Basta con la casta. I notai visti da un notaio

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Dopo aver svolto pratica notarile e collaborato per un decennio con studi notarili, da quasi undici anni svolgo la professione di notaio nel distretto di Brescia ove, all’inizio dell’anno, è stata convocata l’assemblea del Collegio dei notai (circa 72 notai presenti su 85 iscritti)  per l’elezione dei membri del locale Consiglio notarile (organo interno con poteri anche disciplinari composto, nel distretto bresciano, da undici colleghi).

Come nelle precedenti assemblee, anche in tale circostanza ho pubblicamente evidenziato, a tutti i colleghi presenti, che il Presidente del Consiglio notarile (Consigliere da quasi venti anni) ed alcuni Consiglieri non si adeguano da anni al disposto dell’articolo 23 dei Principi di deontologia professionale notarile (pubblicati sulla G. U. n.ro 177/2008), per il quale: "I notai componenti degli organi di categoria devono favorire il ricambio delle cariche anche nei casi non previsti dalla legge ed evitarne, ove possibile, il cumulo.".

La situazione mi pare anche contrastare l’evoluzione oggi affermata nel generale quadro che impone di sostenere le liberalizzazioni, il mercato e l’accesso dei giovani alle più elevate posizioni di responsabilità. A ciò si aggiunga l’importanza del ruolo di tutela del pubblico assicurato dal Consiglio notarile.

Capisco che queste mie considerazioni possano risultare di difficile comprensione per chi non conosce il mondo dei notai ed i meccanismi del suo funzionamento, ma di fronte tali posizioni ritengo giustificata la sempre peggiore immagine che la gente ha di noi.

Il notariato si lamenta spesso che l’opinione pubblica ha una visione dei notai sempre meno benevola e il notariato stesso, nel tentativo di attribuire ad altri la responsabilità di questa visione, cerca in tutti i modi di imputare tale (pre)giudizio al comportamento di taluni colleghi…

La realtà è però ben diversa e durissima da accettare soprattutto da parte di chi è stato per decenni abituato a guadagnare bene e, per di più, senza doversi assumere alcun rischio imprenditoriale. Per fortuna ora è iniziata anche per i notai una dura selezione della specie.

Il momento di particolare crisi del settore immobiliare e bancario ha sgonfiato i portafogli dei notai facendo si che quelli che lavoravano meno lavorino sempre  meno,  mentre quelli che lavorano tanto, se da una parte vedono crescere i risultati della propria attività, dall’altra vengono troppo spesso e con eccessivo accanimento osteggiati da alcuni dei loro stessi colleghi, in forza della generica e non meglio identificata esigenza di difesa dei Principi di deontologia professionale notarile…

In questo modo l’errore che commette una parte del notariato è quello di non voler cambiare nulla, difendendo così le posizioni di chi ha come unico obiettivo quello di garantire la possibilità di rientrare in una determinata fascia di reddito solo in quanto appartenente ad una determinata categoria professionale, a prescindere dalle proprie capacità, dalla propria disponibilità e dalla propria voglia di fare. Io non ci sto!

Resto convinto che la diversità sia un valore da preservare, che ciò che ci rende professionalmente diversi siano le singole capacità che ognuno di noi è in grado di esprimere e che tutto ciò  si realizza anche attraverso il principio di una sana concorrenza che va a mio parere introdotta e salvaguardata in tutti i settori.

Non so quali tipo di reazioni potranno suscitare queste mie considerazioni tra i miei colleghi, ma ritengo il poterle esprimere un segno di civiltà e libertà al quale non ho nessuna intenzione di rinunciare.

* Notaio a Brescia

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96 Commenti

  1. Poichè oggi è Venerdì Santo, bisogna convenire che l’argomento trattato configura ormai davvero una Via Crucis, in cui purtroppo il Notariato Buono è crocifisso non solo dal potere politico/mediatico e dal volgo, ma anche dalle parole di taluni ladroni.

  2. FINALMENTE UN NOTAIO DI NUOVA GENERAZIONE….E NON SI FERMI!!! DI QUESTI TEMPI CI VOGLIONO PERSONE CHE APRANO UNA BRECCIA CONTRO L’IMMOBILISMO DELLE CASTE!!!

  3. Sono d’accordo con le enunciazioni di principio, ma non capisco bene cosa significhi che i notai che lavorano tanto vengono osteggiati per "la non meglio identificata esigenza di difesa dei principi di deontologia professionale notarile". Tradotto? Lavorano di più perchè propongono costi minori?

  4. Complimenti notaio per il suo coraggio. Qualcuno che finalmente trova il coraggio di alzare la testa senza paura. Non sarà solo. Avrà la considerazione e l’appoggio dell’opinione pubblica.

  5. Complimenti NOTAIO, ho sempre sentito parlare molto bene di Lei, come persona corretta e leale,con questo CORAGGIOSO articolo oltre a mettere la FACCIA ( cosa ormai MOLTO RARA !!! ) inizia a scalfire un sistema, anzi una CASTA definita fino ad oggi INTOCCABILE ….In questo brutto momento il paese ha bisogno di un NOTAIO dalla parte delle persone semplici.

