Pirellone, Boni in aula: “Estraneo ai fatti”. Formigoni: “Mi auguro dia spiegazioni convincenti. Dimettermi? Perché mai”

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E’ sempre il caso Boni ad agitare le sedute del consiglio regionale della Lombardia. Il presidente del Consiglio, il leghista Davide Boni, stamane ha presieduto la seduta dell’Aula, dopo che la settimana scorsa si era astenuto dal farlo rimanendo nei banchi della Lega. Boni, che è indagato per corruzione, si e’ limitato a dare il via ai lavori. Poi, a metà mattina, ha preso la parola: “Nel ribadire con fermezza tutto quanto ho già detto, cioè che sono completamente estraneo ai fatti, voglio anche sottolineare come i tempi mediatici poco si coniughino con i tempi reali della giustizia, nella quale ho da sempre fiducia. Come voi ho appreso molte informazioni dalla stampa”. Boni ha deciso di prendere la parola quando le opposizioni hanno depositato la loro mozione urgente.

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regione Roberto Formigoni il quale, intervistato da Tg.com24, si è augurato che Boni “dia spiegazioni convincenti della sua estraneità che ha proclamato fin dall’inizio”. Secondo Formigoni “anche nel caso Boni sono contestazioni avviate in sede accusatoria, ma nessuno può fare giustizia prima della magistratura”. Rispondendo a una domanda sull’alto numero di consiglieri regionali coinvolti in inchieste della magistratura ha ribadito che oltre a Filippo Penati “c’è un secondo del Pd, Costanzo, dichiarato ineleggibile in Provincia di Sondrio per aver fornito documentazione irregolare alla Commissione elettorale. Chissà perché – ha concluso Formigoni – non ne parla nessuno”. Quanto alle richieste di dimissioni da parte del Pd, Formigoni ha così replicato: “Mi domando se il Pd che chiede le mie dimissioni sia lo stesso che ieri ha detto a Vasco Errani e al sindaco di Bari Emiliano di tenere duro. Se le opposizioni vogliono dimettersi in massa dal Consiglio regionale – ha aggiunto riferendosi a una proposta dell’Idv – lo facciano veramente, non come l’Idv che ha consegnato le firme al segretario del partito destinate a rimanere per sempre nel cassetto”. Secondo Formigoni “in Lombardia nulla è contestato al presidente cosi’ come non è contestato alcun atto della Giunta. Abbiamo il dovere di tenere fede al patto elettorale" ha concluso. "In tutta Italia il fenomeno della corruzione e’ molto dilatato e per noi la corruzione e’ un nemico che va sconfitto”. 

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