E’ stato condannato a otto anni l’uomo rumeno accusato dalla figlia, allora 14enne, di ripetute sessuali tra il 2004 e il 2007. Oltre al carcere, all’uomo è stata revocata la potestà genitoriale e imposto una provvisionale immediatamente esecutiva di 25 mila euro per la parte civile e un risarcimento danni ancora da determinare. Le violenze sarebbero state commesse fra la Bassa Valcamonica e la Bergamasca e ribadite in aula ancora oggi dalla ragazza, ora 19enne. Il padre, invece, ha continuato a dichiararsi innocente ed estraneo alle accuse, vittima di una vendetta familiare. Ora si attendono le motivazioni della sentenza ma con ogni probabilità la difesa proporrà il ricorso in Appello.