendo anche sulla durata del permesso di soggiorno per coloro che hanno perso il lavoro come più volte annunciato dai ministri Riccardi e Cancellieri. Cgil Cisl Uil riconfermano la richiesta al Governo di aprire sul complesso delle norme sull’immigrazione (a partire dal recepimento della direttiva dell’Unione Europea n.52 sulle sanzioni ai datori di lavoro che impiegano immigrati irregolari) un confronto di merito che porti a soluzioni efficaci e condivisibili.

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1 COMMENT

  1. Con la disoccupazione che c’è in giro ovviamente questi pensano agli interessi degli immigrati mentre i ragazzi italiani vengono sballottati da un’agenzia del lavoro ad un ‘altra.Vergognatevi grazie.

  2. Ma davvero credete che i sindacati siano mossi da sete di giustizia e comprensione umana verso i nuovi arrivati? Ma non scherziamo! Se così fosse sarebbe stato più utile aiutare i missionari. (Quelli che ogni tanto fanno fuori da "folli" in terre lontane (come li chiamano loro mentre qui li chiamano razzisti e/o fascisti). I giovani italiani d’oggi, non tutti purtroppo, hanno capito però con chi hanno a che fare. Le tessere ormai le possono solo chiedere a questi ultimi. Intanto che non capiscono bene il politichese. Viscidi

  3. i sindacati ( specialmente la CGIL ) e’ in calo di voti e sopratutto di tesserati italiani , ovvio che cerchino nuovi adepti …i soldi parlano LOL

  4. Esattamente. Le tessere sono aumentate grazie ai nuovi adepti. Sarebbero state molte di più se fossero riusciti a intortare nuovamente quelli che la tessera già ce l’hanno. Ho colleghi che sono anni che dicono di volerla togliere ma per lazzaronismo non lo hanno ancora fatto. Comunque per disdire la tessara sindacale bisogna mandare due raccomandate con ricevuta di ritorno. Una al sindacato ed una all’ufficio stipendi del prorpio datore di lavoro. Basta poco e vi ritrovate con un piccolo aumento in busta senza fare tanti inutili scioperi. Nel 2012 le forme di protesta alternative ci sono e sono gratuite. Qui in Italia si paga tutto. Anche contestare.

  5. chi si iscrive ed il sindacato la sa benissimo lo fa proprio per l’art.18 , tolto quello ( e personalmente spero che lo tolgano ) non ha piu’ senso iscriversi almeno per quanto riguarda gli italiani , resteranno solo i delegati e gli stessi sindacalisti ed ecco perche’ la CGIL punta i piedi proprio su quell’art.. Mentre per gli immigrati e’ cosa diversa , il sindacato li aiuta in altri modi come quelli indicati da Neropece in un altra discussione.

  6. Ma sanno che annualmente ,spesso, costa di più la tessera sindacale del permesso di soggiorno ?……che dimezzino il costo della tessera sindacale !

  7. come dice fik , il governo precedente ha cercato di raddoppiare la tassa ( in altri paesi costa addirittura il 500% in piu ) ma la CGIL fece le barricate , pero’ le loro tessere non le abbassano mai e come dice il vecchio proverbio…son tutti f@@ci con il c@@o degli altri.

  8. Anche "con il cuoio altrui si fanno le cinture larghe" (vedere anche la celebre allegoria pittorica) spiega bene il concetto: però se per spiegare i concetti si approfitta per rompere le scatole a chi nel discorso non c’entra neanche un po’, la cosa è del tutto fuori luogo. Che poi uno insista in ogni suo commento con questa frasetta insulsa, la dice lunga sulla sua necessità di voler dimostrare qualcosa…

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