(a.c.) Peccato per il punteggio, ma le sensazioni in vita di Londra sono buone. Vanessa Ferrari e le atlete italiane della ginnastica artistica tornano dalla manifestazione continentale di Bruxelles con poche medaglie personali (ad esclusione di quelle, preziosissime, delle ginnaste junior) ma con la consapevolezza di poter ben figurare nelle ormai imminenti olimpiadi londinesi.
A tenere giù dal podio del "Corpo libero" Vanessa Ferrari sono state alcune imprecisioni che le sono costate il gap di 133 millesimi dall’inglese Whelan che ha meritato il bronzo.
Erika Fasana invece ha chiuso al settimo posto la sua finale del volteggio; peccato, perché si era qualificata come quinta.
L’allenatore Enrico Casella sulle colonne del Giornale di Brescia: «Forse si poteva fare di più, però si è fatto tanto. Erika al volteggio ha sporcato lo Yurchenho con doppio avvitamento, mentre ha ben eseguito ribaltata salto avanti teso. Troppo forte la concorrenza, ma positiva l’esperienza per lei che si è migliorata rispetto alla finale del Test Event di inizio anno a Londra. Al corpo libero il bronzo è sfuggito a Vanessa un po’ per stanchezza, un po’ per l’ottima gara della Whelan. Un pizzico di delusione c’è, accompagnata però dalla consapevolezza di essere sempre fra le migliori in questo attrezzo».
