Comuni e Provincia uniti: no alla discarica di Bosco Stella, la Regione si dovrà adeguare

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(a.t.) La discarica di Bosco Stella non s’ha da fare. A dirlo – a ribadirlo fermamente con una delibera – sono stati oggi, in coro, i rappresentanti della Provincia e dei Comuni bresciani coinvolti (loro malgrado) dal progetto di un nuovo ambito collocato tra Passirano, Castegnato, Paderno e Passirano in cui – secondo la richiesta di Aprica/A2A – dovrebbero essere collocati i rifiuti speciali “non pericolosi”. Attorno al tavolo – nella sede della Provincia di via Milano – il vicepresidente del Broletto Giuseppe Romele, gli assessori provinciali Stefano Dotti, Giorgio Prandelli e Gian Francesco Tomasoni e diversi rappresentanti delle amministrazioni locali: il sindaco di Passirano Daniela Gerardini, quello di Castegnato Giuseppe Orizio e l’assessore all’Ambiente di Travagliato Davide Uboldi. Oltre ad alcuni tecnici del Broletto. Uniti nell’evidenziare le ragioni del no.

“Oggi è un giorno importante per la Franciacorta e per Brescia”, ha detto Romele, “l’ultima parola su Bosco Stella spetta alla Regione, ma con parere unanime oggi la giunta ha deliberato il no alla discarica, recependo le obiezioni che i Comuni hanno posto sin dal 2006. Il Pirellone”, ha precisato, “non potrà non tenerne conto nella riunione di concertazione fissata per il 2 marzo”. “Questa discarica”, gli ha fatto eco Prandelli, “avrebbe un effetto devastante su un territorio già ampiamente compromesso da altri siti e collocato a ridosso di una zona di pregio. La partita è solo all’inizio”, ha aggiunto, “ma faremo in modo di sollecitare i nostri rappresentanti in Regione perché rispettino la volontà del territorio”. “La delibera di oggi”, ha aggiunto Dotti, “è il frutto di un percorso che abbiamo avviato da tempo ed ha un significato politico ben chiaro. Oltretutto non bisogna dimenticare che i rifiuti speciali possono arrivare da qualsiasi parte d’Italia”. Più duro Tomasoni. “Questa decisione è la pietra tombale per la discarica”, ha tuonato, “il Pirellone oggi deve prendersi le sue responsabilità: non può prendere decisioni che vanno contro la volontà del territorio. Lo sfido”, ha concluso, “a fare il contrario”. Per quanto riguarda i sindaci è da segnalare in particolare l’appassionato intervento di Orizio, che ha sottolineato come il 4 per cento del territorio di Castegnato sia già occupato da cave e discariche. Aggiungendo che “è necessario innanzitutto mettere in campo iniziative per ridurre la produzione dei rifiuti”. “Su Bosco Stella”, ha quindi precisato, “l’importante è riempire questo ‘buco’ per fare in modo che non possa essere utilizzato come discarica. Per questo”, ha concluso Orizio, “mi aspetto che la Provincia dica di sì alla nostra variante al Pgt che punta a trasformare la zona in un polo per la produzione di energie alternative”.

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