  6. Speriamo che qualcuno … inizi ad aprire non un occhio ma inizi a leggersi articolo 23 relativo ai Pricipi di deontologia professionale notarile, il paese è stufo di questi " ATTACCAMENTI INGIUSTIFICATI ALLE POLTRONE " Spazio ai giovani ed alle persone coraggiose.

  7. Non entro troppo nel merito di questa strana lettera:
    – Brescia circa 1 milione di abitanti (a spanne) 85 notai…..non sembrano pochini? Teniamo pure conto dell’ereditariet&ag rave; se non nel titolo nella titolarità dello studio; del fatto che molti vengono da fuori, ecc
    art. 23 devono favorire…anche nei casi non previsti dalla legge.
    Insomma i "vecchi" non mollano ma possono farlo rispettando la legge o compiono un illecito?
    Poi se vediamo bene chi lavora negli studi notarili sappiamo bene chi porta avanti il lavoro standard (e che stipendio prende)….il notaio per la maggior parte dei casi ci mette "solo" la firma, fidandosi naturalmente dei suoi collaboratori.
    Dica invece Santosuosso (con la "liberalizzazio ne") quanti diventeranno i notai a Brescia.

  8. Facciamo una bella cosa: aboliamo i notai. E’ d’accordo notaio? Oppure potremmo abolire le tariffe minime…………..

  9. Sono veramente dispiaciuto del fatto che non appena qualcuno provi in qualche modo a cambiare le cose, venga additato o non creduto. Per quanto mi riguarda ho lasciato un commento positivo e sono veramente amareggiato che qlc possa pensare che il coro di consensi siano confezionati ad arte. Perché non possiamo credere che la gente stanca di false promesse ed esasperata da ciò che sta succedendo apprezzi semplicemente il fatto che un notaio cerchi in qualche modo di cambiare le cose…

  10. I notai sono una casta : fanno finta di cambiare per non cambiare nulla. Sono sorpreso che un notaio evidenzi quello che la gente comune pensa da sempre…in ogni caso e bene che la casta dei notai cambi come deve cambiare anche la politica

  11. I notai sono una casta : fanno finta di cambiare per non cambiare nulla. Sono sorpreso che un notaio evidenzi quello che la gente comune pensa da sempre…in ogni caso e bene che la casta dei notai cambi come deve cambiare anche la politica

  12. Lasciando da parte il vero tema, ovvero a che cosa serva non il notaio, ma la sua vera funzione e lavoro, facendo finta che sia una figura davvero indispensabile per legge, serverebbe almeno che alcuni di questi, magari quelli con meno muffa addosso, uscissero dai loro uffici di marmo e cristallo, come quello del notaio che scrive ad esempio (non che abbia la muffa, ma ha un ufficio di marmo e cristallo), per mettere piede e fare stage in una impresa, giusti per far comprendere loro che cosa ci sia alla fine dietro uno statuto, un contratto, un atto.
    Forse il loro ordine dovrebbe imporre lo stage obbligatorio come negli migliori università in azienda, questo potrebbe essere un occasione di proattiva crescita professionale nonche di acqusisizione di un vero senso pratico che alla categoria manca.

  13. Non pensavo quando l’ho conosciuta circa tre anni fa che lei avesse tanto coraggio! Complimenti, non si arrenda continui così! Sicuramente non sarà solo.

  14. Sento parlare di selezione della specie, ma le logiche del mercato e di domanda-offerta non mi sembra proprio che possano sfiorare la casta notarile mettendo in gioco la sopravvivenza di alcuni. Semmai, considerandone il numero in Brescia e provincia, alcuni guadagneranno un po’ meno, ma siamo nell’ordine di risibili (per loro…) migliaiate di euro. Non ce ne voglia il buon Santosuosso, ma i notai rischiano al massimo qualche gattopardata: che tutto cambi affinchè nulla cambi. Competano come vogliono fra loro, noi preferiamo pensare a quelli senza lavoro o che il lavoro rischiano di perderlo.

  15. Probabilmente in questo periodo il pensiero va alle persone che nn arrivano a fine mese….io penso pero’ alle persone che lavorano negli studi notarili…i semplici impiegati….che forse la crisi non tocchi la casta notarile molto probabilmente e’ vero, ma di fronte ad un sensibile calo del lavoro (migliaiate di euro) anke i notai sono costretti a fare economie (riduzioni di personale ecc) …detto questo non credo sia una lotta di casta, ma credo sia un tentativo per cercare di migliorare le cose…faccio quindi i complimenti a quei notai che come in questo caso, con coraggio ci mettono la faccia….

  16. Quando in Italia le idee verranno sostenute perchè si ritiene che siano effettivamente valide e giuste, per tutti e non solo per la persona che si affanna a portarle avanti, sarà un Paese migliore. Finchè invece si combatterà per un idea solo perchè riflette il proprio diretto interesse individuale contingente, dubito che qualcosa cambi.

