di Elisabetta Bentivoglio – Lo scorso gennaio si sono trasferiti dal canile di Orzinuovi, che gestivano da 30 anni, alla nuova struttura di via Girelli, insieme ai loro sessanta ospiti a quattro zampe. Ora l’associazione S.O.S Randagi, che gestisce il nuovo rifugio comunale di Brescia, è pronta a rimettersi al lavoro per regalare 18 nuovi box ai suoi trovatelli e affrontare la calura estiva dando l’opportunità a tanti altri cani e gatti bisognosi di "avere un luogo fresco e sicuro dove soggiornare", dichiara la presidente di S.O.S Randagi e anima del canile Bianca Quinzanini. Ma per acquistare i 18 box ci vuole tanto altro denaro che ad oggi il canile non ha a disposizione "visto che abbiamo già investito tutto e di più per dare vita alla nuova struttura". Da qui la decisione di chiedere l’aiuto di tutta la città e organizzare una serata benefica per raccogliere fondi a favore del rifugio. Tutti coloro che hanno a cuore la sorte di cani e gatti, la cui unica colpa è quella di essere soli al mondo, abbandonati a se stessi da padroni incuranti del loro benessere o ancora peggio, malmenati e maltrattati mentre rovistano tra la spazzatura in cerca di cibo, è per mercoledì sera, 18 aprile, a partire dalle 20, al locale Seconda Classe di Brescia, per una serata all’insegna del divertimento e dell’amore per gli animali. La serata, che prevede un ricco buffet iniziale seguito da live music, avrà un costo fisso di 20 euro e parte del ricavato verrà devoluto al canile di via Girelli per l’acquisto dei box mancanti. All’interno del locale sarà presente uno stand dell’associazione S.O.S Randagi che distribuirà gadget a tutti i partecipanti. Allo stand sarà disponibile anche il libro di Tina Ghitti "Corri da me”, una raccolta di racconti sui tanti cani che l’associazione è riuscita a salvare dalla strada e far adottare da altrettante famiglie bresciane. Storie di vita e di amicizia tra uomo e cane alle quali il vicesindaco Fabio Rolfi ha voluto rendere omaggio scrivendo la prefazione al volume nella quale ha dichiarato: “Al di la delle singole storie, divertenti o commoventi che siano, questo testo rappresenta un vero inno alla speranza, non solo per i cani che entrano in canile e meritano di trovare una famiglia che li ami, ma anche per i tanti volontari che in questi anni hanno dedicato tempo e fatica per veder nascere il nuovo rifugio”. Insomma, “è arrivato il momento di riconoscere anche “socialmente e legalmente”(e non solo privatamente) – sottolinea Rolfi – la cittadinanza del cane in quanto fedele compagno di vita di tanti uomini, donne e bambini”. Tutto il ricavato della vendita del libro andrà a finanziare i prossimi progetti del rifugio.