Immobili, la crisi pesa sulle vendite: visitate fino a 25 case prima dell’acquisto finale

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È un corteggiamento sempre più lungo e ponderato quello dedicato alla ricerca della casa dei propri sogni. Fenomeno diffuso anche in provincia di Brescia è, infatti, complice in primis la crisi economica globale, la sensibile dilatazione dei tempi medi di ricerca e trattativa per la compravendita di immobili.

Il contesto bresciano si mostra sostanzialmente in linea con la media nazionale, pari a 6 mesi e mezzo (fonte: Nomisma), ma un po’ meglio rispetto ai principali capoluoghi del Nord Italia, dove di mesi per trovare casa ne servono quasi 8.

 

Il dato che, però, emerge con più chiarezza e che forse dà meglio la misura del momento di difficoltà e di incertezza vissuto da molte famiglie italiane è rappresentato dal numero di abitazioni viste prima di procedere all’acquisto. Secondo un recente studio di IIN, Italian International Network, società di servizi e consulenza immobiliare specializzata nel segmento delle proprietà di pregio, ville e case signorili del gruppo WIISH, presente sul territorio bresciano con una propria sede ad Adro, in media i potenziali acquirenti di immobili arrivano a visitare fino a 25 case prima di decidere per l’acquisto finale.

 

 “Dal nostro osservatorio privilegiato sul territorio – dichiara Andrea Minelli, amministratore delegato di IIN – registriamo anche noi, complice la crisi economica globale, un’incertezza diffusa nel settore immobiliare: spesso l’offerta crescente si scontra con una domanda sostanzialmente stagnante e si trovano sempre maggiori difficoltà nella concessione di mutui bancari. D’altro canto, però, apprezziamo anche segni di tenuta rassicuranti da parte del segmento degli immobili di pregio, settore in cui principalmente operiamo. Una nicchia di business che resta interessante. Il segreto è essere selettivi, saper leggere le potenzialità dei territori e riconoscere la qualità degli immobili, che, quando c’è, fa sì che anche i tempi di trattativa si accorcino”.

 

Tra le mete più ambite, per gli acquirenti italiani ed esteri, si confermano la Franciacorta e il basso lago d’Iseo. “Queste località mostrano performance positive essenzialmente per due motivi”, spiega Minelli. “Da una parte, oltre ad attrarre chi è in cerca di una seconda casa, offrono una buona soluzione abitativa anche a chi decide di trasferirsi definitivamente fuori città, ma non troppo; dall’altra, in queste zone sono presenti alcuni immobili in grado di uscire dai tradizionali circuiti di mercato locali e nazionali e di aprirsi allo scenario europeo. Oltre alla posizione, gli acquirenti guardano con sempre più attenzione ad aspetti come la classe energetica, la sicurezza,  la viabilità, la presenza sul territorio di servizi e di strutture del sistema formativo”.

 

In Franciacorta tra le località attualmente più richieste e interessanti per il mercato: Corte Franca, Erbusco e Cazzago San Martino. Particolarmente roseo il contesto lacustre, che attrae soprattutto compratori bresciani, milanesi e bergamaschi, ma anche stranieri. Iseo e Sarnico al top delle vendite. Secondo IIN, le tipologie più richieste sul basso lago d’Iseo restano bilocali e trilocali, che registrano investimenti medi di circa 160mila euro. Molto richieste anche le villette a schiera e le ville singole, con prezzi medi di 300mila-500mila euro

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