Diritti per tutti in azione domattina per bloccare uno sfratto in via Ducco

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“Sfratto, rischio tensioni”. Si intitola così il comunicato stampa inviato in serata dai militanti di Diritti per tutti, che hanno annunciato per domattina un presidio in via Ducco per bloccare lo sfratto di una famiglia di immigrati.

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO

Jounes, sua moglie e le loro gemelline di 13 mesi rischiano domani di perdere l’abitazione senza avere una sistemazione alternativa: il Comune di Brescia non prospetta alcuna soluzione se non un misero mese di accoglienza per la mamma e le figlie, distruggendo il nucleo famigliare. Jounes non puo’ aderire all’accordo Comune-Aler-sindacati inquilini-associazione proprietari per il contenimento degli sfratti, perchè non ha 5 anni di residenza in città. Anche questo giovane padre è una vittima della morosita’ incolpevole e della crisi: dopo aver lavorato come addetto alla sicurezza in alcuni locali, era stato assunto come operaio metalmeccanico attraverso una cooperativa; un anno e mezzo fa è stato licenziato perchè non c’era più lavoro. Da allora solo lavoretti molto precari e saltuari e l’impossibilita’ di pagare l’affitto. Jounes ed i suoi famigliari domani 27 marzo non saranno soli: i compagni-e ed i fratelli del Comitato provinciale contro gli sfratti e dell’Associazione Diritti per tutti saranno davanti all’abitazione in via Ducco 83,a Brescia, dalle ore 8,15 per impedire lo sfratto e richiedere una soluzione dignitosa, un passaggio da casa a casa oppure una sistemazione di emergenza per tutta la famiglia. Alla luce della forte tensione che si è registrata a Brescia mercoledì scorso in Via Milano, in occasione di un analogo presidio antisfratto, invitiamo i giornalisti ad essere presenti dalle ore 9 circa.

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1 COMMENT

  1. Andate a lavorare! Ma quali diritti per tutti iniziate dai doveri. Di qelli non ne parlate mai? Se bloccano gli sfratti i diritti violati sono quelli della proprieta’!

  2. .. penso che un barlume di dubbio riguardo al fatto che chi ora difende questi diritti e si fa portavoce di questo disagio, legittimamente direi lo fa per ottenere gloria e .. un posto al sole..e magari qualche voto!

  3. "e richiedere una soluzione dignitosa, un passaggio da casa a casa oppure una sistemazione di emergenza per tutta la famiglia." a parte il fatto che la parola emergenza vorrebbe dire per sempre ma tornare al paese di origine no ? epperche’ mai i bresciani dovrebbero contribuire con alloggi comunali per gli immigrati ? al limite che si rivolgano a quegli imprenditori che li avevano assunti al posto dei bresciani perche’ li pagavano di meno.

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