  17. Visto che vuole eliminare la casta e’ disposto a fare gli atti piu’ complessi a 500 euro? Questo interessa alla gente e mi sembrano strani tutti quei commenti positivi…

  18. Pregasi fornire l’elenco dei notai che, per la crisi (?!) sono già stati costretti a ridurre il personale dipendente. Fatti, per cortesia, non opinioni. Liberalizzazione totale delle tariffe, senza minimi di legge o stabiliti dagli ordini: questo sì è del tutto auspicabile e condivisibile.

  19. Concordo con l’utente "franco81" . Mi sembra proprio un bel modo di farsi pubblicità, di farsi conoscere gratuitamente, con belle parole certamente ma poco concrete…per magari cercare di accaparrarsi nuovi clienti in questo periodo di crisi.
    Non capisco il perchè di questa uscita in pubblico, il fatto che una persona lavori tanto ma giustamente ed onestamente non credo proprio possa far nascere in altri colleghi un eccessivo accanimento.
    Perch& egrave; non facciamo come negli Stati Uniti d’America, senza notai e vediamo allora se le Vostre singole capacità emergeranno.
    A sentire questo Notaio non dovrebbero temere la concorrenza di avvocati, commercialisti od altri "ex notai"

  20. Basta con la Casta o largo al Marketing? Da profano: la Casta non ha bisogno di rendere pubbliche le proprie faide interne.
    Si sforzino i Notai di spiegare e rassicurare il cliente sulla funzione e l’utilità del Notariato. Ridurre il personale per tagliare i costi o chiedere la cassa integrazione mi sembra la scelta più semplice in tempo di crisi… Piuttosto che al Marketing, i Notai pensino a fare il proprio lavoro (bene) e se proprio vogliono innovare che applichino tariffe più ragionevoli!

  21. Alcune delle liberalizzazioni tariffarie imposte dal Governo Monti presentano degli effetti perversi; mi riferisco alla liberalizzazione tariffaria nelle professioni giuridiche in generale, e in particolare nella professione notarile.
    Prima di affrontare in specifico l’oggetto del presente scritto, è doveroso dare una „tirata di orecchie” alla categoria dei notai per la scarsa capacitá di comunicazione. Se ogni riforma che interessa la professione notarile viene salutata dall’opinione pubblica come una sorta di punizione di quella che a torto viene definita una casta, ció è causato anche dal fatto che i notai non si sono mai preoccupati si sfatare alcuni miti negativi che riguardano la categoria. Innanzi tutto, il notariato non è una professione che si tramanda di padre in figlio (l’unica professione che in Italia gode di tale privilegio è quella dei farmacisti, riferendomi alle norme che disciplinano i trasferimenti del diritto di farmacia ai parenti farmacisti del titolare defunto). La seppur alta percentuale (20%) di figli o di parenti di notai che riesce a superare il durissimo concorso notarile dipende dal fatto che il figlio di un notaio – al pari del figlio di un qualunque altro professionista – ha maggior tempo e maggiori mezzi a disposizione per studiare e per prepararsi bene per il concorso, senza l’assillo di dover trovare un impiego post laurea, o di non sapere come reperire la risorse per sposarsi e metter su casa e famiglia. Certo, un po’ piú di sobrietá da parte della categoria non avrebbe guastato, ma se molti clienti si lamentano del costo del notaio (e lo fanno soprattutto quelli che ne avrebbero meno motivo), la colpa è del notaio stesso, che spesso non chiarisce quanta parte di ció che riceve dal cliente va versata allo Stato a titolo di imposte, tasse, diritti, bolli e contributi. In una normale compravendita l’onorario percepito dal notaio è intorno all’1% o l’1,5% del prezzo; le agenzie di intermediazione immobiliare a Brescia chiedono – come d’uso – a titolo di mediazione mediamente il 3% dal venditore ed altrettanto dall’acquirente. Nessun cliente si lamenta mai del 6% dovuto alle agenzie, mentre la vulgata tramanda come un mantra l’esositá dei notai, i quali per la medesima transazione ricevono un onorario che corrisponde ad un sesto di quanto incassano i mediatori immobiliari, i quali peró non si assumono alcuna responsabilit&aacute ; circa la bontá del trasferimento di proprietá, cosa che invece il notaio è giustamente tenuto a fare, ed é perció coperto da assicurazione per i danni eventualmente causati al cliente per gli errori commessi.
    Se i notai risultano tra i professionisti che piú di tutti gli altri contribuiscono al fisco, possiamo anche considerare ció una necessitá e non una virtú, ma sta di fatto che essendo i prodotti della attivitá notarile (i rogiti) soggetti a registrazione, nulla scappa al fisco, mentre é solo dal 2006, grazie al Decreto Bersani, che le agenzie immobiliari sono state di fatto costrette a fare di necessitá virtú.
    Venendo finalmente al dunque.
    Giá conosciamo quali effetti ha avuto la „liberalizzazione” delle autentiche di firma in calce ai passaggi di proprietá degli autoveicoli: a fronte della promessa di una riduzione dei costi per l’utente, si è registrato invece un incremento degli stessi, accompagnato da una ridotta certezza e sicurezza nei trapassi di proprietá.
    Analizziamo ora due aspetti perversi della liberalizzazione delle tariffe notarili. E’ facile prevedere che alcuni professionisti si organizzeranno al fine di accaparrarsi clientela attraverso una clamorosa riduzione degli onorari. Se questo comportamento determinerá la riduzione dei costi per la clientela, ció sará tuttavia verosimilmente „bilanciato” da una riduzione della qualitá della prestazione professionale. Infatti, una volta aggiudicatisi i clienti in copiosa quantitá, per il professionista si tratta poi di preparare gli atti notarili, o di seguire la preparazione di ciascuno di essi. Occorrerebbe perció avere uno studio con molti impiegati, cosa che peró il professionista non potrá piú permettersi, in quanto l’incidenza del costo del lavoro è molto alta. Quindi accadrá che il personale piú esperto e con maggiore anzianitá di servizio verrá mano mano dismesso, per far posto a giovani precarizzati (complice anche la imminente riforma dell’art. 18 dello „Statuto dei lavoratori”), con poca esperienza, e con contratti di lavoro a tempo determinato, retribuiti poco e male. Queste liberalizzazioni porteranno soltanto molti disoccupati in più, ed una minore qualitá dei servizi. I notai che non si piegheranno a questa logica vedranno drasticamente diminuire il loro lavoro, e quindi il loro reddito, e perció tenderanno a ridurre il personale, che non potrá piú essere assorbito da altri professionisti per le ragioni sopra esposte. Non occorre avere la sfera di cristallo per fare tali previsioni: basta infatti osservare quanto è accaduto nei Paesi Bassi a partire dal 1999, anno in cui è stata introdotta la liberalizzazione delle tariffe notarili. La recessione non fará altro che rafforzare questo effetto.
    In conclusione, il mio consiglio rivolto ai clienti degli studi notarili è quello di badare alla competenza e alla serietá dei singoli professionisti. Chi ha un notaio di fiducia, dell’opera del quale si serve da anni con soddisfazione, non lo abbandoni per uno ignoto; gli chieda piuttosto uno sconto, che certo otterrá, e non lo lasci solo perché sedotto dalle sirene di un onorario stracciato. Chi invece deve rivolgersi per la prima volta ad un professionista, faccia una indagine, e senta l’opinione dei propri conoscenti per verificare se vi sono differenze in ordine alla qualitŕ delle prestazioni rispetto a quella garantita da altri professionisti.

