Dio nel pensiero del Novecento: 3 incontri in città

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La Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, in collaborazione con i Padri filippini della Pace, propone anche quest’anno le Lezioni di filosofia, un’iniziativa di promozione culturale – creata da Matteo Perrini nel 2000 e giunta ora alla sua undicesima edizione – che intende contribuire a diffondere sempre di più all’interno della nostra società il ruolo educativo e la funzione sociale del pensiero filosofico.

Come gli anni scorsi, abbiamo scelto di dedicare anche queste lezioni – rivolte in particolare agli studenti dei licei e dell’università e ai loro docenti, ma anche a tutte le persone interessate a capire meglio il tempo in cui viviamo – ai pensatori del Novecento, partendo dal presupposto che per un’adeguata comprensione del presente è opportuno anche soffermarsi sulle filosofie a noi più vicine, che non sempre nel corso dell’insegnamento superiore tradizionale riescono ad essere oggetto di un opportuno approfondimento. Quest’anno si è poi deciso di affrontare un tema specifico, che verrà declinato mediante l’analisi della riflessione proposta in merito da parte di tre pensatori molti diversi tra di loro, ma forse proprio per questo interessanti per mostrare l’ampiezza e la profondità da esso dischiusa.

Ci occuperemo del problema di Dio, un problema su cui negli ultimi anni si è tornati molto a discutere, anche perchè, come opportunamente sostiene il pensatore francese Jean-Luc Marion, "ciò che stupisce non è la nostra difficoltà a parlare di Dio, ma la nostra difficoltà a tacere di lui". Anche alla luce delle critiche avanzate dal cosiddetto "nuovo ateismo", ci chiederemo se Dio sia un prodotto della nostra mente o costituisca invece una questione decisiva per ridare carne e sangue alle aspirazioni di verità, bellezza, libertà e giustizia insite nell’uomo. E ci porremo queste domande indagando il pensiero di tre classici del Novecento: Freud, Maritain e Weil, ovvero il fondatore della psicoanalisi e lo scopritore dell’inconscio, il filosofo neotomista dell’analogia e dell’umanesimo integrale e la pensatrice religiosa francese della critica a ogni forma di oppressione sociale e del mistico annullamento di sè. Le conferenze saranno tenute da studiosi (Mauro Fornaro, Giovanni Grandi e Giancarlo Gaeta) di fama nazionale e internazionale che hanno dedicato ampio spazio della loro ricerca agli autori oggetto dei nostri incontri.

L’organizzazione scientifica delle lezioni di questo ciclo, come già per quelli del 2010 e del 2011, è stata curata da Luca Ghisleri, docente di Ermeneutica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università del Piemonte Orientale.

Per i contenuti e le finalità che abbiamo richiamato pensiamo che questi incontri possano risultare molto interessanti sotto diversi profili e quindi ci auguriamo che si possa confermare ed eventualmente potenziare l’ampia partecipazione di pubblico delle precedenti edizioni.

I tre incontri si tengono nella Sala Bevilacqua di via Pace 10 a Brescia, con inizio alle ore 18, venerdi 13 aprile (Mauro Fornaro su Sigmund Freud ), giovedì 19 aprile (Giovanni Grandi su Jacques Maritain) e venerdì 27 aprile (Giancarlo Gaeta su Simone Weil).

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