Il Codisa SanBartolomeo interroga il sindaco su inquinamento e Ori Martin

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Con una petizione da inviare al sindaco di Brescia, Adriano Paroli e l’inizio della raccolta firme che la accompagnerà, il Codisa San Bartolomeo fissa alcune richieste che riguardano la tutela della salute dei cittadini della zona nord di Brescia, preoccupati per gli effetti dei rumori e dell’inquinamento proveniente dall’acciaieria Ori Martin. Di seguito il testo integrale della petizione:

“Vista la lentezza dell’azione dell’Amministrazione comunale per cercare di porre rimedioall’inquinamento ambientale e acustico, dovuto al rumore, ai fumi, agli odori e alle polveri provenientidagli impianti dell’acciaieria Ori Martin e alle centinaia di mezzi pesanti che transitano nel quartiere; vista la dissonanza tra amministratori ed amministrati e la “chiusura” dei responsabili dell’acciaieria che si vantano di rispettare patti etici con clienti, fornitori e maestranze e non sanno chi siano i vicini di casa ai quali propinano giorno e notte miasmi e rumori; visto che è’ dagli anni 90 che da San Bartolomeo si sollecitano i vari Enti (Comune, Provincia, Asl, Arpa) esprimendo forti lamentele e preoccupazioni relativamente all’impatto ambientale della Ori Martin i cui molteplici inquinanti allarmano gli abitanti, ma lasciano indifferenti le Amministrazioni che in questi anni si sono succedute, insensibili ai problemi presenti nel quartiere; visto che nemmeno le ragioni fornite dal Ministero dell’Ambiente sull’interpretazione della norma sul rumore nonché la diffida della Provincia e le “valutazioni negative” di Arpa sul tema rumore, che confermano le ragioni del Co.Di.S.A., sono riuscite a dare slancio al tavolo di concertazione ed il Comune resta indifferente; visto che non è bastato il superamento in due campioni di vegetali del limite di raccomandazione UE per il PCB , ne le uova alla diossina campionate in località Mole, per istituire un Osservatorio ambientale e visto che le misure dei campi elettromagnetici, pubblicizzata dall’Amministrazione,vengono sistematicamente rinviate, abbiamo deciso di lanciare una petizione accompagnata da una raccolta firme tra i cittadini.Invitiamo pertanto il Consiglio comunale a porre indirizzi chiaramente articolati all’Esecutivo perché attivi la Dirigenza dei Settori interessati al fine di definire un progetto organico, strutturato per obiettivi ed azioni, con una chiara selezione delle priorità ed una tempistica realistica per attuare: il confronto tra i "portatori di interesse" di comunità con la proprietà Ori Martin, l’istituzione di un "osservatorio ambientale", l’effettuazione di un piano di indagini, in grado di verificare l’inquinamento acustico, dell’aria e del suolo, la posa di deposimetri di controllo (verifica della operatività e di controllo della radioattività), interventi di riduzione dell’inquinamento acustico e degli odori, il piano di riordino urbanistico dell’area limitrofa allo stabilimento, accesso direttamente dalla tangenziale, in modo da ridurre il traffico del Quartiere, lo studio di soluzioni di mitigazione ambientale e coesione sociale, la misura dei campi elettromagnetici e , se del caso, l’interramento dell’elettrodotto. Attraverso il Consiglio comunale vorremmo poter dire tutti insieme alla Ori Martin: l’impresa può certo prosperare nel rispetto dei codici etici ma può migliorare la sua presenza solo attuando un patto civico con la comunità che si sostanzi in positivi rapporti di buon vicinato”.

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