  22. "Nessun cliente si lamenta mai del 6% dovuto alle agenzie ": e chi l’ha detto che nessuno si lamenta? Tanto è vero che nemmeno le agenzie riescono più a spuntare il 3 + 3 %… Si tratta, signori, si tratta anche sul 3%. E si chiamano le agenzie dicendo "ho una casa da vendere: ti prendi però la percentuale solo dall’acquirente, perchè io non ti do un tubo". E vedi se non vengono lo stesso… Ma che, le liberalizzazioni devono valere solo per farci fessi? E’ il mercato, baby!!!

  23. Quasi tutto vero quello che scrivi. Giuste le conclusioni: badare alla qualità e non al costo stracciato. Domanda: il prezzo stracciato è un dato sul quale tutti possono fare un semplice raginamento; ma come si valuta invece la qualità? Spero non dai commenti che dicono (tutti con lo stesso schema sintattico: sveglia!!! Un po’ più di finezza, che vi si sgama all’istante!!!) quanto è bravo il bel notaio in foto…

  24. Che ventata di cambiamento! Nel nostro Paese abbiamo bisogno di uomini come lei! Non si fermi! Ci vuole coraggio ad andare contro corrente! Ci voleva! Avesse scritto: Il Notaio Low Cost! Ma a qualcuno interessa chi è il Presidente del Consiglio Notarile di Brescia? A qualcuno interessa chi sono i Consiglieri?

  25. Se si scrive un articolo di accusa bisogna lasciare anche i post critici. Preciso che non erano scritti da me ma mi sembra fastidioso. Scrivi on line… accetti le critiche.

  26. Sono pienemente d’accordo. Purtroppo per le persone oggi è più facile dire di sì che controbattere, arrendersi all’evidenza che combattere. L’Aurora è il passaggio tra la notte e il giorno. Perchè non vedo commenti di altri Notai che appoggiano e sostengono FS? Perchè non si vuole appoggiare questa fase di passaggio dal vecchio al nuovo? Per paura? Per comodità? BRAVO NOTAIO, NON ARRENDERTI MAI!!

  27. Generalmente chi detiene il potere non vuole cambiamenti perche’ cambiare implica anche mettere in duscussione la propria posizione di POTERE.Dopo 20 anni si puo’ anche cedere spazio a nuove idee ed adeguarsi ai tempi.

  28. Giusto per chiudere la disputa, è possibile pubblicare le tre ultime dichiarazioni dei redditi del succitato notaio controcorrente in modo da giustificare ovvero smentire parecchie affermazioni dell’articolo ?

