Brescia e Bologna distanti sulla risoluzione della comproprietà di Diamanti. Chi c’è dietro?

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(a.c.) L’impressione è che la risoluzione della comproprietà di Alessandro Diamanti non si risolva tanto facilmente. La data del 24 giugno, il giorno dell’ipotetica apertura delle buste nel caso non si trovi un accordo, non è poi tanto lontana.

Il Brescia di Gino Corioni, che ha riportato in Italia il fantasista livornese dopo alcune stagioni all’estero, e il Bologna di Albano Guaraldi, che lo ha rilanciato dopo la retrocessione (7 gol e tanti assist per Diamanti, oltre alla conquista del cuore dei tifosi rossoblu) sono distanti almeno 3 milioni di euro per la metà del cartellino. Il Brescia ne chiede 6 e il Bologna ne offre 3. Ciò che è probabile è che Corioni abbia la disponibilità di un’altra società per l’acquisto del fantasista, e quindi possa permettersi di rischiare il riscatto. L’indiziata numero uno è ovviamente il Genoa di Preziosi, che non ha mai nascosto l’interesse per Diamanti, ha la disponibilità economica per l’acquisto, il posto in squadra lasciato libero da Palacio e una piazza da riscaldare dopo un’annata deludente. Corioni ci guadagnerà un’altra volta, c’è da scommetterci.

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