Nonostante le nevicate, i primi tre mesi dell’anno hanno visto una siccita’ record, che ha portato a triplicare gli incendi. Lo afferma Coldiretti, che sottolinea come le precipitazioni invernali sono piu’ che dimezzate al nord e ridotte dal 25 al 50 per cento nel centro Italia ed in Sardegna.
A soffrire, spiega l’associazione, sono praticamente tutte le regioni del nord: ”In Friuli Venezia Giulia gli invasi sono gia’ in grave sofferenza – informa Coldiretti – e’ allarme anche in Veneto dove non si vede neanche una goccia di pioggia e si teme per il grano, il radicchio, l’orzo e le colture in campo che con il rialzo precoce delle temperature hanno bisogno d’acqua”. Problemi sono segnalati anche in Lombardia, con seri danni alla germinazione delle piante, e soprattutto del mais. In Emilia Romagna il caldo primaverile sta esasperando i problemi delle scarse precipitazioni dell’autunno scorso, e sono a rischio sia i cereali che gli ortaggi: ”Secondo i dati tecnici – sottolinea il raccolto – i prelievi di acqua per l’irrigazione in Emilia Romagna risultano gia di un valore triplo rispetto alla media degli ultimi 5 anni”. Le colture stanno soffrendo anche in Piemonte, Sardegna, Liguria, Umbria e Toscana: ”In sostanza per la Toscana la siccita’ e le temperature decisamente fuori stagione avranno – afferma Coldiretti – un drastico effetto sulla resa ad ettaro con un abbattimento del 50 per cento della produzione e potrebbe costare, in termini di produzione, oltre 2 milioni di quintali di grano per un valore tra 50 e 60 milioni di euro”.