  29. Non sono certo le dichiarazioni dei redditi del Notaio qui in questione il problema.
    Ben per lei.
    Guadagner&agra ve; sicuramente milioni di euro stipulando tanti tanti atti e visto che parla di sana concorrenza….avr&a grave; anche tariffe agevolate…..ma facendo tanti tanti atti bisognerà soprattutto valutare la qualità del servizio prestato, della spiegazione ai clienti degli atti senza limitarsi ad una pura e semplice lettura.
    Se si parla di una generica e non meglio identificata esigenza di difesa dei Principi di deontologia professionale notarile da parte di tutta la casta, ci sarà pure un motivo.
    O qui siamo in presenza dell’unica eccezione ??!!??
    Allora che vengano esplicitati i motivi di questo eccessivo accanimento altrimenti siamo sempre alle solite…parole…pa role…parole.
    Salu ti a tutti
    Perchè mi sorge anche questo dubbio….
    Saluti a tutti

  30. Solo persone superficiali possono ritenere che automaticamente chi fa più atti rende un servizio meno professionale e di qualità. Per carità il rischio esiste e non va sottovalutato, come anche va considerata la possibilità che al contrario chi fa meno atti rispetto ad un altro notaio è perché forse li fa peggio.
    Io personalmente quando devo scegliere un ristorante preferisco recarmi in uno dove vedo la fila per entrare e non quello dove non si vede anima viva. Non intendo certo equiparare le due situazioni, ma in entrambi i casi credo che sia la gente a dare la risposta giusta. Avere un notevole volume di affari è a mio avviso indice di gradimento e soddisfazione, altrimenti alla lunga il mercato ti punisce.

  31. Secondo me si sta facendo un pò di confusione a causa dell’articolo stesso che mischia l’argomento consiglio notarile con le liberalizzazioni. La liberalizzazioni sono state fatte con il preciso obiettivo di aumentare concorrenza e diminuire i prezzi in alcune precise categorie di professionisti. Il consiglio notarile è un organo di controllo con altre limitatissime funzioni cui partecipano tutti i notai della provincia. Ma se un notaio non riesce a farsi votare dai suoi stessi colleghi che gli preferiscono altri professionisti ai bresciani cosa interessa?

  32. A me che sono bresciana interessa e come!!!!! nel momento in cui hai un potere di controllo su un Notaio regoli anche a tuo modo la concorrenza tra Notai!!! (e poi se il "controllore&qu ot; è sempre lo stesso, lui chi lo controlla??????)

  33. Dott. Santosuosso senza nulla togliere al velo che sta cercando di alzare (e le fa onore), I HAVE A DREAM: nel mio Stato il ruolo dei notai è svolto da solerti dipendenti statali a 2000E al mese al posto di stimabili professionisti da 2mln l’anno – non esistono farmacie private ma solo farmacie comunali i cui proventi una volta pagati gli indispendabili farmacisti dipendenti a 2000E vanno in servizi sociali, case di riposo e scuole …

  34. Ma vi sembra possibile che in una Provincia come quella di Brescia, che ha più di 1.200.000 abitanti, ci siano solo OTTANTACINQUE notai? Non sarà forse questo il problema? Facciamo finta che un cittadino si rivolga al notaio solo per l’acquisto della casa, durante il quale probabilmente ha a che fare anche con un progettista (che ha progettato una casa nuova o che curerà la ristrutturazione di una vecchia): di notai in provincia di Brescia ne trova 85; di architetti 2.000; di ingegneri quasi altrettanti; di geometri pure. Secondo voi le parcelle dei progettisti (liberalizzate qualche anno fa da Bersani, per chi non lo sapesse…) sono diminuite più o meno di quelle dei notai? E se ci fossero 2.000 notai, sarebbero ancora tutti miliardari?

  35. Infatti Santosuosso vuole eliminare la casta! Vuole 2.000 notai a Brescia. Altrimenti non si spiega il titolo. Facciamoci due risate…

  36. Dove avrebbe letto che il notaio in questione vuole avere 2.000 colleghi? Io ho letto che si lamenta che i suoi colleghi anziani cumulano cariche nel Collegio professionale. Non incarichi professionali, ma cariche (= visibilità? Che qualcuno vorrebbe ma non può avere?). Lei, a parte i giri di parole talmente generici da non poter scontentare nessuno, dove ha letto che Santosuosso chiede che arrivino nuovi colleghi con cui spartirsi gli incarichi professionali che ora possono fare tranquillamente in 85? Legittimo che lui chieda ai suoi colleghi anziani del suo Collegio di lasciargli posto in qualche carica: ma dove chiede che arrivino altri 1925 notai a fargli concorrenza? Magari insieme alla nuova figura dei "notai junior" con laurea breve di tre anni, o meglio ancora insieme a dei diplomati che possano svolgere le sue stesse funzioni? Perchè io non l’ho mica letto…

  37. Francamente non capisco i messaggi scritti contro il Notaio che ha scritto l’articolo (anche un bambino si accorge che "forse" provengono da altri suoi colleghi) , mentre il problema che rimane centrale, se è vero quanto scritto dal Notaio, è l’ingiustificato attaccamento alle poltrone, anche nella categoria dei Notai, da parte di chi dovrebbe gestire in modo trasparente la loro attività…qu esto avviena cnhe in altri ambienti con le conseguenze negative che tutti sappiamo…

