Hanno inscenato la “vivisezione” dei propri cani per far capire ai passanti le torture subite dai beagle che, ancora oggi, vengono allevati nello stabilimento Green Hill di Montichiari. E’ successo ieri pomeriggio a Brescia, come in 47 altre città italiane, in pieno centro storico, in corso Zanardelli, dove un gruppo di attivisti appartenenti ad Occupy Green Hill, indossando un camice bianco sporco di pittura rossa, si sono sdraiati per strada e, aiutati dai propri cani, hanno ricostruito un laboratorio di vivisezione. I bresciani che ieri pomeriggio hanno affollato il centro cittadino per fare spese non hanno potuto non fermarsi ad osservare la scena e in tanti hanno acconsentito a firmare contro la vivisezione.Nel frattempo a Montichiari, è stato allestito un banchetto informativo e per la raccolta firme organizzato dal Comitato Montichiari contro Green Hill.
Grande, una dimostrazione sofferta mettere nelle condizioni di sofferenza i propri animali nel tentativo di toglierla a tutti gli animali C
grazie
ma non è stato chiuso a montichiari??????can tavate vittoria assieme alla bramby il mese scorso……anche il formigun si era fatto sentire1!!!!!?????’ allora????????com’& egrave;???????
Ma vorrei proprio sapere perchè quel posto non è ancora stato chiuso e i cani dati in adozione? Bella l’iniziativa degli attivisti ma quei cani devono uscire da quel calvario! Per i macachi della harlan ci è voluto meno tempo
come mai si parla ancora di green hill?
quando hanno detto che il canile è stato chiuso. E si è esultato , per questo. Che succede?
In realta’ i macachi di Harlan non sono affatto salvi, c’e’ il rischio che vengano spediti in altre parti del mondo nelle mani dei vivisettori!! Comunque, non bisogna arrendersi fin quando Green Hill non chiudera’ e fin quando esistera’ l’orrore della vivisezione, senza dimenticarsi che ogni 3 secondi, in Italia, un animale viene vivisezionato in nome di una falsa scienza!!!