(a.c.) Un furto orribile, scoperto all’alba di ieri mattina, quando alcuni alpini si sono recati presso la chiesetta che tanto amorevolmente curano in contrada Goine, la chiesetta di San Michele: la porta era sfondata, e all’interno erano state rubati la pala d’altare, un calice e due pissidi.
La notizia è riportata stamane sulle colonne del Giornale di Brescia. La chiesetta, un recupero risalente agli anni 80 dopo più di un decennio di incuria, è affidata alle cure del locale gruppo di alpini che ogni domenica la apre al pubblico. Per gli abitanti di Ome, ma non solo, si tratta di un luogo caro, dove tra l’altro viene allestito uno splendido presepio a Natale e meta di una partecipata via crucis a pasqua. La pala prelevata raffigura San Michele mentre trafigge con la sua lancia il drago, con a fianco San Francesco, il committente dell’opera (sconosciuto) e la Madonna con Gesù Bambino sullo sfondo.
Difficile per ora capire se i ladri hanno lasciato indizi che potranno servire nelle indagini affidate ai carabinieri. Potrebbe trattarsi di un furto su commissione.
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Ecco una descrizione della chiesetta:
In contrada Goiane sorge la chiesa di San Michele. La struttura attuale è quattrocentesca con affreschi del XV e XVI secolo, ma è documentata archeologicamente l’origine longobarda. Nonostante la perdita e il deperimento di quadri, arredi e affreschi è restata quasi integra l’architettura. La navata unica è scandita da due archi in pietra locale poggianti su basamenti aggettanti. Il pavimento è in cotto e il tetto ha due falde con travi a vista. Gli affreschi votivi raffigurano San Michele, la Vergine, San Rusticano, la Trinità e il ciclo della vita di Gesù.
(fonte: http://www.majolini.it/IT/accoglienza/il-borgo-di-ome)