  38. E i messaggi scritti "a favore", a raffica (guardare gli orari di inserimento) e tutti con lo stesso schema sintattico, da chi vengono? Lo ignoro… Il problema centrale, anche lei lo conferma, sono le poltrone, cioè le "cariche" all’interno del Collegio dei notai. Dei "clienti", si vede che interessa molto agli stessi…

  39. Bravi bravi….ma perche’ invece di discutere nascosti davanti ad un pc i cavoli vostri non ve li risolvete in Consiglio ?!? Sarebbe più rispettoso nei confronti di tutti i vostri clienti che pagano pagano e magari nemmeno vi vedono….per poi invece conoscervi al momento del pagamento !!!!!
    Fateci il piacere di rispettare la gente.
    Nella speranza che come negli Stati Uniti d’America diventino persone "normali"

  40. Certo che in uno Stato dove per fare incombenze statali si permette a pochissimi privati di diventare milionari forse qualcosina non funziona ……

  41. La strana risposta al mio intervento non coglie il problema reale di cui parlavo…(peraltro è preceduta, vedo, da attenta analisi statistica sugli orari dei tanti interventi precedenti…chi avrebbe interesse a farla? forse rivela l’identità del mio interlocutore).
    La questione sollevata dal Notaio che scrive deve portare a considerazioni più ampie… chi per propri meriti lavora di più e meglio degli altri ben venga, crea maggiori opportunità di lavoro da un lato e anche soddisfazione dei clienti dall’altro….quest o vale per tutti i settori compreso quello dei Notai…

  42. Credo sia chiaro, salvo forse alcune opinioni che, sebbene negative , sembrerebbero sincere, che la discussione si sia accanita contro il personaggio che ha tentato di sollevare la questione e non sulla questione stessa come dovrebbe essere. La mia riflessione e’ molto semplice … La storia insegna che chi controlla ma non e’ a sua volta controllato a lungo andare….ci siamo capiti…

  43. La risposta al suo intervento non è poi così strana. E’ una opinione, che ha lo stesso peso attribuibile alla sua opinione. Quella che lei chiama "analisi statistica", null’altro è che una semplice constatazione: qualcuno che mette commenti positivi a raffica, uno un minuto dopo il precedente. "Anche un bambino", appunto… E io chi sarei, invece? Quale sarebbe la mia identità "forse"?

  44. Ripeto, in questo modo non si parla del vero tema evidenziato da chi ha scritto l’articolo, allora l’identità che emerge è quella di chi non vuole parlare del vero argomento introdotto dal Notaio, deviando su altri discorsi…ma in questo modo non si affronta il problema..

  45. Mi sembra che qualcuno non voglia capire……se l’importante è il ruolo di tutela del pubblico assicurato dal Consiglio notarile e’ meglio che rimangano quelli in carica perchè sinceramente se i giovani sono come quelli che si spendono e svendono…….in questo modo sinceramente mi sembra tutto un po’ strano. Non credo che quelli in carica siano stati votati sotto minaccia, quindi se chi sta proponendo ricambio, l’avanzanzamento dei giovani non riesce a farsi eleggere un motivo ci dovrà pur esserci !!!!
    Quindi non faccia la vittima e cambi strategia.
    Buon primo maggio a tutti i lavoratori…..anche se spesso sottopagsti a fronte di tante belle parole per spendersi difronte all’opinione pubblica.

  46. Caro lavoratore non credo il problema sia chi si voglia o meno candidare. Non interessa. Il problema e’ chi ostina a ricandidarsi per anni anni e anni. Li’ si che sicuramente qualcosa c’e che non va!!!!

  47. Secondo me invece Lavoratore ha colto nel segno. Se qualcuno si ostina a ricandidarsi per anni e anni e non lo si vuole più, è semplicissimo: basta non votarlo. Penso che anche i giovani si possano candidare: basta votare per loro. Forse che il problema sia che alla maggioranza dei votanti va bene continuare a votare gli anziani? Non è che si chiama democrazia? Cosa c’è che non va?

  48. Mi sa mi sa che l’identità di Lavoratore/ottuso va ricercata nell’elenco degli 85 che parla il notaio. Ma allora il codice di deontologia dei notai e’ contro la democrazia??

  49. Non so chi sia lavoratore, ma nel mio caso otto volante sbaglia: purtroppo non faccio il notaio, quindi non sono nell’elenco degli "85 che parla il notaio". Resta il fatto che agli 85 notai che votano, evidentemente va bene riconfermare i vecchi. Cosa dobbiamo fare, votare noi clienti? Se non si svegliano loro dall’interno…

  50. Io non sono riuscito a farmi votare tra i rappresentanti dei genitori nella scuola di mio figlio. Scriverò un articolo di denuncia.

