Assunzioni nella scuola, la Cisl: “Quelle della Regione sono idee sconcertanti”

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Nella proposta di legge Sviluppo della Regione Lombardia, la Giunta Formigoni ha inserito la possibilità di assunzioni dirette dei docenti, vale a dire senza concorso, per le scuole lombarde. Un’idea sconcertante e discutibile, spiega la Cisl Scuola, che in nome di un malinteso federalismo invade le competenze dello stato sul reclutamento e mina alla radice l’unitarietà del sistema nazionale di istruzione.

 

LA DICHIARAZIONE DELLA CISL SCUOLA LOMBARDIA
Rispetto al testo iniziale sulle assunzioni dirette nella scuola, quello approvato dalla Giunta Regionale vede l’aggiunta di due espressioni: “in forma sperimentale” e “previa intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca”.
Un testo che come il precedente non ci convince, anzi, connota maggiormente l’improvvisazione e non affronta le vere emergenze della scuola in Lombardia. Si preferisce dire qualcosa (perché il fare è ancora tutto incerto e da costruire) intorno al sistema di assunzione del personale docente piuttosto che riconoscere la qualità della scuola in Lombardia e la professionalità che i suoi operatori esprimono nonostante i continui tagli al personale.
Si preferisce dire di valorizzare l’autonomia delle istituzioni scolastiche piuttosto che perseguire a tutti i livelli azioni concrete, come la definizione di organici funzionali all’offerta formativa anche attraverso la definizione dei Livelli Essenziali (non minimi) delle Prestazioni, che permettano di riconoscere le differenze ed il valore aggiunto di ogni istituzione scolastica del territorio regionale e nazionale. Prima di parlare di sconvolgere regole e meccanismi delicati vale la pena investire risorse ed energie di pensiero su come la scuola in Lombardia possa sostenere crescita, sviluppo e occupazione!

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