Vent’anni fa moriva nel tragico attentato il giudice Giovanni Falcone. Quei giorni sono tragiacamente tornati nella memoria di tutti in seguito al barbaro attentato di Brindisi. La Biblioteca Comunale di Flero ne celebra il ricordo con l’organizzazione di una "Maratona per la Legalità". Ecco il programma completo delle iniziative, e in allegato la locandina dell’evento.
Mercoledì 23 Maggio
Dalle ore 15.00: CONTRACcambio
Libero scambio di libri: scegli fra i tuoi libri quelli che hai già letto, quelli che non leggerai mai, quelli che ti hanno regalato due volte, quelli che tutti dovrebbero assolutamente leggere… portali alla postazione di ContracCambio, dove per ogni libro consegnato ne scegli uno da prendere in cambio!
Dalle ore 18.00: MARATONA DI LETTURA
I ragazzi della Scuola Media "E. Rinaldini" e altri cittadini fleresi prestano la loro voce per raccontare la storia di Giovanni Falcone e condividere un messaggio di legalità.
Con la partecipazione di:
Associazione Libera – Coordinamento di Brescia
Scuola di Musica "Claudio Monteverdi"
Gruppo Fotografico Click
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Martedì 29 Maggio
Ore 21.00: Presentazione del libro Vent’anni
Racconti, interviste, testimonianze, impressioni, monologhi teatrali e testi di canzone, per non dimenticare le stragi del ’92 in cui persero la vita Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e i componenti – uomini e donne – delle scorte.
Intervengono:
Daniela Gambino, curatrice dell’opera;
Enzo Guidotto, autore di uno dei contributi;
Maurizio Marinelli, direttore del Centro Studi sulla Sicurezza
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Un commosso ricordo di questi Grandi Uomini che hanno testimoniato qualcosa di grande per tutti noi. Volevo anche ricordare in questo giorno un altro sacrificio : Quello del Generale Dalla Chiesa mandato a morire proprio a Paleromo e al quale ho dedicato alcuni versi.
GRAZIE GENERALE
(a Carlo Alberto Dalla Chiesa)
Non so se a Palermo
settembre odora di zagare ancora
o se quel lieve velo di malinconia
scioglie, come al Nord,
l’anima.
Al Nord,
settembre spegne in lento gioco
di caldi colori la vita e la natura,
al rabbioso brivido di bora,
patisce il passar di stagione.
E settembre, Palermo
ha visto spegnersi rapida,
in sinistro scintillio di false stelle,
la stagione tua e di tua moglie.
Come vento di primavera
eri giunto al Sud, a portare ordine,
a schiudere gemme di giustizia
e testimoniare primavera di vita.
E i giovani, erano con te
e la gente onesta.
Ma settembre ha avuto per te,
sapore di morte
e lacrime e rabbia per gli onesti.
Quando si è soli e scomodi
non si può finire che così.
Dopo, è tardi e non conta.
Palermo non meritava questo:
né il Sud e l’Italia.
Grazie, Generale,
almeno che io ti dica questo.