  51. Il codice deontologico dei notai non è contro la democrazia: che esempio vai facendo? Forse è solo talmente vago che produce questi effetti. Se ci fosse scritto che si può ricoprire una carica per uno, due o x mandati il ricambio sarebbe automatico: se si scrive "favorire il ricambio", sai quanto può essere tenuta in conto l’indicazione. Resta il fatto che sono fatti interni loro e che su di noi clienti le ricadute sono pari a zero, anche se cambia il consiglio direttivo del collegio dei notai. Consiglio che cambierebbe già da subito se gli stessi notai votassero coerentemente al principio del rinnovamenteo.

  52. Non siamo d’accordo con chi ha scritto "che le ricadute sui clienti se cambia il consiglio dei notai sono pari a zero"! AllorA se così fosse a cosa serve un consiglio dei notai??? Le ricadute ci sono e come!!! Pensa solo l’influenza del controllore su prezzi e servizi!!! E’ strano molto che nei notai lo faccia sempre lo stesso da tanti anni.

  53. A me risulta di vivere in una democrazia in cui chi ha più voti assume la carica. Sbaglio? Se il Presidente non venisse votato la sua candidatura seppur ripetuta sarebbe inutile.

  54. Nella mia professione, che non è purtroppo quella del notaio, le tariffe minime le ha abolite alcuni anni fa Bersani: si è creata la concorrenza (talvolta anche scandalosa) e le parcelle si sono abbassate, sicuramente con vantaggio per i clienti (non so poi se con vantaggio per la società, perchè regalare il lavoro si porta dietro anche dei problemi che escono sulla lunga distanza). Le parcelle si sono quindi abbassate indipendentemente dalla composizione del nostro Consiglio (dove il presidente è peraltro sempre lo stesso da quando mi sono laureato, ormai diversi anni fa). Mi ripeto ancora: se i notai liberamente e democraticamente eleggono chi gli pare per il loro Consiglio, che problema c’è?

  55. Cosa centra la parola Democrazia non so. E’ normale che i votanti degli ordini professionali possano votare chi vogliono. Ci mancherebbe . Più perplesso lascia chi si candida in continuazione!!! E ancor di più se altri colleghi ti evidenziano il problema e se la deontologia te lo impone.
    Stai certo che se non ti ricandidi non ti votano!!
    Speriamo solo sia una questione di gusto e signorilità.

  56. Il limite imposto per le ricandidature (sindaci, presidente Usa ecc ecc) viene proprio posto per evitare che chi viene eletto possa utilizzare la propria posizione di potere per farsi rieleggere …. Figuriamoci se poi, come negli ordini professionali , questo potere e’ anche sanzionatorio e se gli elettori si conoscono uno per uno!!!!

  57. La parola democrazia c’entra, perchè il consiglio viene eletto con voto da parte degli iscritti. Un iscritto = un voto. L’estensore dell’articolo si è candidato? Se si, è stato eletto? Se non è stato eletto, significa che non ha avuto voti sufficienti. Se invece sono di nuovo stati eletti i vecchi, significa che loro hanno avuto i voti necessari. E che qualcuno li ha LIBERAMENTE eletti. O si vuol dire che non sono stati LIBERAMENTE eletti? Spiegate anche a noi che non siamo notai…

  58. Perchè chi ha scritto l’articolo non risponde….con quale finalità l’ha scritto allora??!!??
    Per avere un minuto di celebrità?
    B uon week end a tutti nell’attesa!!!

  59. Forse non hai capito….basta che tu legga tutte le opinioni a favore !!!! Sotto diversi nomi ma senpre lui ! nOn civuole tanto a capirlo

  60. Al riguardo segnalo un interessante articolo di "Repubblica&quo t; del 17/01/2011 intitolato "I gerontocrati delle professioni.Chi passa la vita nei consigli ". Facilmente reperibile su internet. Buona lettura……

  61. Vero: molto interessante l’articolo. Spiega che le elezioni dei Consigli QUASI MAI raggiungono il quorum dei votanti al primo turno: significa che sono gli stessi professionisti (nella stragrande maggioranza: giovani, ci dice l’articolo…) a disinteressarsi della rappresentativit&agr ave; dei loro Consigli. Nel mio Ordine (che sfortunatamente non è quello dei notai…), di solito l’elezione è buona alla terza convocazione: senza quorum, quindi con un elettorato che si attesta sul 30-35% degli aventi diritto al voto. Nel mio Ordine, c’è il limite a due mandati (quindi l’articolo contiene comunque alcune inesattezze). Il cambiamento lo potrebbero già fare i professionisti: ma se non vanno a votare o votano liberamente sempre le stesse cariatidi, fatemi capire…

  62. Ma non si riesce proprio a mettere a posto la tendina di invio dei commenti? Possibile che una a con l’accento diventi "&agr ave"?

  63. Quale Ordine, Rosa? E nel suo Ordine gli iscritti eleggono LIBERAMENTE chi si candida per il Consiglio o per caso vengono costretti? Si vede che alla maggioranza degli eletori vanno bene le persone che eleggono…

  64. Novanta commenti. Ma ancora nessuno si è degnato di spiegare ai non-notai di cosa si stia parlando. Elezioni del Consiglio: tutti i notai possono candidarsi; gli iscritti votano liberamente; vengono eletti sempre gli stessi? Che problema c’è? Il cambiamento è nelle mani dei notai elettori, se vogliono operarlo. Che cosa cambia per noi clienti?

