Pgt, sono 42 mila i bresciani a cui “non piace”.

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(e.b) 42 mila firme per dire “no” al nuovo Piano di Governo del Territorio. E’ il numero di “nomi e cognomi” allegati alle mille osservazioni depositate e protocollate da gruppi, comitati, associazioni e liberi cittadini per opporsi ad alcuni dei progetti disegnati all’interno del Pgt. Un vero atto di partecipazione civile da parte dei bresciani, che con osservazioni e firme hanno espresso chiaramente ciò che “non piace”. Primo fra tutti il progetto di realizzazione del parcheggio sotto il castello, ritenuto inutile, dannoso per l’ambiente, e troppo costoso, seguito dal cubo bianco che la Loggia vorrebbe posizionare in Largo Formentone e molti bresciani non vorrebbero vedere. Questi i  maggiori catalizzatori di contrarietà nel centro storico cittadino, ma spostandoci nei quartieri i cosensi non migliorano. Solo nei quartieri San Polo, Sanpolino e Buffalora sono state raccolte migliaia di firme, e lo stesso è avvenuto a San Bartolomeo dove il Codisa della zona ha presentato decine di osservazioni accompagnate da oltre 1.500 firme. Quasi 600 i firmatari del quartiere Santo Spirito che si sono opposti all’allargamento del supermercato Italmark e oltre mille i firmatari di Casazza a cui non piacciono i progetti previsti su piazzale Vivaldi e zona Costalunga. Da parte sua il Comune non sembra intenzionato a ritirare il progetto del parcheggio sotto il Castello, tant’è che potrebbe addirittura reiterarlo nel bilancio triennale. Chissà cosa ne penseranno i bresciani?

 

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7 Commenti

  1. Dal sito del Comune:
    "Obiet tivo dell’Amministrazione Comunale è costruire un processo partecipato utile per definire il prossimo Piano di Governo del Territorio (PGT). Lo strumento urbanistico adottato sarà infatti il frutto del confronto e del dialogo partecipato dell’intera città: ordini professionali, associazioni di categoria, istituzioni e soprattutto cittadini saranno chiamati a presentare i propri contributi e raccogliere, durante i diversi incontri, indicazioni e approfondimenti necessari per alimentare il dibattito riguardante la Brescia del futuro.
    Obiettivo centrato, non c’è che dire!

  2. Il problema non è quello di recepire le lettere ed i commenti, quanto, semmai, le proposte di modifica di un pessimmo PGT che a dirla alla Calderoli è una vera e propria "porcata". Staremo a vedere che fine faranno le quantità di territorio che vogliono sottrarre alla città per realizzare degli obbrobriosi quanto inutili altri centri commerciali che, considerata la crisi attuale rappresenteranno anche un inutile buco economico oltre ad essere un dannoso scempio ambientale. Idem per il PORKING sotto il castello di cui è praticamente inutile aggiungere i commenti perchè superflui vista la contrarietà a cui la maggioranza dei bresciani sembra, oramai, orientata, ad eccezione delle solite lobby. affaristiche.

  3. raccolta di firme ovviamente perche’ al governo della citta’ non c’e’ la sinistra . Infatti durante il decennio comunista a quelli di Legambiente non e’ mai passato per la testa di raccogliere firme per i PGT .

  4. Può essere che nel "decennio comunista" abbiano tenuto in conto le indicazione di Legambiente nelle fasi inizali di ascolto? O che avessero "cementificato& quot; di meno, visto che tutte le previsioni di Piano non ancora realizzate dal "cementificator e comunista" Corsini sono state aumentate dalla presente amministrazione (magazzini generali, via Sostegno, centri commerciali vari)?

  5. massi che al governo della citta’ non ci siano i comunisti e’ solo una coincidenza , anche se non e’ che siano trascorsi secoli dalle ultime elezioni ma solo 3 anni . E poi suvvia non fate passare per superpartes Legambiente che non ci crede nessuno.

  6. E’ significativo che il giornale di oggi dica che anche ARPA e ASL hanno bocciato il PGT di questa amministrazione dando ragione ai cittadini, ma è chiaro: sono di parte pure loro!

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