Oscar Giannino in campo con il manifesto “Fermare il declino”. Tra gli aderenti anche il bresciano Pasotti

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C’è anche il bresciano Flavio Pasotti tra le decine economisti, imprenditori e intellettuali italiani che hanno firmato il manifesto per l’Italia pubblicato oggi con un’inserzione a pagamento su Sole 24 ore, Messaggero, Gazzettino, Mattino, Foglio e Fatto quotidiano. Tra i nomi più noti in ambito nazionale quelli di Luigi Zingales e soprattutto di Oscar Giannino, di cui da tempo diversi esponenti del mondo produttivo invocano la discesa in campo alle prossime elezioni politiche. Il programma completo è disponibile all’indirizzo web www.fermareildeclino.it. Mentre per il finanziamento dell’iniziativa sono state fissate regole abbastanza stringenti: il limite massimo di donazione per persona è di 10mila euro e tutte le donazioni superiori a 2mila euro verranno rese pubbliche.

Pasotti è imprenditore con una lunga esperienza in campo politico (è stato vicesegretario della federazione regionale, del movimento nazionale giovanile e del movimento regionale del Pri di Ugo La Malfa) e qualche mese fa aveva deciso di tornare alla politica attiva dando il suo contributo all’esperienza di Officina della città guidata da Francesco Onofri. Ora l’adesione all’appello per “Fermare il declino”, che potrebbe tradursi nei prossimi mesi in una nuova avventura.

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1 COMMENT

  1. Sono dieci punti tutti condivisibili, con qualche riserva sulle alienazioni di patrimonio pubblico, spesso occasione di ottimi affari per qualche ottimate; gli immobili pubblici, poi, come è noto, mi piacerebbe convertirli in alloggi a canone sociale, come in tanti paesi del nord-europa.
    A parte questo, la relazione di quest’iniziativa con Piattaforma Civica qual è?

  2. Flavio, pur con tutta la stima sincera e l’amicizia personale che sai, più che farti banali auguri d’un buon nuovo viaggio (di cui – per riconosciuta intelligenza tua – proprio non hai bisogno), ti auguro solo un bel giorno – data anche la tua non tenerissima età – di trovarti una casa politica davvero tua. Non m’è chiaro questo tuo condominio con Giannino e con il civismo bresciano di Onofri. M’han detto d’un certo “fil di fumus”, al riguardo. Un viaggio che fa parte – o meno? – di quel tuo inquieto e cangiante girovagare come una trottola in giro per il mondo, di quei tuoi affannosi ed insonni pernottamenti sempre in stanze d’albergo rigorosamente…ad horas!

  3. Da semploce osservatore, neanche troppo appassionato di politichese, dico che Giannino è venuto a Brescia nell’affollato e utile Pecha-kucha organizzato da Piattaforma Civica, di cui Onofri è coordinatore e Pasotti è un esponente del direttivo. Onofri ha fatto come suo motto la "competenza". Giannino mi sembra assolutamente autorevole e competente in materia economica/amministra tiva e quanto mai lungimirante nell’avere una visione a lungo termine di certe dinamiche nazionali e locali. Ci sono tutte le premesse perchè Onofri lo nomini assessore e Pasotti non potrà che gioire di ciò, condividendo la scelta.

  4. A me invece sembra proprio che nelle diversità si tratti finalmente di persone capaci e competenti, niente a che vedere con la politica di oggi, in cui ci si "molla" o ci si "prende".. Io stavolta ho fiducia! Forza Giannino, forza Pasotti, forza Onofri.

  5. Alcune proposte sono condivisibili, altre (secondo me) molto meno… ma sembra un manifesto dei sogni, inutile dire cosa si vuole senza dire come si vuole ottenere!

  6. Dopo 50 anni di melassa maleodorante e purulenta della politica, credo sia l’unica scelta per non tornare al Medioevo .Sono un ex dirigente di banca; pronto a dare fattiva collaborazione all’iniziativa.

  7. Trovo l’iniziativa interessante. I dieci punti sono condivisibili, ma anche i Dieci Comandamenti lo erano eppure i destinatari sono riusciti a renderli inefficaci per tre millenni. Un Movimento che si estende imbarcherà l’inevitabile percentuale di opportunisti e profittatori che a lungo andare trasformeranno il tutto nel solito partito del malaffare all’italiana. C’è rimedio? Nò, però è possibile annacquare il malaffare costruendo un’ ampia piattaforma di dirigenti che siano tutti e, ripeto tutti, uomini di grande rigore morale , in grado di dare il buon esempio, di metterci la faccia e, al bisogno, di saper scovare e punire i malandrini. Un Movimento che trovi dieci uomini di questo stampo ha qualche possibilità.

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