Adro: 1.500 firme indirizzate al sindaco Lancini per la salvaguardia del santuario

0

(a.c.) 1.519 firme, raccolte in pochi giorni, per dire NO al progetto di tangenzialina inserito dal comune di Adro nel nuovo PGT. Destinatario: il sindaco di Adro, Oscar Lancini, che vorrebbe trasformare il territorio compreso tra la via per Torbiato, la Madonna della Neve e il polo scolastico (sì, quello tanto discusso), finendo per stravolgere viabilità e ambiente attorno al santuario stesso.

Ieri pomeriggio in una conferenza stampa sono state presentate le perplessità in merito al progetto da parte della presidente dell’Associazione culturale «Terre di Lombardia», Anna Rivadossi, del presidente del neonato "Comitato 1519" per la tutela del Santuario, Gian Luigi Zanetti, dal priore, padre Gino Toppan. All’incontro ha partecipato anche l’assessore all’Agricoltura della provincia di Brescia, Gianfranco Tomasoni.

Ecco la lettera firmata da sacerdoti e frati di Adro, diretta a Lancini:

Spett.li  Amministratori,

Noi, Sacerdoti delle Parrocchie di Adro e Torbiato insieme ai Frati della Madonna della Neve, non abbiamo competenze specifiche per entrare nel merito delle scelte tecniche del PGT.

Le nostre osservazioni, perciò, potranno sembrare tecnicamente inconsistenti, ma crediamo che siano culturalmente fondate. Confidiamo che la cultura rappresenti ancora un fondamento delle scelte anche tecniche che determinano la qualità della vita e il futuro del nostro ambiente.

Abbiamo preso visione della viabilità disegnata nel “Piano”. Balza all’occhio che una vera e propria cintura d’asfalto verrebbe a chiudere (e a soffocare) la zona del Santuario della Madonna della Neve, il polo scolastico omonimo e il polo scolastico “Gianfranco Miglio”.

La realizzazione di una strada, così prossima alla Chiesa e a spazi dedicati all’educazione giovanile, costituisce una minaccia nei confronti di luoghi che vanno custoditi e tutelati. A questo si aggiunge il cambiamento di destinazione dei terreni che confinano con le scuole. Cambiamento che aumenta la preoccupazione.

Non siamo dei sentimentali e non ci disturba il rumore del traffico, della vita che scorre, del lavoro. Semplicemente vogliamo richiamare alla vostra attenzione la connotazione educativa e religiosa di questo spazio.

È una vocazione secolare. Una vocazione che è andata incrementandosi in questi ultimi decenni anche con l’aggiunta della nuova scuola statale.

Il silenzio che circondala Madonnadella Neve non è un bene per pochi privilegiati. È davvero un patrimonio comune, apprezzato e usufruito da migliaia e migliaia di persone, tutti i giorni, ininterrottamente. Persone, gruppi familiari, pellegrini vengono anche da lontano, attratti non solo da ciò che si vede, ma anche da ciò che si sente.

In questo spazio è ancora possibile esperimentare non il silenzio vuoto e senza mistero, ma quel silenzio che permette all’uomo di conoscere meglio se stesso.

Solo un “rumore” può attraversare quel silenzio senza ferirlo: il vocìo allegro e pieno di voglia di crescere di centinaia di bambini e ragazzi che si radunano con zaini e cartelle. È un suono che, anziché soffocare, contrappunta quel silenzio, approfondendolo e rendendolo più lieto.

Ma questo è tutt’altra cosa rispetto ai tubi di scappamento di motori che transitano veloci e distratti.

Vi chiediamo, perciò, di volere scegliere a favore di ciò che custodisce l’umano.

Con amicizia,

Don Mario Fattorini (parroco di Adro-Torbiato)
Don Ciro Panigara
Don Sergio Pezzotti
Don Celestino
P. Gino Toppan ( Priore)
P. Giuseppe Furioni
P. Mansueto Girotto
P. Massimiliano Corioni
P. Savino  Co’
P. Antonio Sicari
P. Aldo Formentin
P. Agostino Pappalardo
P. Luigi Passarini
P. Angelo Lanfranchi
P. Stefano Pasini
P. Rosario Bologna
P. Luca Secchi

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. Lancini potrebbe sempre ripensarci, magari se si chiudesse un occhio sulle celebrazioni di riti celti, matrimoni compresi…

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome