Rugby, il Calvisano vince a Prato e si avvicina allo scudetto. Sabato basterà un pareggio

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Con un parziale di 5-24 nel secondo tempo il Cammi Calvisano ribalta lo svantaggio dei quaranta minuti iniziali ed espugna per 22-27 l’Enrico Chersoni, casa degli Estra I Cavalieri Prato, nella prima gara della serie di finale dell’Eccellenza 2011/2012.

Una ripresa, quella dei gialloneri allenati da Andrea Cavinato, che in una giornata di caldo afoso gela il pubblico pratese e la squadra guidata dal duo De Rossi-Frati, protagonista di un primo tempo che sembrava aver aperto le porte al successo toscano.

Il primo quarto di gara è caratterizzato da una fase di studio, con lunghi ping-pong al piede tra i triangoli allargati delle due squadre e tentativi dalla piazzola dei rispettivi cecchini – Wakarua per Prato, Griffen per Calvisano – che dopo il primo quarto di gara portano il risultato sul 6-3 per la squadra di casa.

Poi Prato prende l’iniziativa ed il possesso del campo, costringendo Calvisano nella propria metà campo. I toscani hanno più di una chance per mettere in difficoltà al largo la difesa ospite, con alcuni errori di gestione dell’ovale e di lettura delle situazioni che impediscono loro di marcare. La prima vera fiammata è intorno alla mezzora, con l’apertura dei Cavalieri Wakarua che trova il buco giusto, si isola un poco ma riesce a trovare il sostegno di Chiesa, fermato a pochi metri dalla linea di meta. Patelli però gioca veloce e la palla arriva al largo all’ala Ngawini, che marca l’11-3. Una manciata di minuti e Wakarua allunga dalla piazzola per il 14-3. Calvisano, che fatica enormemente a produrre gioco ed entrare nei ventidue avversari, potrebbe accorciare poco dopo con Griffen che, però, non centra i pali.

Opportunità che invece coglie poco prima di metà tempo il solito Wakarua, che regala ai toscani il doppio break mandando le squadre a riposo sul 17-3.

Risultato e gioco espresso nei primi quaranta minuti sembrano poter lanciare verso la vittoria in gara-1 la squadra di casa, ma bastano pochi minuti nel secondo tempo per capire che il trend della ripresa sarà diverso: Calvisano inizia con l’acceleratore premuto, segna subito un piazzato con Griffen mentre Prato perde il suo estremo Berryman, sostituito dall’azzurro Bocchino, per un problema muscolare.

Al quinto minuto l’apertura e capitano dei bresciani Griffen trova un varco difensivo sulla metà campo, Vunisa si inserisce con una percussione verticale che spacca la difesa pratese, Bergamo – appena entrato per Appiani – riceve l’ovale e va in meta. Griffen trasforma il 17-13 che riapre la gara.

Prato appare stordita, ma trova la forza per reagire: Bocchino rilancia il gioco palla in mano e dal raggruppamento che nasce dall’iniziativa del viterbese si stacca il seconda linea Kolo’Ofai che evita due placcaggi e atterra in meta. E’ 22-13, ma Prato – complice forse anche il grande caldo – sembra aver finito le energie: la mischia di Calvisano sale in cattedra, installandosi stabilmente nei ventidue avversari e costringendo Damasco a numerosi reset sulle mischie ordinate con introduzione lombarda.

Al ventiduesimo il pilone pratese Garfagnoli paga i falli ripetuti con un cartellino giallo, la mischia dei Cavalieri indietreggia e Damasco concede la meta tecnica del 22-20. Prato vede la vittoria scivolare via, Calvisano crede nella rimonta e gli ospiti appaiono tanto determinati da rinunciare, a dieci minuti dalla fine, a piazzare da metà campo il calcio del possibile sorpasso, preferendo la penaltouche. Dalla rimessa che segue arriva un lungo attacco multifase che si conclude con un errore di handling di Visentin, ormai lanciato al largo verso la meta.

Ma la gara è ormai nelle mani degli ospiti, la cui mischia ha preso il sopravvento, Prato resiste come può ma un nuovo fallo su maul porta Damasco a fischiare la seconda meta tecnica a favore di Calvisano: è il sorpasso e Griffen trasforma il 22-27.

Calvisano sembra poter chiudere in attacco, ma sono dei pratesi gli ultimi disperati tentativi di far cambiare ancora una volta l’inerzia della partita. I toscani finiscono in superiorità per un giallo nel recupero al centro calvino Visentin per placcaggio alto su Majstorovic, ma l’attacco finale non da frutti e Calvisano centra il terzo risultato utile di stagione contro i Cavalieri.

Sabato prossimo, sul campo di casa del “San Michele”, al Cammi Calvisano sarà sufficiente un pareggio nella seconda gara della serie per chiudere i conti e conquistare il terzo titolo di Campione d’Italia della propria storia, mentre per I Cavalieri vincere sarà l’unico modo per raggiungere la terza, decisiva partita di finale.

Prato, Stadio “Enrico Chersoni” – sabato 12 maggio

Eccellenza, Finale 1

Estra I Cavalieri Prato v Cammi Calvisano 22-27 (p.t. 17-3)

Marcatori: p.t. 6’ cp. Griffen (0-3); 11’ cp. Wakarua (3-3); 20’ cp. Wakarua (6-3); 24’ m. Ngawini (11-3); 31’ cp. Wakarua (14-3); 37’ cp. Wakarua (17-3); s.t. 4’ cp. Griffen (17-6); 5’ m. Bergamo tr. Griffen (17-13); 11’ m. Kolo’Ofai (22-13); 25’ m. tecnica Calvisano tr. Griffen (22-20); 38’ m. tecnica Calvisano tr. Griffen (22-27)

Estra I Cavalieri Prato: Berryman (4’ st. Bocchino); Vezzosi (14’ pt. Majstorovic), Von Grumbkow, Chiesa (cap), Ngawini; Wakarua, Patelli (34’ st. Frati); Saccardo, Belardo (36’ st. Leonardi), Petillo (23’-33’ st. Stefani); Kolo’Ofai, Boscolo (24’ st. Bernini); Garfagnoli (36’ st. Borsi), Giovanchelli (14’ st. Lupetti), De Gregori

all. Frati F./De Rossi A.

Cammi Calvisano: Berne; Canavosio, Visentin, Castello (31’ st. Frapporti), Appiani (1’ st. Bergamo); Griffen (cap), Palazzani; Vunisa, Scanferla, Birchall; Erasmus (13’ st. Nicol), Beccaris; Costanzo (13’ st. Maistri), Morelli (29’ st. Violi), Lovotti

all. Cavinato

arb. Damasco (Napoli)

g.d.l. Marrama (Padova), Rebuschi (Rovigo)

quarto uomo: Masetti (Arezzo)

TMO: Falzone (Padova)

Calciatori: Griffen (Calvisano) 5/6; Wakarua (Prato) 4/7

Cartellini: 22’ st. giallo Garfagnoli (Prato), 45’ st. giallo Visentin (Calvisano)

Man of the match: Griffen (Calvisano)

Note: giornata calda, campo in ottime condizioni, 2430 spettatori. In tribuna il Presidente FIR Giancarlo Dondi ed il Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Jacques Brunel.

 

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