Allergie e intolleranze, sabato un convegno al Paolo VI

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"Allergie, intolleranze alimentari e cute”. E’ questo il titolo del convegno che si terrà sabato 5 maggio, dalle 8, al centro Paolo VI. L’iniziativa è promossa dalle UO di Dermatologia, Gastroenterologia e Allergologia degli Spedali Civili di Brescia e – si legge in una nota – “consentirà un approfondimento significativo sia in ambito diagnostico che terapeutico”.

ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO

Numerosi studi epidemiologici riportano un crescente e rapido incremento nella prevalenza delle malattie allergiche ad alimenti nel corso degli ultimi 20 anni.

Le manifestazioni allergiche alimentari rappresentano pertanto un rilevante problema sanitario e sociale, con elevati costi legati sia alle spese dirette per la diagnosi, prevenzione e terapia, sia alle spese indirette dovute alla perdita di giornate lavorative e scolastiche.

Clinicamente le allergie alimentari possono coinvolgere molti organi ed i sintomi si possono manifestare in un tempo variabile da alcuni minuti a poche ore dopo l’ingestione. Tra le manifestazioni più rappresentative ricordiamo quelle a carico della bocca e faringe (prurito e formicolio alle labbra, palato, lingua, gola, angioedema, sindrome orale allergica), del tratto gastrointestinale (nausea, vomito, crampi addominali e diarrea), del naso e degli occhi (lacrimazione e congestione nasale), del polmone ( broncospasmo, dispnea), della cute (orticaria, angioedema e dermatite atopica) e la più temibile conseguenza dell’allergia alimentare l’anafilassi, talora mortale.

L’incremento dell’incidenza della patologia allergica, il numero sempre crescente di procedure diagnostiche non convenzionali, la pressante esigenza dei pazienti e dei medici di medicina generale e dei pediatri di ottenere diagnosi certe in breve tempo presuppongono un miglioramento delle potenzialità operative per portare all’individuazione di un percorso diagnostico-terapeutico nel quale il circuito paziente, medico e laboratorio sia strettamente correlato, condizione che permetterebbe, oltre che un facile accesso allo stesso da parte del paziente, anche l’ottenimento di risposte veloci e la possibilità di relazionarsi con un unico centro di riferimento.

Purtroppo ultimamente stiamo assistendo anche alla proliferazione di metodiche parallele di non provata efficacia scientifica, le quali, essendo ampiamente pubblicizzate, di immediata risposta nonché di più rapido accesso rispetto ai test standard, stanno raccogliendo ampi consensi. Tali metodiche ( come il Dria test, il Vega test , il Test citotossico ed il più recente York foodscan) sono prive di affidabilità, non sono riconosciute dalla comunità scientifica e producono molti falsi risultati. Poiché secondo stime recenti, circa il 25% della popolazione adulta ha l’errata convinzione di soffrire di allergia e/o intolleranza alimentare, le diete basate su tale approccio possono condurre a restrizioni alimentari spesso pericolose.

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