Incredibile evasione da Canton Mombello, detenuto si cala con un lenzuolo e riesce a fuggire

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Clamorosa fuga da Canton Mombello. Come in una scena di qualche vecchio film, stamane un detenuto è riuscito a fuggire calandosi con un lenzuolo da una finestra.  Si tratta di Fatmir Gashi, un kosovaro del 1987 finito in cella in seguito ad alcune rapine. L’uomo, che era adetto alle cucine, pare sia riuscito ad evadere dopo essersi calato nel cortile interno, poi avrebbe scavalcato il muro di cinta grazie a una corda e sarebbe quindi scappato verso i campi da tennis. Con lui altri due detenuti che sono stati subito catturati dalla polizia penitenziaria. Il 25enne è invece riuscito a dileguarsi. Sulle sue tracce Polizia e Carabinieri. L’uomo è alto 1 metro e 75 centimentri e al momento dell’evasione indossava abiti color blu. L’uomo era in carcere per una serie di rapine messe a segno in Franciacorta tra la fine del 2009 e i primi mesi del 2010.

 

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1 COMMENT

  1. certo che il muro di canton mombello è bello altino……avrà voluto manifestare il suo dissenso per le carceri strapiene e da buon galeotto ha voluto dare l’esempio e lasciare libero un posto ad altri ….certo che le guardie nelle garitte dove guardavano ? ….coriandoli frizzi e lazzi

  2. Vedo che le battute spiritose non mancano. Ovviamente, far notare che da anni vengono tagliate le risorse e quindi il carcere ospita il doppio dei detenuti per cui è previsto, ed è presidiato dalla metà degli agenti che sarebbero previsti, sarebbe chiedere troppo qui ai nostri amici cabarettisti… Ai quali ricordo che è tuttora vigente la legge Bossi-Fini (ma deve averla scritta la caritas, mi risponderanno…).

  3. resta un mistero come mai ad un detenuto condannato per molteplici rapine violente gli sia stato permesso di lavorare , peraltro in cucina . Non si poteva far lavorare un condannato per reati minori ?

  4. Tanto se anche le guardie fossero state nelle garritte (ma è da un pò che non se ne vedono) non avrebbero di certo sparato: avrebbero indirizzato i colpi verso un luogo pubblico (con i rischi connessi) e se anche avessero "preso" il fuggiasco avrebbero dovuto rispondere del ferimento/uccisione, con relative manifestazioni dei "soliti" fuori dal carcere, processo (con condanna sicura),ecc.
    Per quello che prendono di stipendio non avrebbe senso.Sarebbe più logico costruire carceri più sicuri fuori dai centri abitati (in luoghi isolati) con un’area ampia e recintata dove si possa sparare senza rischio per gli estranei.

  5. speriamo che lei non abbia a disposizione armi: sarebbe pericoloso. ho letto che solo 15 guardie dovevano garantire la sorveglianza dei 520 carcerati al momento della fuga. sono troppo pochi !! lavoratori sfruttati !!

  6. Se si riferisce a me sappia che sono la persona più pacifica al mondo (se non aggredita), ho un regolare porto d’armi rilasciato dalle competenti autorità e sottoposto ai periodici controlli di legge. Momentaneamente non detengo armi, quando ne avevo mi addestravo al loro uso nei luoghi idonei. Non ho mai sparato a nessuno (tranne una volta…ma a salve indirizzando il fucile verso un sm dell’esercito che non era qualificato correttamente).

  7. se è abituato all’uso delle armi dovrebbe allora ben sapere che non si spara su un fuggitivo disarmato. se queste cose non le sa, bene che non abbia le armi a portata di mano. non credo che lei sia veramente un sanguinario (la mia è una affermazione provocatoria e quindi mi scusi per la brutalità) ma sono convinto che meno armi girano e meglio è, perché se possiedo un ‘arma durante una situazione di pericolo, rischio di fare più danni che alro, a meno che non sia un professionista. meglio le difese passive: allarmi, telecamere etc. per il carcere poi ci vogliono più guardie.

  8. Sì sono pacifico: non sono abituato all’uso delle armi…semplicemente mi tengo in "allenamento", ma se rimaniamo nel suo argomentare si dovrebbe disarmare tutti quelli che detengono un’arma legalmente (comprese le forze dell’ordine), bello ma utopistico perchè gli unici armati rimarrebbero i delinquenti.
    Io sono un pò alla vecchia maniera: se non faccio del male a nessuno non voglio che ne facciano a me. Lo Stato si è attribuito il diritto di reprimere i comportamenti illeciti ed ha il monoplio dell’uso della forza (con alcune deroghe), evidentemente non è in grado di farlo (come tutti i paesi più o meno democratici). Non voglio fare un trattato sulla legislazione riguardante le armi, il diritto, ecc Singolare è il caso svizzero dove i cittadini maschi detengono presso la propria abitazione il fucile mitragliatore(di proprietà dell’esercito federale), ed i reati sono minori rispetto a noi. Rimango convinto che il delinquente deve essere sanamente "terrorizzato" dal compiere reati. Comunque fin da piccoli si conoscono i luoghi pericolosi (forse ora a scuola non lo insegnano più?): "non toccare i fili:PERICOLO DI MORTE" con pittogramma teschio e tibie incrociate su fondo rosso i più vecchi; "vigilanza armata: non oltrepassare" con relativo pittogramma con testa e fucile puntato su fondo giallo……ecc sono cartelli che capiscono anche gli analfabeti…Mi sembra che le leggi siano chiare….anche in caserma veniva insegnato di non sparare fuori dal muro di cinta: però chi scavalcava se individuato doveva fermarsi ed alzare le mani: non le dice niente: altolà chi và la? fermo o sparo con colpo d’avvertimento in aria?Nel caso del carcere chi scappa sa benissimo che gli possono sparare.

  9. la deterrenza è data dalla certezza delle conseguenze, non dal loro peso. chi intende delinquere può essere dissuaso dalla certezza di essere preso o anche semplicemente individuato da una telecamera. in uno scontro armato il delinquente può avere la meglio e quindi, soprattutto se veramente pericoloso, ci prova. lei cita la Svizzera (le armi sono detenute ma non hanno munizioni) io le ricordo gli USA, dove tutti hanno le armi ma il tasso di criminalità è tra i più alti del mondo. si informi poi meglio: su un fuggitivo non si spara mai. buon pomeriggio.

  10. Lo so anch’io che in base alla legge svizzera le munizioni sono state rese ai depositi federali, come pure che il loro utilizzo illegale era severamente punito.
    Pochi mesi fa un referundum popolare ha confermato che i cittadini devono detenere l’arma. Si figuri che a fine servizio militare il cittadino (se non ha impedimenti previsti dalla legge) può ottenere in "regalo" tale arma. Comunque anche quando avevano arma e munizioni a casa i reati commessi da cittadini svizzeri con tali armi erano veramente pochi. Mi stia bene e continuiamo così: chissà che società balorda che salterà fuori.ps: forse sarebbe stato meglio che al momento dell’arresto del kosovaro-albanese , l’incidente provocato dallo stesso (si schiantò contro un muro) mentre fuggiva dalle forze dell’ordine, avesse provocato la ***** dello stesso…..meno spese per la comunità ed un delinquente in meno in giro.

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