Statale: Brescia sale in classifica ma rimane al palo su attrattività e ricerca

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La Statale di Brescia sale in classifica, ma di strada da fare mostra di averne ancora parecchia. A dirlo è la classifica dei 58 atenei «statali» italiani stilata come ogni anno dal Sole 24 Ore sulla base di dieci indicatori che spaziano dalla ricerca ai talenti sino al tasso di abbandono e a quello di ricettività delle aule, ai tempi di laurea e al territorio. E che quest’anno vede l’Università bresciana scalare due posizioni salendo dal 29esimo al 27esimo posto, appena “sopra” l’ateneo di Tor Vergata a Roma e appena “sotto” quello dell’università dell’Insubria, mentre le prime posizioni restano di dominio del Politecnico di Torino e di quello di Milano. Ma se tra gli indicatori Brescia ottiene il miglior piazzamento per quanto riguarda il tasso di occupazione dei laureati (l´83,6% trova un lavoro entro tre anni) e il rendimento dei giovani studenti (rispettivamente ottavo e settimo miglior risultato italiano) l’ateneo cittadino mostra di avere ancora qualche “tallone d’Achille” decisamente scoperto, quello dell’attrattività dei suoi corsi in primis. Se infatti  nella classifica dell’indicatore specifico scala due posizioni (dalla 44esima alla 42esima) resta comunque nella black-list degli atenei meno attrattivi, e basso resta anche il punteggio per quanto concerne la percentuale di «talenti» immatricolati con un voto di maturità superiore a 90 centesimi (Brescia in questa graduatoria è 45esima, con solo il 16,4% degli studenti iscritti che hanno meritato il massimo dei voti alle superiori). La Statale bresciana si piazza invece meglio per quanto riguarda le dispersioni (mancate iscrizioni al secondo anno) arrivando 19esima dietro Palermo e meglio di Pavia, una posizione occupata anche per l’indicatore dei tempi della laurea. Ma il vero handicap dell?università bresciana, alla fin fine, sembra essere per la ricerca del Sole 24 ore quello relativo alla voce “ricerca e fondi”, tanto per la disponibilità di stanziamenti (Brescia è 31esima con 17 mila euro di media per ogni docente di ruolo) quanto per i fondi arrivati dall´esterno (41esima, con il 67,2% sul totale). 

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