S.O.S Mella, nel fiume galleggiano migliaia di pesci morti. Acqua inquinata?

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Migliaia di pesci morti alla deriva. E’ lo spettacolo al quale hanno assistito i tanti bresciani che questa mattina passeggiavano lungo le sponde del fiume Mella. Le trote, lunghe fino a trenta centimetri, ma anche tanti piccoli, vengono trascinati dalla corrente per fermarsi nelle sacche del fiume, dopo stagnano senza vita. Nell’aria un odore di  fogna e putrefazione, probabilmente causato dalle carcasse dei pesci morti. Il triste spettacolo è visibile ovunque lungo il fiume che dalla Valtrompia arriva fino in città, da Concesio fino a Fenili Belasi, passando da via Rose e Ponte Crotte. Ora bisognerà capire cosa ha provocato un  così alto numero di pesci morti. La paura è che si tratti sempre del solito vecchio problema, l’inquinamento delle acque del Mella.

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11 Commenti

  1. E’ passata solo una settimana da quando centinaia di persone, lo scorso sabato, manifestavano per le vie della città per chiedere a gran voce di LIBERARE L’ARIA, L’ACQUA, IL SUOLO di questa provincia, che oggi, una ennesima grave situazione di emergenza ambientale risalta alle cronache. Che il fiume Mella fosse inquinato lo si va ripetendo da tantissimi anni, documenti, convegni, mobilitazioni di questi anni sembra siano state del tutto inascoltate dalle locali istituzioni pubbliche. L’acqua, come per l’aria, deve apparire nella sua più totale gravità per risvegliare le coscienze assopite di una popolazione incapace di indignarsi convintamente sugli attentati che uomo e natura subiscono quotidianamente. La moria di migliaia di pesci, sono la riprova che viviamo in un ambiente fortemente nocivo che merita la più totale considerazione perchè questo segnale è un campanello d’allarme che la natura ci indica per metterci nella condizione di capire che anche la nostra salute è messa a serio rischio. L’ipocrisia e l’ironica superficialit&agrave ; con cui la Regione Lombardia, la Provincia ed il Comune di Brescia hanno accolto in questi anni le denunce delle decine di comitati ed associazioni sulle drammatiche situazioni che, dalla Valle Camonica alla Bassa, dal lago d’Idro alla città, denunciano, anche con esposti pubblici, i rischi ed i pericoli ambientali a cui si è tutti sottoposti quotidianamente, sono la riprova, con quanto oggi avvenuto sulle sponde del Mella, che un profondo cambiamento sia necessario per risollevare le sorti di un ambiente naturale compromesso da responsabilit&agrave ; politiche che trovano nell’economia criminale dei punti di pericolosa convergenza. Non basta una maggiore consapevolezza culturale sull’importanza di avviare idonee iniziative di tutela del territorio, quello che oggi è necessario per il nostro benessere e per la salvaguardia del nostro bene comune è un cambiamento del modo di pensare, ma in primo luogo, di una classe politica irresponsabile ed impreparata a gestire il rapporto che lega l’uomo alla natura.. Se riuscissimo a mandarli a casa anticipatamente, forse, potremmo ancora salvare il nostro futuro e quello delle generazioni a venire.

  2. Non c’è nulla di strano che in un fiume possano viverci dei pesci. E con questi c’erano anche molti uccelli tipici di palude (aironi, garzette, sterne, ecc.) che infatti sono spariti da una settimana. Come vorrei che sparissero gli idioti che hanno provocato questo disastro.

  3. "Extracomunitar io" lo è sicuramente chiunque abbia fatto questa ignominia a prescindere dal colore della pelle.

  4. Trovo molto interessante, anche se un poco azzardata, l’ipotesi espressa nel titolo che si interroga sulla possibilità della presenza di acqua inquinata … non l’avrei mai detto, io avevo supposto un suicidio di massa!

  5. Da decenni il Mella, attraverso soprattutto il Gobbia (torrentello che passa per quella amena località chiamata Lumezzane), è un veicol per residui di lavorazione industriale, e visto cha a lumezzane non si producono lattuga o pomodoro, moltissimi artigiani e industrie che hanno le loro fabbrichette sul torrente, appena piove (possibilmente di sera) scaricavano e scaricano tuttora i residui di lavorazione ( ottone, acciaio, cromature e chi più ne più ne metta), rendendo salutari tutte le acque che stanno a valle, quelel che scorrono sopra (i fiumi) e quelle che scorrono sotto (acqua di falda). Tutti lo sanno, ma come si fa, non si può denunciare, altrimenti poi come fanno i paparini a regalare il merca decappotabile ai figlioli diociotenni, se devono spendere i soldi in impianti di depurazione!.

  6. "Extracomunitar io" lo è sicuramente chiunque abbia fatto questa ignominia a prescindere dal colore della pelle.

    E’ vero, gli extracomunitari (ma non queli che intendi tu) ne sanno proprio parecchio in fatto di inquinamento
    Da swissinfo.ch del 10/07/2006
    Il 10 luglio del 1976 dagli stabilimenti dell’Icmesa, filiale della società svizzera Givaudan, si sprigionò la nube tossica che devastò Seveso.

    Da swissinfo.ch del 01/11/2011:
    All’al ba del primo novembre 1986, l’area industriale di Schweizerhalle, alle porte di Basilea, si trasformò in un inferno. Le fiamme distrussero un magazzino della Sandoz che conteneva 1351 tonnellate di erbicidi, pesticidi e composti di mercurio.
    Le acque del Reno si colorarono di rosso. Morirono centinaia di migliaia di pesci e un fumo acre avvolse la città. L’incidente era gravissimo e la notizia finì sulle prime pagine di mezzo mondo.

    E’ proprio vero … è ora che la Svizzera venga annessa alla Lombardia!

  7. io li ci vivo,è la cosa piu orribile che l’uomo possa fare,anche perchè si stà uccidendo da solo.Qui in Italia non c’è solo il problema del fiume Mella ma,restando solo in Lombardia,il Lago d’Iseo è diventato uno schifo. Qualche anno fà andavo a fare il bagno a piedi scalzi…ora ho paura delle siringhe e dei chiodi che continuano a spiaggiarsi sulle coste sassose del lago.Pensiamo al mare Adriatico, ora non si può piu pescare per colpa del sovrasfruttamento di questo magnifico tratto di mare e in certe zone non si può piu neanche nuotare per colpa dell’eutrofizzazione causata dai fertilizzanti e dai detersivi che ogni giorno vengono scaricati a litri nel Mella,Olio e Po e che poi finiscono in mare.Ma questo è il meno! ci sono anche cose piu orribil che tutti noi continuiamo a fare in continuazione!PER QUESTO L’UNICA COSA CHE CHIEDO A TUTTI,IN PARTICOLARE ALLE AUTORITà DI BRESCIA E DI TUTTA LA NOSTRA SPLENDIDA PENISOLA,DI AIUTARE TUTTI A CAPIRE QUANTO è IMPORTANTE L’AMBIENTE PERCHè NOI NON POSSIAMO VIVERE DI CO2 E DI SCORIE NUCLEARI!!!!

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