  65. Votano sempre gli stessi????? Bravi sti notai. Proprio bravi…… Si vede che sono in grado di esprimere un gran numero di loro rappresentanti! Avanti così.

  66. Condivido pienamente gli argomenti trattati, le cose stanno cambiando ed il cambiamento è positivo.
    Il notaio che non sarà in grado o non vorrà adeguarsi alle nuove esigenze della domanda,verrà naturalmente escluso dal mercato.
    Attualment e ritengo che il pensiero in merito al cambiamento dei Notai sia equamente diviso in due categorie:
    Chi ritiene che l’abolizione delle tariffe non lo riguardi e che grazie ad anni di P.R. e clienti fidelizzati possa continuare indisturbato ad applicare le stesse tariffe.
    E chi invece accetta il cambiamento, magari a malincuore, ma si adopera per andare in contro alle esigenze dei suoi clienti; magari utilizzando tutti i nuovi strumenti a disposizione per incrementare la visibilità (come Internet) al fine di aumentare il numero dei clienti.
    Mi auguro che i Notai e Il Notariato capiscano che è finita un era e ne sta cominciando una nuova, nella quale è possibile dimostrare la propria professionalità e capacità seguendo però le regole della libera concorrenza come tutti gli altri professionisti.
    N.F .

  67. sto acquistandio una casa, il notaio mi ha fatto un preventivo ma mi dice che è meglio se ci troviamo di persona per discutere !!! non capisco come questa categoria osi accennare alla sola possibilità di pagare in nero. Ricordo che all’ingresso dello studio c’è il simbolo della repubblica , è come andare da un carabiniere per accordarsi su UN FURTO.SMETTIAMOLA DI DELINQUERE

  68. Prima di sparare simili sciocchezze dalle vostre bocche tramite le tastiere del computer cercate di studiare e di capire prima di tutto che i costi del notaio sono tasse che il notaio paga per voi essendo sostituto di imposta, e dopo informatevi su qual’è realmente la funzione del notaio…..Ma voi pensate che gli avvocati lavorino gratis????Anche loro hanno le loro tariffe e se facessero gli atti (ammesso che ne siano capaci), vi sarebbero gli stessi costi. La preparazione di un notaio è molto ma molto più elevata di quella che acquisisce un avvocato e garantisce la rispondenza del suo operato all’ordinamento giuridico, evitando controversie. Negli USA, dov’è non esiste il notaio c’è un contenzioso sugli atti immobiliari superiore al 20%, a fronte dello 0,2% presente in Italia. Volete distruggere l’unica cosa buona che ci è rimasta??????Gli avvocati che scrivono su questo forum, anzichè accusare dall’alto della loro impreparazione i notai di avere alti guadagni (cosa solo in parte vera), hanno la possibilità di mettersi a studiare e partecipare al concorso……..La differenza che c’è tra avvocato e notaio, per far capire al cittadino il livello, è quella che c’è tra medico generico e medico specialista (ortopedico, ginecologo)…Far fare gli atti agli avvocati equivale solo ad abbassare la qualità della prestazione perchè, le tasse si pagano sempre e gli avvocati non lavorano gratis ed anzi, se guardate bene, le loro tariffe sono molto più alte di quelle dei notai……

  69. Che razza di esempio! Lo sa che quello che lei chiama medico generico è un medico che dopo essersi laureato deve conseguire ( a partire dal 1984) il diploma di medicina generale? Tale titolo si ottiene dopo aver frequentato con successo un corso di formazione triennale che prevede una selezione all’ammissione di gran lunga superiore a quella che avviene per l’accesso alle specialità. In Lombardia viene ammesso al corso di formazione specifica in medicina generale, mediamente, 1 candidato su 8, mentre il rapporto per le specialità è di 1 su 2. Quello che lei chiama medico generico ha una profonda preparazione polivalente. Come vede la realtà e ben diversa anche da quello che pare a lei.

  70. Belle parole, bello sapere che c’è qualcuno che va controcorrente però sinceramente quando ci si crede superiori come nel messaggio di "pasqualino82" si capiscono tante cose !!!!!! Belle parole per vendersi bene…..ma chi darebbe fiducia ad una persona che è incorsa di recente in una sospensione di 6 mesi come si legge nella gazzetta ufficialE digitando semplicemEnte su google…..

  71. Ma Santosuosso ha toccato un nervo scoperto!?!? pare di si. Io mi fido moltissimo di Lui come migliaia e migliaia di persone. Oggi più di prima xche O sono scemo o qualcosa la gente ha capito. Santosuosso non molli, Lei vuole cambiare un sistema che ha capito non funzionante. Non demorda xche ha veramente tanta gente che la stima. Io come tanti.

  72. il notaio deve guadagnare tanto perche ha tante responsabilita.Megli o affidare a pochi queste responsabilita che a tanti professionisti. Nel numero ristretto di professionisti ce solo selezione e qualita.Parola di un notaio.

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