Tutti i sindaci dei 206 comuni bresciani hanno ricevuto in dono nelle scorse settimane una copia del libro “Stemmario Bresciano –gli stemmi delle città e dei comuni della provincia di Brescia” realizzato per la Provincia di Brescia da Marco Foppoli ed edito dalla Grafo.
Come scrive l’Assessore alla Cultura della Provincia di Brescia Silvia Razzi nella lettera ai sindaci, “”il volume è stato fortemente voluto e pubblicato dalla Provincia ed è un inventario araldico funzionale anche alla memoria storica di tutti i Comuni del territorio e per i suoi cittadini.””
Non tutti i sindaci sono però soddisfatti di come è stato presentato il proprio stemma, uno di questi è Giuseppe Orizio, primo cittadino di Castegnato che non accetta l’idea che il suo stemma sia stato graficamente rivisitato.
“”L’iniziativa di proporre tutti gli stemmi dei comuni bresciani in un unico volume è senza dubbio lodevole, ma avrebbero dovuto essere proposti tutti gli stemmi così come sono, non ridisegnati, ritoccati e rifatti come è nel caso dello stemma di Castegnato. Siamo stati tra i primi comuni che hanno voluto valorizzare lo stemma, commissionando una apposita ricerca al giornalista Giacomo Danesi socio dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano, poi pubblicata in un fascicolo che abbiamo distribuito a tutte le famiglie. Lo stemma di Castegnato “D’azzurro al ramo di castagno con riccio aperto e fogliato in più ramoscelli” parla delle origini del paese un tempo ricco di castagni dai quali trae il proprio toponimo. Non comprendo la ragione che ha portato l’autore a discostarsi dallo stemma che ha avuto formale riconoscimento il 3 aprile del 1933 con il decreto a firma del Capo del Governo Benito Mussolini e che noi utilizziamo quotidianamente. L’autore ha ridisegnato il nostro stemma, quasi fosse un fumetto, proponendolo con colori, fattezze e rapporti di grandezza tra gli elementi, diversi dall’originale. Nello stemma proposto nel volume, il riccio è ingigantito, le foglie sono ridotte di numero e sembrano più all’alloro che al castagno e lo sfondo non è lo stesso dell’originale in nostro possesso.”
Caspita, il rispettabilissimo Orizio, per trentacinque anni sindacalista CISL dei bancari, non perde occasione per darsi visibilità. Certo che il fogliame o il riccio dello stemma dei Castegnato è forse un po’ troppo. Al suo posto, io mi concentrerei su altro, magari su come risolvere la triste piaga e della prostituzione per strada che affligge la zona e il Comune di Sua competenza.
Ciao Piergi, io non sono di Castegnato, dunque non conosco la situazione politica della zona, però se dovessero farmi uno stemma diverso da quello che ho..mi arrabbierei anche io!!…Beh poi certo, di cose più gravi ce ne sono eccome!! 😀
Quanto è costato alla Provincia?
non ha nient’altro a cui pensare?!?
e tua mamma non aveva niente da fare invece che concepirti?
Quello "storico" è una fotografia, non uno stemma e, da un punto di vista araldico, non ci sono differenze di rilievo ("campo" a parte ma i "colori" sono soltanto rosso, azzurro, nero e verde)