Mentre continua l’inno al “voucher libero” (con una martellante campagna promozionale sostenuta in modo particolare da Coldiretti) Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno proclamato per domani, martedì 22 maggio, uno sciopero generale di otto ore dei lavoratori agricoli.
Le organizzazioni dei lavoratori ribadiscono così e la loro ferma intenzione di battersi contro la destrutturazione nel settore agricolo. Per Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione Italiana Agricoltori, “voucher libero” significa infatti il rifiuto di ogni possibilità di controllo sul loro utilizzo e il tentativo di usare questa forma di retribuzione per annullare gli effetti del contratto di lavoro.
Lo sciopero – che culminerà in una manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma, avviene in concomitanza con la discussione in Senato del disegno di legge di riforma del mercato del lavoro. I sindacati intendono rimarcare con lo sciopero il loro sostegno alle proposte di modifica formulate in Commissione dai relatori Maurizio Castro (Pdl) e Tiziano Treu (Pd, emendamenti contro i quali si sono invece scagliate le organizzazioni datoriali. Sono tre le questioni sulle quali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil richiamano l’attenzione del Parlamento.
IL VALORE ORARIO DEI VOUCHER
La prima riguarda il valore orario del voucher: l’emendamento proposto dai relatori in Commissione lavoro al Senato (Treu e Castro) prevede che i voucher abbiano un valore orario e siano numerati; una proposta di buon senso che servirebbe a sanare un utilizzo distorto del voucher in agricoltura che ha incrementato il lavoro nero. Confagricoltura, Coldiretti e Cia vorrebbero invece escludere, solo per il settore agricolo, la relazione tra il voucher e il suo valore orario.
COSA C’ENTRANO LE CASALINGHE CON I VOUCHER AGRICOLI?
Altro punto inaccettabile è il tentativo di ricomprendere le casalinghe (una categoria giuridica inesistente) tra le figure che, insieme ai giovani studenti e ai pensionati, possono essere remunerate con i voucher.
NON AI VOUCHER COME SOSTITUTI DEL CONTRATTO
Altra previsione, del tutto condivisibile, contenuta nella proposta dei relatori al Senato è l’esclusione dei lavoratori iscritti negli elenchi anagrafici tra i soggetti che possono essere retribuiti con i voucher. Confagricoltura, Coldiretti e Cia vogliono invece annullare questa proposta per poter retribuire, con i voucher, lavoratori che hanno invece diritto alle tutele contrattuali.