Il loro obbiettivo era rapinare i centri massaggi, ma solo quelli gestiti da cinesi. Gli investigatori della Squadra Mobile di Brescia hanno smantellato un’organizzazione criminale formata da tre cittadini cinesi e un algerino. I quattro avevano già compiuto due rapine in altrettanti centri massaggi piemontesi, ma stavano già programmando di spostarsi per andare a colpire in Emilia Romagna, Veneto e Toscana. La banda era ben organizzata, all’algerino, un 45enne residente in città da diversi anni, il compito di fare da “apripista” e “autista” del gruppo, un 40enne cinese si occupava delle armi ed era a tutti gli effetti il “braccio armato” della squadra, un altro 30enne era considerato la “mente” criminale, mentre l’ultimo cinese che manca all’appello è ancora ricercato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti bresciani, l’algerino entrava nel locale e dava il via libera agli altri tre che si facevano largo con pistola (scacciacani senza tappo rosso) e coltello. Per i tre sono scattati gli ordini di custodia cautelare.
Cinesi che rapinano cinesi, ma le forze dell’ordine, la magistratura e le carceri sono tutte italiane: il bello della globalizzazione…