Le ombre dell’inquinamento si allungano sul Lago di Garda. Il bilancio di Legambiente sulle spiagge gardesane non può che far scuotere il capo ai bresciani. L’analisi, inoltre, mette profondamente in discussione le recenti affermazioni dell’Asl locale, che aveva tessuto le lodi delle acque del nostro lago. Va detto che, nel rispetto della normativa vigente, l’Asl raccoglie i campioni a 100 metri dalla spiaggia, troppo lontano rispetto alle zone balneari.
Il verdetto di Legambiente è ben diverso. Pollice verso per Limone (alla foce del torrente S. Giovanni) e il canale nei pressi della spiaggia in località Le Rive a Salò. Stesso bilancio nei pressi del porto di Padenghe. Parametri nei limiti di legge a Toscolano, Moniga e Desenzano. Se la cava anche la spiaggia alla foce del Rio D’Avigo a Manerba, che tuttavia presenta concentrazioni elevate dei parametri monitorati.
Complessivamente su 38 punti monitorati 29 risultano in condizioni di critiche dopo il passaggio di Goletta dei Laghi. 22 sono fortemente inquinati e 7 inquinati da enterococchi intestinali e escherichia coli, i batteri che identificano la presenza di reflui fognari negli scarichi e che la normativa sulla balneazione impone di monitorare.