Valcamonica, nasce il “camuno”: la moneta alternativa per combattere la crisi

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La crisi ha lasciato le aziende senza liquidità? Gli imprenditori della Valcamonica provano a risolvere il problema introducendo una “nuova” moneta: camuno. In realtà definirla moneta è scorretto, almeno nel senso comune del termine. Meglio parlare di moneta complementare, ossia di un titolo utilizzabile da chi deciderà di aderire al circuito di aziende immaginato dall’associazione Camuno.Net, fondata poco tempo fa da tre imprenditori della Valle Francesco Bonomelli, Stefano Brangi e Marco Contessi. Il meccanismo di scambio è semplice. Se una commessa viene pagata, per esempio, con 1000 euro, l’ottanta per cento viene corrisposto in euro e il restante 20 per cento in moneta camuno. I 200 camuno d’avanzo  possono essere utilizzati per fare altri acquisti, ma solo all’interno del circuito di aziende che avrà sposato la moneta complementare. In sostanza diventa un modo per mantenere una maggiore liquidità all’interno delle aziende e permettere un riciclo di denaro all’interno del territorio camuno. Una bella sfida, ma che sarà possibile realizzare solo quando almeno un centinaio di aziende si saranno associate, non prima. Una sfida che però gli ideatori sono sicuri di vincere, e nemmeno in troppo tempo.

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1 COMMENT

  1. questa operazione verra’ stroncata con grande solerzia e con qualche pretesto legale perche’ il Sistema Sovranazionale non puo’ permettersi di perdere il controllo della sovranita’ monetaria…

  2. Speriamo che la nascita del "camuno" non preluda a fatti simili a quelli che nel 1920, in quel di Valdarno, seguirono l’emissione degli "scudi" da parte della cooperative di consumo.

  3. Speriamo che anche la banca di Vallecamonica accetti i "Camuni" per i mutui, leasing, bonifici all’interno della valle compresi gli operai e che di conseguenza anche i supermercati eccetera eccetera!
    Qui non si tratta di leghe padane o monarchia e sovranita’ ma di usare buon senso, non piangersi addosso e tener duro investendo nella propria azienda e ritornare ad altri valori.
    Non mettiamola sul fronte politico del ce l’ho durismo, ero simpatizzante lega migliana ma con l’avvento delle idee bossiane abbiamo visto tutti come era puro come l’acqua padana.

  4. mi sembra una sciocchezza. ci garantisce il "camuno"? il giorno che il circuito salta, chi mi cambia il camuno con l’euro? inoltre essendo il camuno spendibile solo all’interno di un circuito, di fatto già vale di meno perché rischio di trovarmi tanti camuni e pochi euro.

  5. a me sembra un’ottima iniziativa, ho dato un’occhiata al sito dell’associazione camuno.net e in prima pagina c’è un video alquanto esplicativo tratto da un servizio di report del 2010 che parla di una iniziativa simile fatta in svizzera, il wir, fondata nel 1934 vanta più di 60000 aziende partecipanti. Se ha funzionato lì potrebbe funzionare anche da noi

  6. @Donkey Schott. Scusa se ti rispondo solo ora ma solo ora ti ho letto. Alla fine del 1919 e nei primi mesi del 1920 in Valdarno le cooperative operaie ( non le chiamerei rosse) si inventarono di battere moneta emettendo "scudi" che avevano un peso nettamente inferiore ai 50 centesimi ufficiali. La situazione economica era ancor peggio di quella odierna e gli scudi dovevano girare all’interno dell’economia delle cooperative ma ….arrivarono i fascisti, ci scappò anche qualche morto e poi…..la storia la conosci.

  7. Innanzitutto la ringrazio vivamente per i complimenti "Artigiano Ottimista" e vorrei contattare l’"imprenditore camuno" per spiegargli meglio la bontà del nostro progetto, la invito a leggere la Nosta Missione e i nostri valori sul nostro sito (non si possono inserire link), vedrà che non sono distanti dai suoi…
    Per chiariarimenti e Informazioni potete contattarci tramite il Nostro Sito.
    Siamo un associazione di Imprese apolitica, che cercano di trovare una soluzione alla crisi formando una rete.
    Tutte le risposte che cercate dal punto di vista legale e fiscale(nelle NEWS c’è un articolo esplicativo)le trovate nel sito internet .
    Per le risposte alle domande più generali come giustamente da voi incalzati ci sono on-linee le FAQ
    Cordiali Saluti
    Marco

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