Sit-in sotto la casa della figlia a San Polo per poter rivedere il nipotino di due anni

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(a.c.) 13 mesi. Da tanto una nonna non vede il proprio nipotino. E pensare che abitano nella stessa città, a poca distanza l’uno dall’altra. Ma a volte la distanza più difficile da superare non è quella fisica.

Una nonna che non vede il proprio nipotino da più di un anno ieri mattina, esasperata dalla situazione, ha deciso di fare un tentativo disperato. Con due cartelli («Voglio il diritto di essere nonna» e «Voglio vedere il mio nipotino») si è recata sotto la casa della figlia e, armata di pazienza, ha deciso di aspettare: dice che non si muoverà fino a che non lo potrà vedere. 

Il fatto, raccontato stamane sulle colonne del Giornale di Brescia, ha indotto una pattuglia dei carabinieri a fare un sopralluogo per cercare di dissuadere la nonna, che dice però di essere testarda e non arrendevole. Perché la figlia non le permette di vedere il nipotino? Dissapori, litigi come quelli che a volte capitano nelle famiglie. La nonna dice che accetta di non vedere più la figlia, accetta di non parlarle più, ma vorrebbe abbracciare di nuovo il nipotino, che non vede da quando aveva 11 mesi, ancora prima del primo compleanno.

 

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